Ciao, vorrei la tua attenzione sul mio problema dal momento che ti reputo uno dei pochi con gli attribbuti sul forum, potresti dedicarmi un attimo del tuo tempo?Sono un impiegato del Comune di Cosenza. Sono stato assunto nel 1997 ed ho chiesto al mio Ente di accreditare i miei emolumenti presso l'allora Cassa di Risparmio. Questa mia richiesta di accredito rivestiva carattere irrevocabile e i miei emolumenti, la mia pensione, il mio TFR, dovranno passare dal mio C/C.Oggi mi trovo in una posizione debitoria nei confronti della mia banca e mi sono rivolto ad un'altra banca la quale mi ha chiesto, per sanare tale posizione passiva e farmi un prestito, l'accredito dello stipendio con l'apertura di un C/C. Il cane che si morde la coda! La vecchia banca non mi rilascia il nulla osta per far si che il Comune mi svincoli l'accredito e la nuova banca non mi erogherà mai il prestito senza i miei emolumenti!Vorrei chiedere a Voi, può il mio datore di lavoro con un mia richiesta di accredito redatta in carta semplice e firmata solo da me, alla luce di una mia nuova richiesta con cui si annulla la prima, rifiutarsi di consegnarmi a mano lo stipendio? E' possibile che la mia banca mi obblighi a tenere il mio C/C aperto costringendomi a pagare una enormità di spese? Che non sono più padrone del mio stipendio? A chi dovrò rivolgermi?Grazie anticipatamente. Ciao
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23/04/2007, ore 20:50
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