Buongiorno, vorrei se possibile un vs. consiglio.Siamo disperati perche' al rientro dalle vacanze avremmo dovuto trovare bonifici a saldo di alcune fatture anticipate che sono in scadenza nei prossimi giorni. Il problema grave e' che le fatture sono state anticipate (senza cessione) e le banche, nonostante una nostra lettera per conoscenza del problema esistente e richiesta di posticipo scadenza, ci hanno risposto che purtroppo alla scadenza avrebbero girato sul conto gli importi anticipati.Come intenderete non abbiamo la possibilita' di rientrare di quei soldi e ci spaventa cosa potra' accadere. Vorrei sapere come bisogna comportarci visto che le banche, pur trattenendo interessi di pagamento, non intendono prorogare la scadenza.E' possibile che agiscano subito per vie legali mettendoci definitivamente nei guai? Tengo anche a abbiamo provveduto gia' a luglio ad inviare fax e raccomandata a.r. di richiesta pagamento (altrimenti azione legale) e spiegazioni sul mancato pagamento alle ns. fatture gia' scadenziate a 120 gg. d.f.f.m , ma nessuno si e' preso la briga di rispondere. Azione decisamente scorretta. Attendo vs. gentile riscontro e saluto.Alessandra
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02/09/2011, ore 15:34
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02/09/2011, ore 16:22
Puo' essere piu' preciso?Accordato anticipo fatture, utilizzato, scadenza delle stesse, situazione dei debitori, banca interessata... |
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02/09/2011, ore 17:17
ciaocredo che purtroppo l'unica cosa da fare sia di parlare con le banche per concordare una rateizzazione dello scoperto determinato dal riaddebito degli insoluti.è altresì utile che eventuali pagamenti da parte dei clienti restassero canalizzati ove erano anticipate le fatture, questo per dimostrare la tua buona fede.non credo che le banche partano con azioni legali velocemente, ma sai, col sistema mafioso non si può mai dire....... |
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02/09/2011, ore 22:05
Non ti preoccupare delle azioni della banca nel breve, hai tutto il tempo per trovare una soluzione (un chirografario a 60 mesi o in alcune banche anche a 120 mesi, potrebbe essere una buona cosa), e chisà se nel frattempo i bonifici arrivano. Colgo la occasione per raccontare una storia inversa. Sto su una seggiovia, mi telefona il mio vice e mi dice che la prima scadenza dell'anticipo (trattasi di ri.ba a fronte emissioni ft) è arrivata insoluta. Notare la prima, della prima presentazione (e ultima), parliamo di cifre abbastanza alte. Do disposizioni di fare alcuni controlli. Torno, mi attacco al telefono, contatto i debitori del ns cliente e mi sento rispondere |
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04/09/2011, ore 17:24
Nonno:certo che assumono un bel rischio, è il loro mestiere!!come è il loro mestiere la verifica del portafoglio anticipato!la vecchia Parmalat scontava il doppio del fatturato, che qualcuno stesse dormendo????la verità stà nel fatto che sullo sconto fatture o riba, tra commissioni e valute, la banca ci guadagna un sacco di soldi, per cui se un cliente affidato chiede un aumento del fido, è molto probabile che anzichè un aumento del fido di c/c, gli venga concesso un aumento del castelletto sbf anche se il cliente non ne ha bisogno inducendolo di fatto ad emettere documenti non conformi che si tradurranno in insoluti. |
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12/03/2013, ore 13:53
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