CARO BENZINA
Il prezzo dei carburanti è il più alto di sempre, i gestori minacciano serrate, ma se facessimo valere le nostre ragioni scioperando?Basterebbe non andare a fare benzina per solo tre giorni, il prezzo andrebbe giù subito.la parte più pesante e indigesta del prezzo dei carburanti è costituita dalle accise, cioè dalle tasse specifiche sugli idrocarburi. In Italia, dal 50 al 60% del prezzo alla pompa. Non siamo i più esosi del mondo, ma occupiamo le prime posizioni: la benzina è tassata fino a sfiorare 80 centesimi al litro, il gasolio un po’ meno. Ma il nostro Fisco ha l’insana abitudine di applicare anche un’Iva del 20% sul prezzo di vendita, tasse comprese. Quindi, paradosso dei paradossi, il Fisco è felice ad ogni aumento del costo industriale. Nel 2008 lo Stato ha incassato più di 36 miliardi di euro dalle tasse sui carburanti, più di quanto incassano gli Emirati vendendo petrolio.Figuriamoci se con questi guadagni lo Stato italiano va ad aiutare noi miseri cittadini, consumatori, puttroppo, di tanto, ma tanto carburante.Anche la benzina contribuisce a impoverire ancora di più i cittadini già pieni di debiti.E' prorpio vero " ò cane mozzica sempre ò chiù struppiato".
Per quanto lunga possa essere la tempesta, prima o poi il sole dovrà pur splendere
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28/03/2011, ore 19:11
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29/03/2011, ore 11:54
Iniziamo noi consumatori ad essere meno pigro e ad andare solamente dal benzinaio della nostra zona con il prezzo più conveniente. |
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29/03/2011, ore 12:56
Riporto la lista delle accise sulla benzina (non aggiornata !!!!) che trovo davvero assurdo dover pagare: 1.90 lire per il finanziamento della guerra di Etiopia del 1935, 14 lire per il finanziamento della crisi di Suez del 1956, 10 lire per il finanziamento del disastro del Vajont del 1963, 10 lire per il finanziamento dell’alluvione di Firenze del 1966, 10 lire per il finanziamento del terremoto del Belice del 1968, 99 lire per il finanziamento del terremoto del Friuli del 1976, 75 lire per il finanziamento del terremoto dell’Irpinia del 1980, 205 lire per il finanziamento della guerra del Libano del 1983, 22 lire per il finanziamento della missione in Bosnia del 1996, 39 lire per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004. Il tutto comporta 485.90 lire di tasse assurde, ovvero 25 centesimi di euro, per ogni litro di carburante che acquistiamo! (fonti: Atti parlamentari 2004 - Camera dei Deputati)Per risparmiare un centesimo o due al litro, quindi, non vale nemmeno la pena di fare il giro dell'isolato!!! |
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29/03/2011, ore 16:35
ma cosa cambia se le accise si chiamano pippo, caio, genoveffa?una volta che sono a bilancio fanno parte del calderone e servono per tenere in piedi il bilancio statale, a prescindere dal motivo per il quale sono state introdotte. ripeterle tutte serve solo per fare della sana demagogia perchè non individua nè trova soluzione al problema. rimuovere quelle accise vorrebbe dire creare un buco di bilancio.e poi scusa gustavo ma ti contraddici, priorio l'anno scorso per cercare di contraddire me dicevi che gli sconti arrivano fino a 15 cent al litro e adesso parli di 1 o 2 cent? non è che puoi cambiare opinione di continuo.stando attenti si può risparmiare un po', ma è chiaro che i gestori non possono fare più di tanto visto che il margine è minimo.e impariamo ad usare meno l'auto, perchè tutti si lamentano ma hanno il cu... ehm il sedere sul sedile anche quando non serve!! |
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29/03/2011, ore 17:38
Ok, facciamo finta che cambiare il nome dell'accisa sia solo un elemento formale, ma allora perchè nelle aziende si usa la contabilità analitica e non si usa un bilancio costituito dalle sole voci "costi" e "ricavi"?Il problema sostanziale è che non si tratta di rimuovere queste accise, per non creare un buco in bilancio, e fin qui concordo, ma di far capire a che cosa servono....In alternativa diciamo che si tratta genericamente di imposte sul consumo del petrolio o sulla fabbricazione delle sigarette, e, fin dall'origine, non stiamo a preoccuparci della destinazione delle stesse, ma diciamo che servono a copertura di certe spese (e si torna all'inizio).in sostanza, i gestori possono fare poco. ma lo stato può e deve fare molto di più per non ingessare l'economia....secondo punto non mi contraddico: se anche avessi usato i 15 centesimi/limite per ogni litro che ho usato allora - per un discorso diverso comunque, direi ancora che se devo fare tre chilometri in città, che mi costano tre euro di usura della macchina, devo fare un bel rifornimento perchè ne valga la pena... anche perchè quella differenza era un caso limite...e comunque qui confrontiamo un 2 o un 15 centesimi di sconto, con accise per oltre 25 centesimi (nel 2004, ora circa 40) per ogni litro acquistato, In altri stati europee le accise sono state ridotte, e la mancata riduzione dei consumi ha permesso di mantenere costante il ricavo fiscale....quanto a ridurre l'uso dell'auto, qui al nord sai bene anche tu che tra costi vivi e parcheggi, ecopass, pedaggi autostradali, ecc. siamo alle stelle; il fatto che siamo qui a dire di cercare di rispamiare i centesimi di euro sulla benzina, vuol dire solo che, almeno noi che stiamo qui a parlarne, non andiamo neppure a fare il giro dell'isolato se il gioco non vale la candela...quanto a non usare l'auto per andare a comprare le sigarette...sono tre anni che non fumo!!! |
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