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Un ringraziamento anticipato a quanti vorranno contribuire alla discussione.Nel corso degli anni ho avuto la necessità di accedere a più finanziamenti sia per acquistare la prima casa che per far fronte a difficoltà economiche impreviste. Sono dipendente come impiegato a tempo pieno indeterminato presso un centro commerciale con uno stipendio che si aggira intorno ad €1.600,00 circa (comprensivi delle detrazioni ed assegni familiari per la moglie ed i tre figli che ho a mio carico). Fino a metà del 2009 percepivo un secondo reddito dato da un'attività di prestazione d'opera che, pagata la ritenuta d'acconto mi garantiva circa €600,00 al mese. Su questi parametri mi è stato concesso il mutuo.Sinteticamente questa è la mia situazione debitoria nei confronti di Unicredit banca relativamente all'erogazione del mutuo.- mutuo ipotecario 100% a tasso variabile (4,35% comprensivo dello spread dell'1,60% al momento della stipula) della durata di 25 anni per un importo di €153.000,00 stipulato il 21/03/2006. Nel settembre 2008 chiedo ed ottengo dalla banca la rinegoziazione del tasso d'interesse abbassando lo spread all'1,10%. Giunto nel dicembre 2008 ad una rata di €1.088,00 circa, ormai insostenibile, aderisco al decreto Tremonti, fissando la rata ad un importo di €807.00 circa.Nel corso del 2009 inizio ad avere delle serie difficoltà economiche che mi portano a saltare qualche rata. Disgraziatamente nel maggio dello stesso anno subisco un incidente automobilistico, entro in malattia. Nel luglio 2009 sono colpito da un attacco epilettico che devasta la mia vita. Mi viene sospesa la patente, e come conseguenza immediata perdo il secondo lavoro, resto in malattia per tre mesi durante i quali scopro di essere affetto da un angioma al cervello (causa scatenante dell'attacco epilettico). Mi trovo impossibilitato a continuare a pagare regolarmente le rate. Subito mi reco presso la mia filiale per esporre il problema e cercare delle soluzioni che mi permettano di continuare a pagare, anche se in misura ridotta, il mio debito. A questo punto vengo a conoscenza del fatto che il mutuo è stato cartolarizzato alla Cordusio RMBS Securitisation S.r.l., e la mia banca non poteva fare nulla per aiutarmi. Mi viene detto dall'allora direttore della filiale di attendere, in quanto sarei stato contattato direttamente dalla Cordusio. In effetti nel dicembre vengo contattato telefonicamente da una riscossione crediti incaricata dalla Cordusio, e mi si chiede spiegazione del mancato pagamento delle rate. Spiegata la situazione la risposta è sconfortatnte...o pago il doppio della rata dovuta mensilmente (per ripianare lo scoperto), oppure non c'è nulla da fare. Alla mia richiesta di trovare un accordo, mi viene consigliato di non effettuare alcun pagamento (se non ero in grado di far fronte alla loro richiesta), in quanto sarebbero stati soldi buttati via. Gentili. Vengo ricontattato sempre e solo telefonicamente dalla stessa persona nell'aprile 2010, e vista la situazione immutata, mi viene consigliato di mettere in vendita l'appartamento, per evitare il possibile pignoramento. Detto fatto, in preda alla disperazione, trovo un compratore, ma la proposta è ritenuta troppo bassa e viene rifiutata. (Nel frattempo il mercato immobiliare è mutato ed il valore del mio appartamento è calato considerevolmente).Trascorre tutto il 2010 senza che io paghi alcuna rata come consigliato dalla mia stessa banca, dove mi sono recato più volte incredulo che non ci fosse nessuna strada percorribile. Unica nota positiva, a fine anno vengo operato al cervello con esito positivo...altri quattro mesi di malattia per recuperare.Arriviamo al 2011. Vengo ricontattato dall'ufficio recupero crediti incaricato dalla Cordusio a gestire la mia pratica. Persona diversa, stessi discorsi, medesime risposte. Mi viene più volte consigliato caldamente di vendere l'appartamento e con la massima celerità in quanto la messa in pignoramento della casa era prossima. Rimetto in vendita l'immobile e per ben due volte mi vengono rifiutate delle proposte di acquisto in quanto ritenute troppo basse. (Ad oggi ho un debito di circa €133.000,00 più €18.000,00 di arretrati, e le proposte di acquisto non superano i 105.000,00 euro). Mi è stato addirittura inviato a loro spese a casa un perito che faccia una valutazione dell'appartamento...non vi dico lo stupore e l'incredulità del perito nell'apprendere la mia storia...:"mai successo prima", sono state le sue parole.A questo punto, infastidito dal comportamento alquanto desueto a mio avviso, di cui io e mia moglie (cointestataria del mutuo) siamo vittime, avrei deciso di recarmi presso un'associazione dei consumatori per ricevere aiuto e consiglio sull'atteggiamento da tenere.Nel corso di questi lunghi mesi vittime del destino ma certamente anche di atteggiamenti "strani" della banca, mia moglie ed io siamo caduti in uno stato di depressione che non facilita certo la cosa.A conclusione di questa storia, mi sembrano strane alcune cose: non ho mai ricevuto alcuna comunicazione scritta da parte di Unicredit o da parte di Cordusio in cui mi si chiedessero spiegazioni circa il mancato pagamento delle rate. Non mi è mai stata data la possibilità di modificare il mutuo e/o le rate per consentirmi di continuare a pagare. Sono sempre stato contattato telefonicamente, nulla di scritto. E' a Vostro avviso un comportamento usuale per situazioni come la mia? Che azioni mi consigliate di intraprendere visto che non vorrei certo perdere la casa ma avere la possibilità di riprendere i pagamenti, anche se in misura ridotta?Grazie per il tempo speso nel leggere la mia storia.

