Buongiorno, spero di essere nell'area di discussione giusta. Questa la domanda. Mio padre, deceduto nel 2010, ad inizio 2009 aveva acquistato a riscatto l'immobile dove aveva vissuto per 40 anni, da Rete Ferroviaria Italiana Spa, con anticipo e pagamento rateale del debito residuo con rate maggiorate degli interessi pari al rendimento medio lordo dei titoli di Stato (Rendistato). Attualmente noi figli, che abbiamo ereditato l'immobile, vorremo estinguere il debito anticipatamente. Ma, a fronte di un debito residuo di circa 39.000 euro, RFI (Rete Ferroviaria Italiana SPA) ci chiede circa 10.000 euro in più, perchè nel rogito del 2009 stipulato tra le parrti, vi è un articolo che prevede che il debito residuo sia maggiorato degli interessi pari al rendimento lordo del campione titoli pubblici ad imposta fino al momento della richiesta maturati (!) Senza tenere in alcun conto il Decreto Bersani Bis del 2007 che prevede l'annullamento di penali sulla estinzione anticipata. Come possiamo tutelarci? Hanno il diritto questi signori di richiedere cifre di questa entità, che ricordano tassi da usura? Come hanno potuto inserire nel 2009 clausole di questo tipo? A chi possiamo rivolgerci? Grazie, conto molto sul vostro aiuto! Un caro saluto!!
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11/09/2012, ore 22:09
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15/09/2012, ore 13:33
Buon giorno Joseph60, mi sembra di ricordare che l'articolo 7 della legge 40 del 2. aprile 2007 vale solo per i rapporti tra banche o intermediari diversi dalle banche e cliente. Quindi penso che non vale per la Rete Ferroviaria italiana Spa. Saluti |
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