Salve, cerchero' di sintetizzare una situazione che per me e; diventata una sorta di prigionia. Nel 2009 vendo casa e il compratore mi chiede se puo' accollarsi il mutuo, con l'agente immobiliare ci rechiamo presso la filiale, parliamo con il direttore che ci conferma che per la banca nulla osta (a parole). All'atto del rogito la Banca non e' presente ma il notaio mi tranquillizza dicendo che nel rogito c'e' espressamente scritto che il compratore si accolla il mutuo e mi libera dal debito.
Dopo circa 2 anni vedo che la banca mi addebita una rata del mutuo. Scopro quindi che non solo che la banca ha aderito all'accollo ma NON LIBERATORIO ma anche che il mio acquirente ha a sua volta venduto la casa con accollo non liberatorio per cui io ora mi trovo LEGATO IN SOLIDO con uno sconosciuto che oltre tutto non sta pagando le rate. Ora pare impossibile liberarsi a questo punto (parere dell'avvocato) il mutuo fortunatamente e nettamente inferiore al valore dell'immobile, quindi seppur con una spada di Damocle in testa, sopporto. La mia domanda e' pero la seguente: esiste un modo per comunicare alla banca che non sono piu' diponibile a prestare la mia garanzia a terzi e che in caso di nuova vendita mi opprro' all'accollo? Possibile che se Toto Riina acquistasse casa mia io non debba neppure essere interpellato sul fatto che presto garanzia a lui? La Banca puo' fare di me cio' che vuole senza chiedere neppure se sono d'accordo?
Grazie per l'aiuto
G