Salve a tutti, ho bisogno davvero di un aiuto. Spero qualcuno possa chiarirmi la situazione in cui mi ritrovo.
Nel 2007 ho dato un assegno "in garanzia" ad un mio fornitore estero. Sfortunatamente però non sono mai riuscito a risarcirlo a causa della crisi che si abbatteva sulla mia azienda con maggiore veemenza giorno dopo giorno. Il fornitore, dopo circa un anno dalla ricezione dell'assegno, mi comunicava che chiudeva la propria azienda e che voleva l'estinzione del debito.
Circa due anni e mezzo fa, vengo chiamato dalla mia vecchia filiale che mi informa che è stato versato l'assegno e che mancano i fondi per coprire l'importo. Mi attivo immediatamente per contattare il fornitore(la nuova azienda nel frattempo lascia tutto scorrere e se ne lava le mani), gli spiego che se non richiama l'assegno sarò protestato e lui non ci guadagnerà niente, provo a spiegargli che voglio pagare ma purtroppo mancano le condizioni e che sono in grave difficoltà, così richiama l'assegno e posso tirare un sospiro di sollievo.
Nel frattempo scopro che il fornitore è venuto meno ad alcuni impegni commerciali(in pratica, io acquistavo da lui prodotti in "esclusiva", salvo scoprire dopo qualche anno che gli stessi prodotti venivano rivenduti anche a miei concorrenti, sia in Italia che all'estero), lo contatto per spiegargli questa cosa e cercare nuovi accordi e vengo invece minacciato che se non pago verserà l'assegno.
Adesso: seull'assegno in questione non è indicata alcuna data di scadenza; il problema è che il conto presso la banca cui appartiene l'assegno è stato chiuso. Mi chiedevo quindi: che succede se questo versa l'assegno?!?! C'è una possibilità che manchino i presupposti per essere protestato?!? L'assegno versato e richiamato può essero versato nuovamente dopo oltre due anni e mezzo dal precedente tentativo?!??!
Aiuto, grazie. E scusate se forse mi sono dilungato.