Risparmio2009,spesso mi trovo d'accordo con te, ma questa volta non rieso a seguirti.I prodotti del risparmio gestito sono di per sé "ingegnerizzati", cioè devono essere concepiti in modo da avere al loro interno dei costi (che costituiscono il guadagno di chi li vende) e questi costi si scaricano addosso al sottoscrittore.Basta questo per evitare di sottoscriverli, fosse anche il prodotto migliore del mondo.Ti dirò di più: fossero anche gratuiti, perfino senza il caricamento iniziale del 2.50%, io non li sottoscriveri in ogni caso, perché ci sono sempre meccanismi di vincolo, tipo penali di ritiro anticipato ed altro.I Buono postali non hanno niente di tutto questo, sono onesti e, in caso di necessità, puoi ritirarli quando vuoi, senza penali e senza chiedere il permesso a nessuno.Concludo facendoti un esempio concreto: io ho un piccolo Buono postale BFP-i di appena 250.00 euro sottoscritto ad agosto del 2006: ad oggi mi renderebbe 279.71 euro al lordo delle ritenute, cioè l'11.89% in quasi 5 anni.Ogni due mesi matura interessi, se avessi bisogno di quei soldi potrei riscattarlo ora, senza penali di alcun tipo e senza aver regalato il 2.50% di costo di gestione a coloro che lo vendono.

Deligere oportet quod velis diligere (Bisogna scegliere cosa si vuole amare)...:-))

Leo



"Castigat ridendo mores"...
Leo

stiamo parlando di prodotti praticamente privi di vincoli.i costi ci sono in tutte le attività, o forse ti coltivi un bosco da solo per poi tagliarti la legna e produrti i mobili per non far guadagnare mobilieri e taglialegna?ogni attività ha un costo, bisogna solo che ci sia trasparenza.nello specifico, se acquisto da solo titoli non riesco a diversificare ed in ogni caso ho dei costi "fissi" (es un deposito titoli) che in questo caso evito.i buoni postali ti hanno reso poco più del 2%, meno di quanto rende oggi un conto deposito.se puoi vuoi discutere su quel 2,5% bene, ma le gestioni separate hanno reso ben più di questo 2% lordo.

Risparmio2009<>Questa è falsa: per favore, posta il regolamento di questi prodotti e vediamo se è vero che sono privi di vincoli.<>Non è una condanna che ci siano dei costi; SONO IO A SCEGLIERE SE PAGARE O NO un certo servizio.Esempio 1: i Buoni postali non hanno costi.Esempio 2: le agenzie immobiliari si prendono il 3/4% per la transazione e mia sorella, che ha rogitato questo mese, ha trattato con un privato e si è risparmiata BEN 8000 EURO di agenzia. Ora, con quei soldi, può comprarsi i mobili :-)<>Esatto, vale la risposta di prima.<>I Buoni non necessitano di deposito.PS: i conti deposito rendono di più soltanto per i periodi promozionali, ben invogliare la gente.Vai a controllare Conto Arancio: in promozione al 3.50% (non vorrei sbagliarmi), ma dopo precipitano ad un misero 1.30%.E considera che i Buoni hanno la capitalizzazione composta degli interessi!

poldo con poste italiane non investirei manco un cent...ho ancora clienti che mi chiamano per chiederemi come fare visto che Poste Italiane dopo 10 anni propone ai suoi clienti di tenere fermi i soldi ancora 3 anni per vedere ALMENO ciò che avevano versato...e ti posso anche riportare esempi di clienti Poste Italiane che da mesi attendono risposte per prestiti e mutui...poi, che tua sorella non sia a conoscenza dello storno che la banca fa a Poste Italiane è un'altra cosa...inoltre ci sono agenzie immobiliari che a tutt'oggi rappresentano un punto di riferimento per i propri clienti nonostante il loro impegno termina con la stipula del compromessonon so perchè ma mi dai l'idea di essere un dipendente statale, e nemmeno di quelli pro-brunetta... XD

Ho imparato che l'improbabile se fa guadagnare le banche diventa più certo del probabile...

Fa presto il bue a dare del cornuto all'asino... ma se si guardasse allo specchio...

mika_80x
Ho imparato che l'improbabile se fa guadagnare le banche diventa più certo del probabile... Fa presto il bue a dare del cornuto all'asino... ma se si guardasse allo specchio... mika_80x