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G.mi BPM,Ufficio reclami, MILANOSono entrato ieri nella filiale di Via Sardegna/Piazzale Sicilia della Banca Popolare di Milano (ho registrato al Municipio di Milano la mia nuova residenza, e mi hanno detto che dovrò aspettare la solita visita del Vigile urbano prima che mi diano il relativo certificato...) per aprire un conto personale ed uno commerciale per aprire la mia attività di fotoreporter (ho gia registrato la partita IVA a Bergamo ma non ho ancora trovato un commercialista per affidargliene la gestione, ma ho gia eseguito due lavori e non ancora emesso fattura ne ricevuto pagamenti eccetto minimi anticipi) ; un'impiegata della banca, per la precisione quella con la scrivania più vicina all'ingresso, che ha cominciate a guardarmi con ostilità appena sono entrato e prima che dicessi una parola (sono raffreddato e tossivo, per non parlare di cappotto e cappello in condizioni causate dal maltempo), mi ha detto che con il vecchio certificato di residenza a Bergamo e la ricevuta dal comune di Milano della domanda di cambio di domicilio non potevo aprire un conto, ergo incassare assegni ricevuti per delle traduzioni. Cio (parole mie, non sue) mi impedisce di emettere fatture senza un valido conto bancario ove depositare l'IVA. Io ritengo che le informazioni che mi ha dato sono una bufala e che i miei diritti di cittadino Italiano (per quanto ne so nemmeno esserlo è legittimo requisito per l'apertura di un conto). Naturalmente dopo questa esperienza mi è passata la voglia di aprire un conto in BPM, poiché il rapporto è cominciato col piede sinistro e anche se la questione viene risolta come ritengo giusto avrò sempre un interlocutrice ostile in quella filiale e prima o poi troverà un modo per sabotare la mia operazione.e visto che la concorrenza non manca, alla prossima banca che visito preferirei avere la risposta pronta in caso lo scherzo si ripeta.Fine del reclamo, inviato anche a ADUSBEF e che proseguirà per Bankitalia se la Vs. risposta non sarà soddisfacente.Cordiali saluti,