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Visto il dilagare del fenomeno e, unitamente, la confusione che tuttora avvolge la materia, mi pare utile tentare di fare un po’ di chiarezza.Cominciamo su cosa non bisogna assolutamente fare.Al di là di estemporanei consigli dell’”Amico Carabiniere” o dell’incompetenteuontempone di turno, ciò che bisogna assolutamente evitare è la circolazione con il mezzo sottoposto a Fermo.Questo per diversi motivi, sia di ordine morale che pratico.Riguardo al primo, giacché siamo tutti concordi nel condannare lo stato di diffusa illegalità in cui versa il nostro (povero) Bel Paese, con conseguente possibilità concessa ai cosiddetti “poteri forti” di vessare liberamente i cittadini, non è certo “etico” reagire con comportamenti parimenti illegali per cercare di ristabilire la legalità negata. E’ appena il caso di ricordare che questo forum di consumatori è nato appunto per cercare di ristabilire la legalità laddove negata…Per ciò che concerne i motivi pratici, invece, lì le ragioni sono ancora più macroscopici e forti!Per cominciare, vediamo cosa prevede la Legge per i trasgressori:“”Chiunque circola con un veicolo sottoposto al fermo amministrativo, salva l'applicazione delle sanzioni penali per la violazione degli obblighi posti in capo al custode, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 714 a euro 2.859. È disposta, inoltre, la confisca del veicolo“”.Ora, corre voce che sia alquanto improbabile venire scoperti anche in caso di controlli ai posti di blocco: è vero, serve infatti un controllo specifico e mirato; tuttavia, a parte che improbabile non significa impossibile (e nel caso tale possibilità, ancorché remota, si verificasse mi pare che il deterrente sia sufficiente), siccome anche presso le Forze dell’Ordine è arrivata tale voce, sempre più spesso vengono organizzate uscite di pattuglie con lo scopo precipuo di effettuare tali “controlli mirati”.Se ciò non bastasse, si sappia che in caso di sinistro l’Assicurazione si rifiuterebbe – legittimamente – di pagare. Cosicché un problema certamente serio, come appunto può essere un Fermo Amm. Si tramuterebbe in un vero e proprio dramma. E siccome, come sul dirsi,”Piove sempre sul bagnato”, fate vobis…Passiamo ora a cosa è opportuno fare.Innanzitutto, vale la pena esaminare se vi sono possibilità di ricorso avverso il provvedimento.Giusto per chiarire. Il Fermo non è un atto esecutivo vero e proprio ma un atto propedeutico all’espropriazione, quindi cautelativo rispetto al credito, dunque non inibisce la possibilità di accedere alla rateizzazione (che laddove venga richiesta prima dell’applicazione bloccherà l’iter e se richiesta dopo porterà allo sblocco della vettura solo dopo aver saldato l’ultima rata).Validi motivi per l’impugnazione possono essere la mancanza di una preventiva notifica al Fermo (attenzione! Mancanza non vuol dire non averla ricevuta: vale anche il deposito co la Casa Comunale eo l’avviso di raccomandata lasciato nella buchetta e non ritirato); può essere l’intervenuta prescrizione; può essere l’alienazione dell’auto; può essere la sproporzione tra la cifra intimata e il valore dell’autovettura fermata, a fortiori se la medesima rappresenta un indispensabile strumento di lavoro.A chi ricorrere?Allora, su questo punto la giurisprudenza era ed è alquanto fumosa e contraddittoria. Il buon, ottimo (San) Bersani, con uno dei suoi DL, aveva cercato di far chiarezza attribuendo sempre e comunque la competenza alle Commissioni Tributarie Provinciali; tuttavia la Cassazione, con una recente sentenza, ha de facto rigettato tale dispositivo e sancito, una volta per tutte, che la competenza dell’Ordine giudicante dev’essere sempre riferita alla natura della sanzione che si va ad impugnare. Ne consegue che, se alla base del Fermo vi sono sanzioni al CdS, la competenza è del GdP; se si tratta di sanzioni di natura fiscale, la competenza è delle CTP; se di natura previdenziale, del Giudice del Lavoro e così via. Qualora, come spesso capita, vi sono nel Fermo sanzioni di diversa natura, vale il principio di prevalenza, ovvero qual è la sanzionei d’importo maggiore.I ricorsi vanno presentati nei modi e tempi indicati nel preavviso di Fermo; va tuttavia precisato che i ricorsi esperiti ex art.615 CpC non hanno scadenza, hanno sempre il naturale referente nel Tribunale Ordinario e vanno presentate con rito ordinario. In casi di particolare urgenza e laddove l’insussistenza del credito vantato dal Concessionario sia palese, è inoltre possibile procedere mediante ex art. 700 CpC, il cui riscontro è in genere rapidissimo (uno o due mesi al massimo). Si tratta, in questi 2 ultimi casi, di procedimento costosi e a cui è opportuno ricorrere solo in casi di ragionevole certezza d’aver ragione: in questo caso, dopo essersi visti riconoscere le proprie ragioni dal Tribunale, è addirittura possibile ottenere il giusto risarcimento.Nel caso non vi siano motivi sufficienti per ricorre (o in attesa della sentenza), infine, mentre il bollo va comunque pagato, è opportuno sospendere immediatamente la polizza in essere. La sospensione è cosa semplice e, checché ne dicano taluni… immediatamente fruibile da qualsiasi assicurato. Una volta sospesa la polizza, grazie al già citato (San) Bersani, è possibile, in caso si acquisti al volo un’altra auto con cui girare nel frattempo che si venga a capo del problema Fermo Amm, stipulare una nuova polizza mantenendo la stessa classe di merito maturata. Non è finita. Se temete che il Concessionario vi Fermi anche l’altra auto, potete stipulare a nome di un qualsiasi altro familiare eo convivente, purché risulti sul vostro Stato di Famiglia. Sempre grazie a (San) Bersani!Se poi la vostra polizza è prossima alla scadenza e l’assicuratore, com’è giusto, si rifiuta di sospenderla, nessuna paura: è ancora meglio! Date pronta disdetta della polizza (laddove richiesto, perché molte Assicurazioni oggi non prevedono più tale obbligo) e, sempre sulla scorta del già citato DL, aprite ex novo una polizza per l’auto che andrete ad acquistare (sempre mantenendo la stessa classe).Fatto questo, avrete da 12 a 18 mesi di tempo (a seconda della Compagnia Assicurativa) per trovare una soluzione LEGALE al vostro problema.Oltre a quelli già citati (ricorso eo rateizzazione), se l’auto ha un certo valore potreste nel frattempo venderla. Come fare, si dirà, se l’auto bloccata amministrativamente anche nei passaggi di proprietà?Semplice. Se l’auto vale 10.000 €, per ipotesi, e il Fermo è applicato su una cifra di 5000, si dirà all’aspirante acquirente che 5000 euro li dovrà versare direttamente al Concessionario (così potrà essere sicuro di averla liberata) e il resto li darà a voi una volta eliminato il Fermo. Per invogliarlo, magari gli si potrà fare uno sconto sul prezzo... Inoltre, è opportuno sapere che sono nate alcune società specializzate nell’acquisto di auto sottoposte a Fermo Amministrativo: speculeranno sul prezzo, immagino; ma sarà sempre meglio di esporsi alle conseguenze degli atti illeciti di cui accennavo sopra.Questo, signori miei, consentono oggi le Leggi e i meccanismi di (libero) mercato.…nonostante alcuni siano rimasti allo jus primae noctis.Un saluto

