Scusate, sono nuovo ed immagino ne abbiate gia ampiamente discusso.Solo una precisazione su un caso a me vicino.Al posto del finanziamento per un acquisto a rate viene offerto dal negoziante l'opzione post-datato.Preciso che parliamo di un finanziamento piccolo (sotto ai 2000 euro) e per un periodo breve (18 mesi).Il cliente avrebbe finanziato per non gravare sulle spese mensili accettando il compromesso degli interessi.Se invece sceglie l'opzione post-datato ed é sicuro di poter coprire le cifre indicate nell'assegno ad ogni scadenza, che rischi corre a livello legale?Grazie,SJ
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19/01/2010, ore 13:17
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19/01/2010, ore 13:42
che se comicia a saltarne uno, il passaggio al pignoramento del quinto dello stipendio è pressochè automatico..... |
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19/01/2010, ore 14:36
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19/01/2010, ore 14:51
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19/01/2010, ore 14:52
... e se il creditore avesse bisogno di liquidità e presentasse comunque l'assegno all'incasso? visto che comunque non sarebbe lecito emettere assegni con data assente o diversa da quella di emissione ... |
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19/01/2010, ore 15:50
la pratica illegale comporta solo l'evasione dell'imposta di bollo, sanabile con una sanzione pari a poche volte il bollo evaso, non è insomma il lato più torbido della faccenda.mi sembra in tutti i casi più rischioso avere in giro dei titoli "potenzialmente" esecutivi, che "per errore" potrebbero essere messi all'incasso in anticipo (vorrei poter dire che non lo faranno, ma.... mai dire mai....). |
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