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Buongiorno a tutti - girando per internet mi sono imbattuto in questo forum che ritengo interessante ed in modo specifico anche al mio caso. Sono un piccolo commerciante ed in circa 10 anni di intenso impegno ho messo su 3 negozi nel settore abbigliamento ... sono circa 3 anni che avvertivo i primi scricchiolii perchè le vendite si stavano restringendo sempre piu' ... fino ad oggi .... il collasso definitivo - da settembre i clienti (anche quelli storici) sembrano spariti, non è bastato l'aver scontato la merce in piena stagione del 40 o 50% con margini perciò ridicoli ... la situazione è desolante, in pochi mesi si è perso un 35-40% del fatturato e non riesco piu' a far fronte agli impegni verso banche e fornitori, ho dovuto licenziare dei dipendenti perche ero in ritardo anche con i loro pagamenti. Ho contattao varie banche e nonostante in tutti questi anni sia stato preciso come un orologio svizzero, mi sono visto rifiutare ogni forma di finanziamento o ristrutturazione del debito. A questo punto, visto che la situazione delle vendite và peggiorando e le banche non mi aiutano - la scelta che mi rimane è dichiarare lo stato di insolvenza verso istituti di credito e fornitori e perdere tutto quanto messo in piedi fin'ora. Mi chiedo cosa mi aspetterà - presumo che diventerò come un appestato nei confronti degli istituti di credito e mi sarà precluso ogni accesso al credito. Finanziarie e banche stanno già iniziando le loro azioni di recupero e mi hanno messo al rientro dei fidi che avevo fin qui decretando di fatto la fine della mia azienda e il mio personale disastro finanziario.Penso che ricomincerò daccapo a quarant'anni in qualche paese del nord europa, il sistema italiano non merita gente onesta ...Saluti.

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in questi tre anni ha meso da parte qualcosa?ha aperto tre negozi, ma almeno uno è libero da ipoteche?

Ho imparato che l'improbabile se fa guadagnare le banche diventa più certo del probabile...
mika_80x

Ho imparato che l'improbabile se fa guadagnare le banche diventa più certo del probabile... Fa presto il bue a dare del cornuto all'asino... ma se si guardasse allo specchio... mika_80x

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purtroppo, diversamente da come si crede quello del commercio è un mondo difficile fatto di scarsi risultati economici e forti investimenti - l'unico "fondo" che mi rimane è il magazzino di circa 190.000 euro al costo. Il problema è che con una crisi simile nessuno ha bisogno di merce e senza vendite il magazzino non vale assolutamente nulla. Sui negozi non ho nessuna ipoteca in quanto i locali non sono di mia proprietà, ma pago gli affitti. Sicuramente banche e fornitori una volta accertato lo stato d'insolvenza proveranno a pignorare magazzino ed attrezzature - almeno spero si quietino con questo. Purtroppo di tutto questo a me non rimangono che pochi euro. Ecco un lampante esempio di come la crisi ingenerata dal sistema bancario spazzerà via le piccole imprese sottocapitalizzate.Se qualcuno di voi ha qualche esperienza in materia e vorrà darmi dei consigli sono a disposizione. Grazie

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ma scusi la nota che magari le darà fastidio, ma anzichè aprire 3 negozi non poteva aprirne uno ed evitare di vivere di debito?

Ho imparato che l'improbabile se fa guadagnare le banche diventa più certo del probabile...
mika_80x

Ho imparato che l'improbabile se fa guadagnare le banche diventa più certo del probabile... Fa presto il bue a dare del cornuto all'asino... ma se si guardasse allo specchio... mika_80x

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tutte le aziende vivono di debito ... impossibile mettere in piedi un'azienda senza ricorrere al debito, a meno che non si abbiano ingenti fondi propri.Il fatto di aprirne piu' d'uno è un investimento strategico (infatti i negozi sono situati in diverse città), serve anche a far girare la merce, laddove magari rimane ferma in un altro punto vendita potrebbe essere venduta, serve a creare anche una sorta di salvagente qualora l'economia di una determinata locazione dovesse inchiodarsi ... purtroppo qui è l'intera economia nazionale che si è inchiodata di colpo !! Il fatto in se stesso è che il governo ci propina il salvataggio delle banche, ma le banche stanno affossando i piccoli imprenditori negando loro il credito necessario alla sopravvivenza in un momento così difficile.

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Purtroppo conosco molto bene situazioni simili, di persone che intraprendono una attività commerciale, e che sono esposti a tal punto da non rimanere con nulla in mano (se va bene) in caso di chiusura delle attività.La cosa più stupefacente, a mio avviso, è che a soffrire di più siano proprio gli esercizi che si rivolgono direttamente al consumatore (B2C), e che per definizione non hanno necessità di avere un "castelletto" in banca.Mi chiedo quindi se il problema siano le banche, che comunque non obbligano l'esercente all'esposizione, o l'imprenditoria italiana in genere che reputa normale lavorare con denaro altrui...Il mio augurio e il mio consiglio da "connazionale" è quello di non spaventarti e di non mollare. Se diventi insolvente fai del male in primis a te stesso e poi al tuo Paese...Magari inizia a liquidare un negozio, pagandoti così parte dei debiti...vedrai che le banche saranno più contente.La mia idea è he comunque sia assurdo lavorare PER le banche...In bocca al lupo!

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