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"" l'agenzia delle entrate mi ha specificato che il fermo avviene solo dopo 60 giorni...anche se scritto 20 nella lettera.""Fammi capire, Cinzia. Tu ricevi un Avviso di Fermo dove, a chiare lettere, c'è scritto che il Fermo diventerà esecutivo dopo 20 gg., però secondo te non è così.Poi il testardo sarei io...Ti fidi di quello che ti dicono a voce, non ti fidi di quello che c'è scritto.Mah!?Ora, non è per volere insistere ma, visto che il thread l'ho aperto io con il fine specifico dare informazioni corrette e non chiacchiere da Bar dello Sport, sono costretto a specificare: il Fermo vero e proprio, ovvero la trascrizione del medesimo, potrà avvenire anche dopo 60 gg. e oltre, ma, a norma di Legge, trascorsi i 20 di cui sopra è de facto effettivo.Qualora ne dubitassi, ti rimando alla scheda pratica dell'Aduc, dove testualmente potrai leggere:"" Sia il sollecito di pagamento che il preavviso di fermo devono indicare chiaramente la natura del debito, il numero della cartella di pagamento, la relata di notifica della stessa, l'importo dovuto nonche' l'anno di riferimento (se presente nel ruolo).Il preavviso di fermo, in particolare, deve contenere un termine per pagare di 20 giorni, decorsi i quali il fermo diventa effettivo.A questo punto l'unico modo per evitare il fermo e' pagare, e visto che la procedura e' gia' iniziata sono anche dovuti gli interessi di mora e le spese inerenti l'iscrizione del provvedimento. Non sono dovute invece le spese di cancellazione.""Questo l'Url:http://www.aduc.it/dyn/dilatua/dila_mostra.php?id=137077Toglimi una curiosità: dopo anni di frequentazione del forum Adusbef, ancora non hai capito come funziona, ovvero che verba volant e scripta manent...?Un saluto

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senti . se e una minaccia , e mi mandi cagliostro. posso darti l'indirizzo ... DON TURIDDU rientrato dal'america trovasi ospite ad arcore presso SILv .. via arcore n. 3300. ( MI ) se! vuoi e mi dai l'indirrizzodel tuo amico cagliostro lo vado a trovare e lo farò ridere da pisciare. cara intellettuale , che vedi sempre nero nella vita quando non bisogna ne offendere , e polemizzare su persone che non si anno davanti. sono stato chiaro ? vedi che ti parla uno di 92 anni quinti ciamimi con , (aoscienza sibenarica)DON TURIDDU

