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Come ne uscirò? Sono disperata, non riesco mai a risolvere i problemi che si trascinano come un fiume in piena.Scusate lo sfogo iniziale ma stamattina, triste notizia ritirando due raccomandate dalle poste.Vi prego, consigliatemi che fare in questi casi.Dal 2000 al 2005 ho avuto un'attività che ho dovuto chiudere perchè improduttiva, ne sono uscita male e con tanti problemi: INPS, IVA e tasse varie non pagate perchè non guadagnavo abbastanza per tutto.All'epoca la banca mi concesse un finanziamento di 10 mila euro che con la chiusura del negozio, non riuscii ad estinguere. Ma successiamente, avendo trovato anche un lavoro, mi accordai con la banca per un rientro mensile fissato a 300 euro che effettuai regolarmente fino a maggio del 2010. Fino a quella data il debito residuo era di circa 1400 euro. Persi il lavoro e con una lettera consegnata alla banca, facevo presente della situazione che si era venuta a creare impegnandomi a versare la cifra residua non appena avrei trovato un lavoro. Alla data attuale sono ancora disoccupata, oggi la lettera arrivata dalla banca mi esorta a provvedere al saldo lievitata ad euro 1978, 26 entro cinque giorni.Sono separata legalmente, disoccupata e non ho proprietà. Come posso fermare ogni azione nei miei confronti? Può la banca rivalersi sul mio ex marito dal momento che all'epoca lui garantì per un mutuo che mi servì per l'avviamento dell'attività?Altro problema:Sempre per quella maledetta attività, lo scorso anno ho subìto un accertamento da parte dell'ufficio delle entrate dove risultò che non era stato presentato il modello Unico relativo all'anno 2005.Son caduta dalle nuvole, anche perchè quel periodo così nefasto per me, lo ricordo con dolore.Mi ero separata, persi mio padre... insomma, una tragedia dietro l'altra che mi aveva fatto perdere il senso della ragione entrando in una depressione che mi ha devasata. Ma i problemi, a quanto pare, restano e vanno avanti lo stesso....Quindi solo lo scorso anno ho scoperto questa mancanza e interpellato il commercialista che si occupava della mia contabilità, in effetti risulta proprio così: lui sostiene che all'epoca mi abbia cercata, ma fui irreperibile (mi separai e cambiai casa). Tralascio la discussione sorta fra me e lui (non ha fatto più di tanto per rintracciarmi avendo anche un numero di telefono) dal momento che ritengo potesse ugualmente presentare il modello in bianco purchè lo presentasse, ma il problema resta.In seguito all'accertamento dello scorso anno oggi la cartella equitalia mi addebita una somma a dir poco impronunciabile: 33806 euro (comprensiva di sanzione pecunaria che ammonta a 16 mila euro!) ed io sono sempre punto e a capo: non lavoro, ma ho tanti debiti! Già ho una sospensione di rateazione con equitalia che sempre per la perdita del lavoro e usufuendo della MILLEPROROGHE spero mi accorderanno.Insomma, che faccio? Sono nella confusione più totale e nella disperazione più nera.C'è qualcuno che voglia consigliarmi per favore?Grazie

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Prima di tutto stai calma che a tutto c'è rimedio e non andare nel panico.Per quanto riguarda la banca non ti preoccupare.. per quella cifra non vi dovrebbero essere problemi particolari. Abbaieranno ma non credo che proseguiranno oltre.Per quanto riguarda l'Unico mi dici come hanno fatto a calcolarti le imposte dovute? Hanno usato un metodo induttivo?Spiega bene come hanno fatto il calcolo e vediamo di consgiliarti per il meglio.

"Se ti devo un dollaro io ho un problema, ma se ti devo un milione di dollari allora il problema è tuo" John Maynard Keynes

