Atteggiamento verso recuperatori
Fino ad oggi per ogni recupero che si è fatto vivo ho seguito sin da subito il vs. giusto consiglio di spedire diffida ,onde evitare visite sgradite per svariati motivi e non solo di privacy ma che non sto qui a spiegarvi adesso.....La finanziaria ha già cambiato vari recuperatori , senza recuperare nulla naturalmente,da circa 6 mesi a questa parte. Cmq. Vengo al mio quesito,se qualcuno come sempre mi puo' consigliare, ho scoperto che l'ultimo recuperatore fattosi vivo tramite il solito sms di invito di contatto, è uno di quelli che ha il vizio della visita domiciliare improvvisa,cosa che non deve accadere,ripeto , per svariati motivi non legati solo alla salvaguardia della privacy.Secondo voi è giusto il mio atteggiamento?E se dopo diffidato dal non presentarsi dovesse presentarsi qualcuno ugualmente,giusto fare denuncia?In poche parole è meglio difendersi preventivamente da recuperatori che hanno dimostrato di avere modi poco ortodossi con altri del forum seppur' iscritti alla famigerata Unirec con diffida immediata?Grazie per tutto quanto possa essere utile come sempre ai miei dubbi.Saluto Blues(sono T.) e il simpaticissimo Cagliostro(che ci fa sempre scompisciare dalle risate ad ogni intervento …....e meno male......), e a voi tutti del forum (cani da riporto e similari esclusi).
Una volta conosciuto il volo camminerai sulla terra guardando il cielo
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10/12/2009, ore 00:11
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10/12/2009, ore 08:34
Il comportamento tenuto è corretto, ma mi è d'obbligo una precisazione.La diffida come la intendo e come l'ho impostata, è appunto una questione di privacy, in quanto non devo rivolgersi e comunicare a nessuno, familiari inclusi, la situazione del debitore, in quanto questi, ha anche facoltà di contrarre (in questo caso) debiti, anche all'insaputa del coniuge, e non sto certo a dilungarmi sull'aspetto etico, parliamo soltanto di procedure tecniche.Pertanto, intesa in questo senso è corretto.Di seguito, essendo i recuperatori, privi di ogniqualsivoglia potere, si possono anche diffidare dalle visite domiciliari, non preventivamente concordate.E' solo una forma di correttezza tentare una visita domiciliare, alla quale non si è certo obbligati a sottostare, una loro richiesta equivale legalmente ad una tentata vendita, vuoi che isano aspirapolvere o enciclopedie.Se non si è interessati, si nega il consenso.Possono esercitare il loro diritto di recupero del credito tramite altri mezzi di comunicazione, che non siano il rapporto diretto con il debitore, sempre nel rispetto di quanto esposto precedentemente.P.S. Sei T. ma non mi aiuta nell'identificazione, anzi, mi impegna i neuroni che vanno in conflitto. |
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10/12/2009, ore 09:08
BLUESquindi va bene come ho fatto io che oltre a indicare di attenersi ai recapiti riporatti sulla diffida e che qualsiasi mezzo oltre alla posta e al contatto telefonico lo reputo lesivo per la mia privacy, ho scritto anche:- vi diffido dall'effettuare visite domiciliari se non preventivamente concordate- ho scritto bene?grazie |
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10/12/2009, ore 11:01
Si, certo va benissimo. |
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10/12/2009, ore 15:00
Ciao DEPRESSO, a casa tua sono mai venuti? Mi sembra che anche tu abbiala Ducato. Come si sono comportati con te? |
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10/12/2009, ore 18:28
OSAM scrive<<< |
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