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...sempre in tema di Fermi Amm, quindi delle procedure connesse e gli "inconvenienti burocratici" che posso capitare, con particolare riguardo a chi ancora si fida delle affermazioni verbali dei "mezzemaniche" quivi operanti, vi riporto a seguire un interessante post pubblicato su un sito specializzato, dove è tra l'altro possibile leggere ulteriori notizie attinenti il Fermo.Questo l'Url del sito:http://gestcredit.wordpress.com/2008/06/19/la-cartella-esattoriale-il-fermo-amministrativo/E questo il post di cui sopra riportato mediante copia-incolla:"" Ai primi di settembre 2007 ricevo da Equitalia Gerit di Roma un preavviso di fermo amministrativo della mia autovettura per una serie di cartelle non pagate e che devo pagare entro 15 giorni. L’importo è per me impegnativo, 7300 euro. Mi reco alla gerit chiedendo una rateizzazione, rispondono che devo rivolgermi direttamente agli enti creditori. Tra questi, l’unico che mi fissa un appuntamento entro questo decennio è l’Agenzia delle Entrate. Con loro stipulo una rateizzazione di tre cartelle, e il totale da pagare subito scende a 4300 euro.A dicembre vado alla Gerit e pago in contanti i 4300 euro, comunicando loro che il restante lo rateizzo con l’Agenzia delle Entrate, come da apposita richiesta di rateizzazione. Chiedo alla Gerit di prendere atto della rateizzaziome o quantomeno della richiesta, in modo che si sappia che non ho cartelle inevase. La risposta è che è l’Agenzia delle entrate a dover comunicare alla Gerit la rateizzazione. Il tempo passa e nessuno comunica niente, né a me, né alla Gerit. A marzo 2008 vado a controllare, nessuno ha comunicato niente e il fermo non è stato ancora iscritto.Chiedo un’altra volta alla Gerit di prendere atto di questa mia richiesta, è la risposta è negativa. Vado all’Agenzia delle entrate e mi dicono che la pratica è alla loro attenzione, ma non sono loro a dover comunicare con la Gerit, sono io che devo dire alla Gerit di contattare loro. Solita storia di rimpalli all’italiana.L’altro giorno vado alla Gerit è scopro che il fermo della mia macchina è stato iscritto fin da aprile 2008, e qui comincia il delirio. Mi offro di pagare le cartelle che avrei dovuto rateizzare per far rimuovere il fermo, ma non è possibile. Le cartelle sono sospese perché nel frattempo la Gerit è stata autorizzata dal governo a rateizzare direttamente con i debitori, e in questi ultimi mesi tutti gli enti le hanno scaricato addosso le richieste di rateazione, tra cui la mia. La situazione è kafkiana: sanno che devo rateizzare tre cartelle ma la mia macchina è già ferma.Chiedo agli impiegati sempre più stupefatti come devo fare a far rimuovere questo fermo. Dopo un consulto tra i più “anziani”, la risposta è fantastica: lei ha due alternative - mi dice il più “anziano” degli impiegati - o aspetta che noi lavoriamo la pratica, accettiamo la rateizzazione, gliela comunichiamo e togliamo noi il fermo della macchina che in effetti - ammette a mezza bocca - è illegittimo. oppure lei adesso presenta formale richiesta di revoca della richiesta di rateizzazione, così noi sblocchiamo le cartelle, lei le paga, noi le diamo il nulla osta e lei va al Pra a sbloccare la macchina.Ovviamente rispondo che se l’errore e il loro, levare il fermo tocca a loro, ma la risposta mi gela: non sanno quanto tempo potrà passare. Una previsione, anche generica? Non si sa. Un mese, come sei mesi, come un anno, mentre se revoco la richiesta - mi assicura - entro una settimana la chiamiamo, viene a pagare le cartelle, e noi le diamo il nulla osta. Che devo rispondere a questa sorta di ricatto? Accetto, ho presentato la revoca, aspetto di essere chiamato, e soprattutto dovrò pagare 71 euro di sblocco. Ma la cosa più bella è che l’ufficio del PRA che si occupa di sblocchi è uno solo per tutta Roma ed è aperto dalle 8 alle 12!""...non so se mi spiego.Un saluto

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Inviato il 18/02/2009 alle ore 22.35.54 (CINZIA) ""<.....cagliostro...ci pensi lei suvvia...mi son stancata ..."">Leggiadra amica,a chi e cosa ti riferisci ?.

LA NOBILTA' DELLO SCHIAVO, E' LA RIBELLIONE !
LA NOBILTA' DELLO SCHIAVO, E' LA RIBELLIONE !

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...immagino si riferisca alla impellente necessità di riportare un siffatto thread, così serio, attendibile e pur serioso, alla più consona e attinente atmosfera da Bar dello Sport....e qui entri in ballo tu, vecchio mio, con tutto la corte dei vari Pippo, Pluto, Paperino e Bande Bassotti varie.Un saluto (sempre estensibile alla combriccola del Bar)

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