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Salve a tutti,sono, come molti di voi "simpaticamente" definiscono me ed i miei colleghi, un cane da riporto, ovvero un addetto alla gestione crediti per conto di una società ( di cui ovviamente non rivelerò il nome) che ha un mandato per il trattamento stragiudiziale di pratiche appartenenti ad una banca italiana (di cui ovviamente non rivelerò il nome).In particolare, mi occupo di avviare trattative telefoniche con coloro che sono disposti a chiudere bonariamente le proprie pendenze, derivanti da scoperti di conto corrente, mutui, finanziamenti ecc... con saldi a debito, attraverso saldi e stralcio e/o piani di rientro.Voglio premettere una cosa, sperando di non impietosire nessuno: non amo il mio lavoro, lo consideto un mestieraccio che mi permette di sopravvivere e pagare cibo, bollette, finanziamento per macchina e quant'altro. Siamo in tanti a trovarci in questa condizione: laureati, sottopagati con contratto a progetto senza valide alternative lavorative. C'è un famoso film che si intitola "Generazione 1.000": io e molti miei colleghi non possiamo identificarci con i protagonisti perchè a 1.000 euro al mese non ci arriviamo. L'azienda per la quale lavoro è l'unica che assume nuovo personale con regolarità (inutile spiegare il perchè). Questa la verità nuda e cruda. Detto questo, vi chiedo: qual è, secondo voi, il modo più professionale, eticamente corretto e giusto per svolgere quest'attività del kaiser? Ho molte idee in merito, anche perchè è da quasi 2 anni e mezzo che la svolgo e vorrei condividerle con voi. Non aggiungo altro perchè credo di essermi dilungato già troppo. Attendo vostre obiezioni-suggerimenti-offese.

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Exagon ha scritto:"insisto sul fatto che tutti i recuperatori stragiudiziali debbano attenersi alle norme di comportamento stabilite dal già citato codice deontologico unirec. Inoltre insisto sul fatto che voi oltre ad essere contrattualizzati da queste agenzie dovere accertarvi se esse siano in possesso delle licenze di pubblica sicurezza, del registro delle operazioni ove siete anche annotati. Ciò in quanto siete comunque soggetti ad essere controllati dagli organi preposti. In caso di controversie o denunce per molestie, violazioni di domicilio ecc, se non siete con le carte in regola (possesso della copia della licenza di pubblica sicurezza rilasciata dal questore) passerete un mare di guai."Da questo punto di vista, sono sicuro che la società ha le carte in regola anche perchè è stata soggetta a controlli da parte dell'ispettorato del lavoro.Come ho già scritto a Volu, non so cosa è accaduto a quelli che si sono beccati una querela.Personalmente, poco me ne cale visto che non sono a rischio diffide e/o denunce.Noi lavoriamo in virtù di regolare mandato esattoriale da parte della banca.Personalmente garantisco la massima trasparenza a chi contatto, anche perchè agisco da intermediario legalmente autorizzato e rispondo solo di questo mio incarico.Se il debitore disconosce una pendenza è alla banca che deve sporgere denuncia.In questi casi, la pratica ci viene revocata e noi non la lavoriamo più.

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ildubbio per carettere sono una persona obbiettiva e quindi non mi comporto in maniera critica con chi cerca il dilogo e confronto... per qui, ti ringrazio per le risposte...piccola precisazione, il mandato legale ce l'hai finchè il debitore ha voglia di ascoltarti, perchè nel momento che attaca la cornetta, tutti i tuoi poteri terminano in quel istante, questo lo comprendi???


va ciapà i rat

M.r Indebitato

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ildubbiohai dribblato nella risposta in merito al titolo autorizzatorio di pubblica sicurezza (c.d.licenza di P.S.) che, in base alle disposizioni vigenti, deve avere in copia anche l'agente recuperatore stragiudiziale oltre alla agenzia per cui lavora. Ciò autorizza il predetto ad agire su tutto il territorio nazionale. In caso di richiesta da parte di autorità di polizia deve esibire copia della licenza. Deve, inoltre informare compiutamente la persona con cui a che fare (il debitore) circa la sua qualità di recuperatore (identificativo) e l'agenzia per cui lavora nonchè l'autorizzazione a riscuotere somme in contanti, nel caso in cui il debitore accetti di pagare in contanti. E' il caso che ti aggiornassi leggendoti i chiarimenti del Ministero dell'Interno emanati con la circolare del 2011, che troverai in rete, avente per oggetto l'attività di recupero crediti. Saluti!!

