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Buon Giorno oggi sono purtroppo un imprenditore fallitosono disperato cerco aiuto e cerco qualcuno che mi aiuti non cerco soldi o chi sa cosa cerco solo di capire cosa mi sta accadendo, sono sposato ho una figlia fantastica vorrei tanto poter iniziare da capo una nuova storia della mia vita ma in questo momento sono caduto in un mondo pieno di caos.La mia azienda una srl e nata nel 1999 sempre prodotto utili pero nell'ultimo anno purtroppo abbiamo beccato 2 aziende che ci hanno fatto buchi per circa 1.200.000 €, e purtroppo non riuscendo piu a sostenere i debiti e stata presa l'amara decisione di portare i libri in tribunale, ho cercato in tutte le maniere di poterla salvare anche con mezzi propi, ma il tutto si e riscontrato inutile, anzi ho peggiorato solo le cose mettendo a rischio il sostenimento della mia famiglia.Ho cercato associazioni e informazioni maggiori per chi ha bisogno di aiuto in questi casi ma purtroppo nulla qualcuno sa se esiste una associazione per gli imprenditri fallitiVi ringrazio in anticipo intanto questo e uno sfogo di una persona spaventata.

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anch'io sono nella tua situazione,o meglio lo sarò a breve. sapessi l'amarezza, la rabbia. noi abbiamo costruito con la nostra srl abitazioni per cooperative, che ci hanno trattato peggio degli strozzini; abbiamo pagato tutti i fornitori, operai, contributi, tasse, fino all'ultimo cent., rimanendo pesantemente indebitati. abbiamo provato a ripartire, facendo un mutuo sulla nostra casa, ma le cose non sono andate come doveavno andare. con in commercialista ci siamo dati tempo una settimana, se troviamo 200.000 e. possiamo tentare di continuare, anche se sarebbe dura lo stesso, altrimenti ...non so. non abbiamo rubato, non abbiamo ammazzato, siamo stati onesti, ma perderemo lo stesso la faccia. ho due figlie e mi si spezza il cuore pensando a loro, almeno non ci fossero mi sarei già levata di torno. non serve a niente questo sfogo, non ti sono di aiuto, voglio solo dirti che ti sono nel cuore. buona fortuna.

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Ciao.Come ha già specificato qualcuno sopra, il fallimento fa parte del gioco, laddove con "gioco" s'intende ovviamente il fare impresa.Se si è operato onestamente, con tutto lo scrupolo possibile e l'imprenditore non ha nulla da rimproverasi, fallire non è una vergogna.Al di là del caso personale, per il quale ti faccio i migliori auguri... andrebbe focalizzato il punto vero, il fulcro del problema: in Italia non si può più fare impresa.In Italia funzionano solo le attività parassitarie, quelle pubblicamente "assistite" (vedi le forniture ospedaliere di Tarantino & C.) o quelle in regime di monopolio de facto (vedi i Benetton e le loro autostrade).L'impresa vera, quella che nasce dal basso, che segue l'ingegno, la fantasia e la passione del singolo imprenditore è ormai defunta.E dubito seriamente che possa rinascere.E' morta per l'ottusità di chi ci governa, di chi c'informa (Media), di chi ci rappresenta (associazioni quali confindustria, confedilizia ecc.), di chi abbiamo come interlocutore (amministrazioni locali) e delle controparti (sindacati).E' morta per la pressione insopportabile del fisco; per l'oppressione soffocante della burocrazia e, dulcis in fundo, perché qualche bell'anima candida è riuscita a far passare il concetto culturale che Imprenditore=evasore.Questo è.Per quanto mi riguarda, ho avuto la fortuna di rendrmene conto per tempo. Ho chiuso l'attività in buon attivo e ho trasferito (quasi) tutti i miei interessi all'estero....sono rinato.

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Pronti per il mio gioco?Pronti?Siamo Italia,diciamo a Milano.Rivenditore che compra a 50 ,vende a privato a 100€+iva.Secondo voi alla fine della transazione chi ha preso di più?...lo stato o l'imprenditore?...e un calcolo semplice ma dal risultato sconvolgente. :-) Vediamo chi lo fa meglio questo conto.

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Una considerazione tecnica a rettifica di cosa scritto in precedenti post.Il fallimento è una cosa, la bancarotta semplice o fraudolenta può esser una conseguenza.Il Curatore fa una relazione (comunque e sempre) che passa al Pubblico Ministero e questo decide se incriminare il fallito.Poi ovviamente deciderà il giudice.La questione è che se c'è un fallimento, c'è di fatto una mancanza di liquidità e se l'imprenditore ha prelevato (anche solo per mangiare) quando non vi era capienza di cassa e i bilanci erano in passivo, siamo in una situazione di "sottrazione di liquidità"Se l'imprenditore ha fatto qualche scelta imprenditoriale magari un po' troppo rischiosa o si è permesso un tenore di vita (auto, casa, viaggi) inadeguato al reddito il reato di Bancarotta è molto probabile (semplice o fraudolenta lo deciderà il giudice).La volontà del legislatore era che il fallimento fosse un "incidente" di percorso, ma la realtà dei fatti è molto diversa.Inoltre un fallimento dura almeno 6/7 anni, il che ipoteca gravemente la vita del fallito e della sua famiglia.Inoltre il fallito per difendersi bene deve affidarsi a un buon avvocato e un buon commercialista... che vanno pagati.La barzelletta finale è che tutti i Curatori (e qualcuno mi dimostri un caso che mi smentisce se riesce) sono un po' (oppure molto) ladri...Con la scusa di fare in fretta svendono i beni mobili a cifre spesso irrisorie; per farla breve da 100 se va bene tirano fuori 5Magari l'acquirente lascia la "mazzetta"? Secondo voi... visto che si tratta di trattativa privata...Più è basso il valore incassato ovviamente meno si pagheranno i creditori, inoltre perdendo tanto tempo (anni) le cifre lievitano...ma tanto i soldi non ci sono....Una considerazione: in Svizzera un fallimento si chiude al massimo in un paio di mesi! Che siano più civili di noi???

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vorrei creare un associazione dei falliti italiani che come me sono vittime di questo sistema . ditemi cosa ne pensate.

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