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Grazie Phil per la considerazione, ma non si resce a star calmi in queste circostanze.Questi debiti me li porto dietro da quasi dieci anni e per quanto io ci provi a risolvere il problema con le sole mie forze e con tutta la buona volontà, non ne vengo mai compltamente a capo.Con la banca ho cercato di risolvere facendo grandi sacrifici. 10mila euro quasi del tutto estinti con le sole mie forze e lavorando senza chiedere nulla a nessuno. Poi lo scorso anno ho perso il lavoro, e mi ritrovo punto e a capo. Quello che adesso non vorrei, è che si rifacessero sul mio ex marito, non lo sopporterei come umiliazione.Per quanto riguarda l'agenzia delle entrate, l'anno scorso fui convocata per un accertamento. Con i documenti a mia disposizione e con quelli che riuscii a procurarmi col mio ex commercialista, appurarono che in effetti la chiusura dell'attività non aveva seguìto l'iter consueto. Spiego meglio: all'ufficio delle entrate risultava una rimanenza di magazzino che con la chiusura non aveva prodotto nessuna fattura, nessuna restituzione. In effetti, quella rimanenza faceva parte di una mancata restituzione ma solo perchè l'azienda non ha ritenuto opportuno ritirare la merce, pensa che è ncora nel mio garage! Quindi, mi hanno spiegato, avrei dovuto fare una fattura a mio nome per "rigirare" l'VA.Non so se riesco a spiegarlo bene, mi auguro che tu mi abbia capita, ma all'epoca avrei voluto che questi particolari me li spiegasse il commercialista. Voglio dire che quando al "professionista" ho detto che avrei chiuso la mia attività lui forse avrebbe dovuto spiegarmi quali erano i vari passaggi da seguire. Invece un pò per colpa mia (per i motivi di cui sopra) un pò per sua negligenza mi trovo a subìre questa cosa e poichè la Legge non ammette ignoranza, ne pago solo io le conseguenze.La domanda che mi poni non riesco a capirla, però posso cercare di leggerti quello che è indicato sull cartella.La somma totale richiesta è, come dicevo, di 32,463 euro. Questo totale (importi a ruolo)comprende:- IVA di circa 9.000,00 relativo al 2005;- IVA interessi euro 1414,00- Sanzioni pecuniarie euro 16.065,00;- Imposta regionale att prod da avvisi accertamento euro 87,00- Imposta regionale att prod da avvisi- INTERESSI euro 13,00- Addizionale regionale all'IRPEF 90,00- Addizionale reg.all'IRPEF interessi 14,00- IRPEF persone fisiche 1.498,00- interessi ritard. iscr. IRPEF 226,00.IVA omesso versamento 2677,00 e spese varie...Inoltre c'è una voce che menziona: Compensi entro le scadenze 1.442,00compensi oltre le scadenze 2791,00.Il totale è quello.Non so se chiedevi questo, altrimenti scusa se ho elencato tutta la pappardella, ma se leggo questa cartella son tutte sanzioni ed interessi....

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Ok, ho capito, avete riscostruito la situazione contabile.... vabbè vediamo il da farsi.1) se hai la possibilità farei controllare i conteggi da qualche tuo amico commercialista o ragioniere. Talvolta l'Agenzia delle Entrate sbaglia e se ti è possibile è un tentativo da fare. Può essere che qualcosa ti venga sgravato2) le sanzioni che ti hanno applicato sono molto pesanti e io proverei a verificare se è possibile farsele abbassare. Tieni conto che se ti presenti con umiltà e senza strafottenza è possibile che ti vengano incontro.3) Se i conteggi sono corretti e non ti abbassano il dovuto puoi chiedere la rateazione Ti è possibile sostenerla?4) se non ti è possibile sostenerla i passi che farà equitalia sono:- fermo amministrativo dell'auto (se la hai)- ipoteca sull'immobile (se lo hai)- pignoramento del c/c bancario (se lo hai)- pignoramento presso terzi di una parte dello stipendio.Al di la del primo caso (fermo dell'auto) Equitalia ha le stesse possibilità di una finanziaria. Quindi se non hai nulla non ti devi preoccupare più di tanto, anzi, parlerei con il cuore in mano ai tizi di Equitalia e vedrai che nel limite del possibile ti daranno una mano.Fammi sapere se ti posso aiutare ulterioremente.

"Se ti devo un dollaro io ho un problema, ma se ti devo un milione di dollari allora il problema è tuo" John Maynard Keynes

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Phil non ho nulla, solo una macchina che ormai avrà un valore di mille euro... Cosa intendi quado parli di "pignoramento stipendio presso terzi"? Ti riferisci al quinto dello stipendio? Io non ho busta paga (come ricordo sono disoccupata). Sono separata, mica potrebbero rifarsi sul mio ex marito dal quale sono solo separata e non divorziata?E poi mi chiedo:Questa verifica si riferisce all'Unico del 2005 (presentato nl 2006). Io ho ricevuto la comunicazione di accertamento nel luglio 2010, ma non ci sono dei tempi di prescrizione?

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vista la tua situazione non temi nulla se non il fermo amministrativo dell'auto.per quanto riguarda il futuro, quando avrai uno stipendio ti pignoreranno il V (e comunque spero tu trovi il prima possibile un lavoro).Per quest'ultimo non puoi fare nulla se non sperare che si dimentichino di te. Per quanto riguarda il resto ti conviene non intestare più nulla a te stessa ne immobili ne veicoli, niente di niente. Se tuo marito o altro convivente comprasse qualcosa di importante valore si faccia fare una fattura intestata a lui stesso. Niente scontrini anonimi.i termini di prescrizione sono i seguenti:- somme dovute a seguito dell'attività di controllo formale delle dichiarazioni: entro il 31/12 del quarto anno successvio a quello di presentazione della dichairazione.- somme dovute in base agli accertamenti dell'ufficio: entro il 31/12 del secondo anno successivo a quello in cui l'accertamento è divenuto definitivo.

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