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Volu ha scritto:"ldubbio per carettere sono una persona obbiettiva e quindi non mi comporto in maniera critica con chi cerca il dilogo e confronto... per qui, ti ringrazio per le risposte..."Ed io ringrazio te per avere compreso con che spirito e finalità ho aperto questa discussione.Volu ha proseguito:"piccola precisazione, il mandato legale ce l'hai finchè il debitore ha voglia di ascoltarti, perchè nel momento che attaca la cornetta, tutti i tuoi poteri terminano in quel istante, questo lo comprendi???"Sono ben consapevole di tutto ciò.Per pignoleria ti dirò che la durata di un mandato esattoriale stragiudiziale non può stabilirla certamente il debitore. Chiaro, se il debitore sporge denuncia alla banca, disconoscendo l'esposizione debitoria, il mandato stragiudiziale si interrompe perchè si avvia un contenzioso tra le parti.Altro discorso è relativo alla durata o meno del contatto tra debitore ed addetto al recupero crediti.E torno a ripetere che parlo esclusivamente della mia esperienza e di come mi comporto io in questi casi.Se il debitore, molto esplicitamente, mi fa capire che non ha alcuna volontà a transare, non sarò certo io a provare a convincerlo del contrario.Segnalo che il debitore rifiuta il pagamento e non lo chiamo più.La pratica rimane in mia gestione, ma non la lavorerò lo stesso fino a quando mi sarà revocata.Altra precisazione: al posto della parola "poteri" che hai usato, io utilizzerei quella di "strumenti".Gli effettivi strumenti in mio possesso nella gestione di questo tipo di pratiche sono, in linea generale, i seguenti:- strumenti utili a contattare un debitore ed a avviare una trattativa con lui;- strumenti utili a sollecitare un debitore affinchè avvii una trattativa, qualora abbia manifestato un interesse concreto in tal senso, ed affinchè rispetti l'accordo stipulato;- strumenti utili a concludere felicemente la trattativa stessa;- strumenti utili a convincere la banca mandante ad accettare una determinata proposta transattiva (anche se non funzionano sempre...);- strumenti per segnalare che un debitore non vuole o non può avviare una trattativa;- strumenti per mantenere la gestione di una pratica oltre la durata dell'affidamento previsto inizialmente.Poi cerco di utilizzare suddetti strumenti in maniera corretta sia dal punto di vista legale che da quello etico.Coloro che hanno i poteri sono altri due soggetti, non certo io: il debitore e la banca.

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Exagon ha scritto:"ildubbiohai dribblato nella risposta in merito al titolo autorizzatorio di pubblica sicurezza (c.d.licenza di P.S.) che, in base alle disposizioni vigenti, deve avere in copia anche l'agente recuperatore stragiudiziale oltre alla agenzia per cui lavora. Ciò autorizza il predetto ad agire su tutto il territorio nazionale. In caso di richiesta da parte di autorità di polizia deve esibire copia della licenza. Deve, inoltre informare compiutamente la persona con cui a che fare (il debitore) circa la sua qualità di recuperatore (identificativo) e l'agenzia per cui lavora nonchè l'autorizzazione a riscuotere somme in contanti, nel caso in cui il debitore accetti di pagare in contanti.E' il caso che ti aggiornassi leggendoti i chiarimenti del Ministero dell'Interno emanati con la circolare del 2011, che troverai in rete, avente per oggetto l'attività di recupero crediti.Saluti!!"Scusami se la mia risposta ti è apparsa evasiva.Ho creduto che quello che hai scritto si potesse riferire esclusivamente agli esattori domiciliari, mentre, dopo aver letto suddetta circolare, mi sono accorto che quelle disposizioni possono riguardare anche la mia attuale situazione lavorativa.In società non si è mai parlato di una cosa del genere, neanche tra colleghi.Voglio approfondire la faccenda.Ti ringrazio molto.

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