La legge parla chiaro, aiutare le piccole imprese.se si è scritti al crif , per alcune banche seconto loro idiscrezione poco conta.Ormai si attencono alla documentazione , del volume d'affare , dell'ultimo anno nonchè la fidiussione di qualche capitale come garanzia .tutti i malintesi che si vengono a creare, possono avere ragione solo per quelle persone che cercano prestiti per questioni personaliche non hanno niente a vedere con l'investimento sull'impresama! statene certi che la banca essento stata richiamata , ha tutto interesse ad aiutare lìimpresaposso confermare che unicredit ,dalle mie parti ha stanziato , solo nella mia provingia sette miliardi che gia comingiano a essere erogati Se non si e informati delle situazioni corrette , nel rispetto legale . inutile fare informazioni di allarmismo, tanto per fare spot
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25/09/2009, ore 13:43
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25/09/2009, ore 15:01
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25/09/2009, ore 16:42
Colgo al volo la occasione di questa nuova discussione, per puntualizzare alcune cose del tutto personale sull uso della CRIF. La Crif è nata come banca dati per i prestiti personali e così è stata usata per anni. Ad un certo punto della vita sono entrati in vigore i parametri di Basilea2 (qualità del credito) ed il sistema creditizio è stato costretto a studiare come dare il voto (rating) al suo credito. Problema facilmente risolto, per le società di capitali e per tutte quelle imprese in contabilità ordinaria, per le quali si è provveduto ad usare la CE.BI. (le sue risultanze) per la bisogna. Rimaneva il problema di tutte quelle piccole imprese in contabilità semplificata, alle quale, purtroppo, il voto bisognava comunque darlo. Allora si è pensato alla CRIF, la cui socieà ben volenteri ha provveduto alle modifiche necessarie. Dalla mia esperienza, tale modalità di lavorare è assolutamente fuorviante della realtà imprenditoriale delle piccolissima e micro imprese, NON SERVE a niente ed è fonte di contino contenzioso, insomma sono un fautore della assoluta necesità di NON usura la CRIF per tale assegnare sto benedetto rating. In effetti è come dice il forumista che ha aperto la discussione, si dovebbe tenrr conto solo di parametri reali come il fatturato, l'utile, le rimanenze, gli anni di attività, il patrimonio personale del titolare o dei soci delle società di persona, LASCIANDO A CASA LA CRIF (usandola solo per i privati), la mia grande speranza è che questa mia opinione diventi un orientamento di comportamento oggettivo del sistema creditizio. Alcuni uomini di governo hanno esternato la necesità di allentare i paletti di Basilea2, speriamo che vietino per legge l'uso della CRIF per le imprese. |
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25/09/2009, ore 17:04
non essento preparato in materia,specificanto i particolari come fatto dal signor BANCARIO. però il mio concetto statene certi rimane convinzione che lo stato ,si sta muovento in meritomi ha fatto piacere leggere commenti di persone preparateOK e grazie nonno bancariosaluti..... |
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25/09/2009, ore 22:20
Il problema è che le modifiche di basilea contunuano ad usarle...insomma a loro non frega se sono giuste o sbagliate moralemnte,datto un risultato dell'80%?...quindi le usano e continueranno,legalemnte o meno.Certo che via via che la gente ci finisce dentro diventano sempre meno utili e quindi dovranno allentare le briglie prima o poi. |
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