Vi chiedo cortesemente una delucidazione. Il 18 dicembre scorso ho emesso un'assegno bancoposta di 3400 euro. Distrattamente non avevo controllato che sul conto c'erano 2800 euro e così il giorno dopo ho provveduto a versare dei contanti. L'assegno è stato normalmente incassato dal benificiario ma mi sono stati addebitati 15 euro di servizio commissioni per impagato assegno perchè il beneficiario ha versato l'assegno il giorno stesso del pagamento. Ora mi è arrivata anche la notifica da Roma che devo versare una penale del 10% al beneficiario dell'assegno e devo consegnare questa quietanza liberatoria con firma autenticata altrimenti c'è l'iscrizione al CAI. Sicuramente ho commesso una leggerezza e queste sono le leggi ma vorrei capire qual'è il danno che ho arrecato al beneficiario visto che ha incassato regolarmente l'assegno. Vi chiedo poi: questa quietanza autenticata la deve consegnare il beneficiario o posso consegnarla anche io? Ed infine, insieme alla quietanza devo presentare altri documenti? per esempio devo dimostrare come avviene il pagamento di questi 340 euro? Grazie
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11/01/2013, ore 12:41
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11/01/2013, ore 20:59
Non commetta errori altrimenti si inguaia e di brutto. La liberatoria la deve consegnare all'Ufficio Postale e la deve rilasciare il beneficiario (ne viene quindi che NON esiste che si deve consegnare al beneficiario). Basta la liberatoria, nessun altro documento serve ne serve dinostrare se si è dato il 10%. La lettera (non è una notifica) indica il giorno di scadenza entro il quale deve essere consegnata la liberatoria (non si riduca all'ultimo giorno). Nessun premio al beneficiario. Da diversi anni il reato di emissione di assegno a vuoto è depenalizzato, quindi hanno sostituito la denuncia penale con penali e sanzioni amministrative e soprattutto con il CAI. ATTENZIONE, valutate bene i miei interventi sono un INFILTRATO, così afferma QUALCUNO |
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