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Iniziata: oltre un anno fa   Ultimo aggiornamento: oltre un anno fa   Visite: 8178

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Salve,sono un correntista della FINECO. Ho 2 conti correnti con la stessa banca, uno intestato alla mia ragazza e l'altro co-intestato con me.Qualche giorno fà, la mia ragazza è stata avvisata che era finita sotto giacenza nel suo c/c personale e che era stato effettuato dall'altro c/c (quello cointestato) un bonifico di compensazione x riportare la giacenza in pari.- L'importo era di minimo valore (500euro circa);- Nel giro di 4-5 giorni sarebbe,come sempre, arrivato l'accredito del suo stipendio che avrebbe coperto abbondantemente lo scoperto;- Nessuno dei 2 ha AUTORIZZATO la banca ad un operazione simile;- Sono andato subito a controllare nel contratto e si parla di una compensazione in caso di sotto giacenza di un c/c... ma non essendo un avvocato, il discorso mi sembra più che altro riguardante debiti che possano rimanere tali;A questo punto vorrei chiedere a chiunque sappia o abbia già avuto problemi del genere come sia possibile che possano effettuare operazioni senza autorizzazione del diretto intestatario del c/c senza neanche avvisarlo, PRIMA di procedere in tal senso.E' una cosa corretta?? Lecita? Ci sono modi per difendersi da questi ABUSI... parlo con un certo rancore visto che... tutto oggi sono dovuto rimanere al telefono x giustificare il mancato pagamento dell'affitto mensile dovuto a questa assurda compensazione arbitraria... sperando che ne frattempo non mi arrivino altre bollette e o finanziamenti che sono regolarmente appoggiati sul c/c co.intestao.Grazie x la pazienza.Un saluto a tutti

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Non si meravigli. Alle banche tutto è concesso.Pensi che la (allora) Banca Popolare di Novara salpò, senza neppure avvertirlo preventivamente, svariate decine di miliuoni dal conto di un Suo riverito Cliente che stava comprando, per la Sua attività (Agente SAI) una unità immobiliatre di proprietà della Banca medesima....ed il tutto prima derll'atto.Tecnicamente "se" il conto è cointestato la Banca ha commesso un abuso penale che merita la segnalazione alla Procura della Repubblica.Osservo, tra l'altro, che la compensazione tra conti appartenenti al medesimo soggetto non è presa in considerazionen quanto si deve mandare un rapporto in sofferenza e segnalarlo alla Banca d'Italia.Perché allora, fare un giro conto attingendo i quattrini dal patrimonio di un terzo?ShalomGufo

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Tigerp. ci scrive:<<< sono un correntista della FINECO. Ho 2 conti correnti con la stessa banca, uno intestato alla mia ragazza e l'altro co-intestato con me.<<
Leo


Leo

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non si tratta di un abuso. I contratti bancari prevedono sempre la compensazione in caso di rapporti intestati alla stessa persona, la banca può farlo in autonomia con il solo accorgimento che deve comunicarlo appena eseguita l'operazione. Nel momento in cui ci sono rapporti intestati alla stessa persona ed uno dei due va a debito senza affidamento, la banca può agire in tal senso. Naturalmente una banca "tradizionale", probabilmente non l'avrebbe fatto immediatamente conoscendo i suoi movimenti, ma una banca on line che agisce secondo modelli di comportamento standardizzati, non guarda tanto per il sottile.Saluti

Stebee
"Vedremo soltanto una sfera di fuoco, più grande del sole, più vasta del mondo, nemmeno un grido risuonerà"

Stebee "Odierò il tuo uomo perchè non sarò io, e l'amerò se ti farà sorridere. Nessuna donna merita come dono di nozze la certezza del lutto e tu, meno di tutte". Posò a terra la tazza ancora intatta. "Devo controllare i cavalli". - Lan, a Nynaeve

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Per Gufo31, ribadisco che non è assolutamente vero che per compensare i saldi bisogna classificare a sofferenza il rapporto. E' sufficiente il fatto che ci siano rapporti con saldi discordanti (sempre che quello a debito non sia affidato naturalmente) e che il contratto preveda tale possibilità, come è quasi sempre. Il fatto che uno dei rapporti sia cointestato non rileva. Pensi che anche uno solo dei due può legalmente estinguere il rapporto senza che l'altro nulla sappia, se le firme sono disgiunte...saluti

Stebee
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Dissento.Io ho scritto: la compensazione tra conti appartenenti al medesimo soggetto non è presa in considerazionen quanto si deve mandare un rapporto in sofferenza e segnalarlo alla Banca d'Italia.Non ho scritto che si "deve" mandare un conto in sofferenza per poi procedere alla compensazione.Legga con più diligenza, perbacco!Il ben differente concetto, peraltro chiaramente espresso, è:si "può" mandare un conto in sofferenza anche prescindendo dalla eventuale possibile compensazione.Per quello che riguarda i codicilli contrattuali di "quel" conto Lei ed io non ne siamo a conoscenza. Essenso tuttavia diversi gli intestari l'operazione, a mio avviso, è assolutamente illecita e non soltanto "opinabile" come nel caso di medesima intestazione.Nella pratica la banca utilizza il "secondo intestario" come garante per un conto appartenente solo al primo dei titolari. Tale facoltà dovrebbe essere autorizzata esplicitamente dal "secondo intestatario" a livello di approvazione delle clausole vessatorie. Non possiamo sapere se la Banca ha predisposto tale specifica autorizzazione con riferimento ad un conto la cui intestazione è sostanzialmente diversa o più genericamente ha formulato tale riserva nei confronti di un conto con gli stessi intestatari.ShalomGufo

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