La legge è uguale per tutti...o quasi.
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QUESTE SONO LE PERSONE CHE VANNOI AIUTate...non i furbetti delle rate!!! rivolgiti ad un legale adusbef

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ecco rivolgiti ad un legale ADUSBEF come ho fatto io e poi vediamo la regolarita' del mutuo prima di tutto e seconda cosa ma ti è mai arrivata una decadenza del termine??SBRIGATI QUI TROVI L'ELENCO PATTI CHIARI ED AMICIZIA LUNGA PRIMA CHIEDI UN PREVENTIVO DEL COSTO E POI VEDIAMO...

Indro Montanelli usava dire che in Italia non è sufficiente aver ragione: occorre trovare un giudice che lo riconosca!






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Grazie per i consigli. In effetti non ho ricevuto mai alcuna cominicazione scritta, eccezzion fatta per i periodici rendiconto di sintesi. Certamente nessuna raccomandata.Al punto 4 del mio contratto di mutuo tra gli altri, si cita l'obbligo da parte mia di segnalare immediatamente ogni mutamento della situazione patrimoniale ed economico/finanziaria quale risulta dai dati, elementi e documentiforniti in sede di richiesta del finanziamento. Cosa che ho puntualmente fatto.Ma la banca non ha alcun obbligo a fronte di situazioni simili? Non deve forse cercare ogni possibile soluzione per permettere a chi vuole di pagare?

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Egregio Polo,alla banca non gliene frega nulla della sua situazione a loro interessa rientrare in possesso delle somme date....a me è successa una situazione analoga....più o meno....ho fatto da garante (ahimè) con la metà della mia proprietà (appartamento) sposato in separazione dei beni....dunque il punto... non riuscendo il debitore (parente) a rientrare nel fido e nel prestito ,che pagava regolarmente a rate fino ad un certo punto, poi non ha più pagato.... mi reco in banca e cerco di negoziare il prestito ed il fido con un unica rata accorpandoli in un unico finanziamento (circa 50 mila euro) in modo da abbassare la rata a circa 600€ anzicchè 1000€ allungando il tempo a 10 anni al posto di 3 rimanenti....dando a garanzia ipoteca sull 'appartamento e su un immobile che ho ricevuto come eredità dopo aver dato garanzia (senza ipoteca come garante).Insomma dopo svariati mesi di produzione di documenti 740 ,bilanci conti economici etc etc..mi bocciano la richiesta, la richiedo dopo un anno altra trafila alla fine ri-bocciano....in conclusione,siccome la banca ancora non aveva mandato nulla solo la messa in mora nessuna A/R di legale nessun D.I. nulla....ho venduto tutto.....ora attendo di vedere come va a finire...io c'è l'ho messa tutta per pagare alla fine bhe vediamo cosa riusciranno a fare....

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secondo me la banca ha commesso diverse irregolarità.in primis la cessione a cordusio (società dello stesso gruppo) doveva essere portata a tua conoscenza, o dalla banca o dalla società.per opportuna conoscenza, cordusio è una loro società che acquista crediti non conformi, pagandoli al max il 50% del valore nominale. fai presente il tutto al legale che ti seguirà, in quanto la cosa potrebbe esserti utilie per vendere e chiudere a saldo e stralcio.auguri

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