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Ciao a tutti.Scrivo qui perchè non ho più la forza di tentare di spiegare a qualcuno la mia triste situazione.Nel 2007 ho avviato un'attività commerciale.Nel 2009 ottengo un prestito di 30.000 Euro coobbligato con i miei genitori.Dal 2009 ad oggi sono crollate le vendite e mi sono ritrovato con un debito di 10.000 Euro nei confronti di un mio fornitore.La storia comincia qui.A fine 2009 comincio ad acquistare da questo fornitore, per un totale a fine Marzo (data dell'ultima fattura di acquisto) di €.36.000.Allo stesso, come convenuto, consegnavo miei assegni da incassare alle date stabilite.Per non tirarla troppo per le lunghe, sono riuscito a coprire 26.000 Euro, lasciando per l'appunto quel debito di 10.000.Già a Marzo, richiedo al fornitore di farmi un reso merce, visto che avevo il negozio pieno di articoli e di vendite ce n'erano poche.Ma lui rifiuta la proposta, dicendomi di non preoccuparmi per gli assegni in suo possesso che sarebbero stati incassati previo accordo.Poichè vi è stato un vero e proprio crollo delle vendite, ho dovuto più volte sostituire gli assegni sino a quando il fornitore non mi ha "imposto" un rientro mensile di €.500.00 al mese via bonifico.A Giugno effettuo bonifico, ma poi spiegandogli l'avvicinarsi dell'Estate rimandiamo il tutto a Settembre.Nel frattempo però, si presenta in negozio con tre finte fatture datate Agosto, rassicurandomi e dicendomi che firmandole avrebbero potuto ottenere ulteriore tempo per l'incasso del debito.Eh si, perchè dopo tutto ciò, mi spiega che da prima di cominciare a fornirmi aveva ceduto il negozio ad una Holding, legata ad una SPA.A fine Ottobre, mi si presenta in negozio con la persona che si occupa dell'amministrazione, mai conosciuta.Quest'ultimo mi chiede a bruciapelo il rientro dell'intera somma onde evitare di vedermi all'incasso gli assegni ancora in loro possesso.Inutilmente tento di spiegare che non essendo nelle condizioni economiche per far fronte a questa richiesta, potrei pagare 200/300 euro al mese, almeno sino a quando non fossi in condizioni favorevoli.Invece no, mi vengono incontro dandomi soltanto la possibilità di sostituire gli assegni in loro possesso con altri da incassare a fine Novembre, fine Dicembre e fine Gennaio.Pur di poter avere il tempo necessario ( 12 giorni), accetto questa proposta folle, spiegando che cmq sarebbe stato molto improbabile onorare l'impegno.Esattamente il giorno dopo, ricevo via raccomandata un sollecito di pagamento per l'importo reale più un sollecito di pagamento per le tre fatture fittizie emesse ad Agosto.Chiedo spiegazioni in merito e mi sento rispondere che le tre fatture sarebbero state annullate a fine anno e che cmq la nota credito per le stesse l'avrei ricevuta a debito estinto.Preoccupandomi, avverto sia il mio commercialista che il mio legale, i quali cadono dalle nuvole chiedendosi quale operazione si nasconda dietro l'emissione delle tre finte fatture.A quel punto, il fornitore viene in negozio per ritirare gli assegni sostituitivi.Presente il mio commercialista.Spiega che in realtà le fatture a cui fa riferimento il debito, sono state riportate pagate nella loro contabilità; sulle tre fatture di Agosto invece hanno stipulato una polizza assicurativa che in caso di mai pagamento da parte mia, avrebbe rimborsato il 75% del debito, rivalendosi poi sulla mia persona.Il commercialista, consultandosi con il mio legale, mi invita a sostituire gli assegni richiedendo però nota credito per le tre fatture fittizie.Non ricevendo risposta, il mio legale prepara ed invia una lettera in cui si richiede la nota credito per quelle tre fatture, illegittime.Il mio fornitore, mi chiama telefonicamente dicendomi: "Il tuo avvocato ti ha messo nella tomba. Appena giro il fax del tuo legale all'amministrazione metteranno gli assegni all'incasso".Tento di far comprendere che vista la situazione è normale per me affidarmi ad un legale; mi sento rispondere che in caso di "ritiro" del fax inviato dal legale ci potrebbe essere spazio per una trattativa.A quel punto il mio legale suggerisce un incontro con l'azienda.Mi chiamano, dicendomi di far preparare dal legale una proposta di rientro del debito.L'avvocato invia via fax proposta per il rientro del debito con rate mensili di €.200,00.Esattamente il giorno dopo, ricevo ulteriore raccomandata con .... le note credito per le tre fatture di Agosto...Ricontatto l'azienda chiedendo come mai prima si rendono disponibili ad una "trattativa" e poi mi inviano note credito.Mi rispondono di aspettare risposta circa la possibilità di accettare o meno la trattativa.Oggi ricevo fax in cui viene rifiutata la mia proposta e mi "avvertono" della loro intenzione di mettere all'incasso gli assegni.Secondo voi che devo fare oltre che farmi rovinare?

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Prova a contattarli avvertendo che morto per morto se fanno lo scherzo minacciato una visitina della GDF non gliela leva nessuno.La falsa fatturazione è un reato gravissimo, ben peggio dell'emissione di assegni posdatati.

M. Gavio Apicio
M. Gavio Apicio

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Meglio ancora se l'avvertimento lo fa il tuo avvocato.

M. Gavio Apicio
M. Gavio Apicio

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Carissimo amico, era proprio quello che avevo fatto intendere con le lettere del mio legale.Ma pare siano completamente disinteressati alla faccenda, o quantomeno sottovalutano il problema...

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visto che sei in tempo, e se impresa individuale, metti al sicuro i tuoi beni immobili ! se si sono comportati in qst modo sanno come muoversi. auguri

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I miei beni immobili al momento sono soltanto costituiti da un auto intestata a me che in realtà usa il mio babbo.Dici che mi conviene fare subito il passaggio di proprietà?

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