Buongiorno,ho ricevuto un assegno di euro 4500 per retribuzione in nero (ahimè non mi sono state date alternative) per un lavoro manuale svolto la scorsa estate.Posto all'incasso in data 19/09 l'assegno presso la mia banca, l'assegno (emesso da un'altra filiale della stessa banca nella stessa città) risulta ad oggi non pagato. Mi sono recato in banca a chiedere spiegazioni e mi è stato detto che l'intestatario del conto ha chiesto il blocco dell'assegno perchè non ha riconosciuto la sua firma. Altresì non risultano denunce nè di smarrimento nè di furto dell'assegno. Mi trovo qui a chiedervi come mi dovrei comportare secondo voi? (Oltre a "sfasciare la testa" al signore che ha emesso l'assegno, naturalemente :-) ) Qual'è l'iter da seguire in questi casi?Il direttore della mia banca ha sottolineato come il signore possa rivolgersi alle autorità ed essendo la mia prestazione lavorativa stata svolta in nero (dunque non avendo prove di essa) rischierei di finire cornuto (l'assegno non mi viene pagato) e mazziato (come giustificherei alle autorità il mio possesso dell'assegno se il lavoro è stato svolto in nero)?
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23/09/2011, ore 10:28
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23/09/2011, ore 10:46
Il tuo Direttore ha detto una stupidaggine e dovrebbe occuparsi solo di bonifici lasciando stare problematiche fiscali.Hai partita IVA oppure no?Nel primo caso semplicemente emetti fattura, nel secondo caso emetti una ricevuta con IVA non soggetta - Art. 5 DPR 633/72 e senza ritenuta d'acconto (a meno che il tuo cliente sia un sostituto d'imposta).In entrambi i casi con data dell'assegno.Dopodichè contatti il tuo cliente e li fai presente il piccolo problema che è sorto nel pagamento della tua prestazione.Semplice come bere un bicchiere d'acqua.Ovviamente dovrai dicharare tale reddito nel tuo Unico. |
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23/09/2011, ore 11:23
Manda raccomandata alla banca e al cliente informandoli che procederai a denuncia presso i cc e/o gdf in quanto è abuso. Spiega nella lettera anche che quei soldi sono dovuti per un lavoro svolto e che ti è stato imposto di lavorare in nero. Fiondati poi da cc o gdf e prima di entrare e fare denuncia alza il telefono e informa il datore di lavoro scorretto che sei presso la gdf... |
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23/09/2011, ore 11:31
Scusa Mika, ma non ha senso il tuo consiglio in quanto l'imposizione a lavorare in nero non è una scusante (tranne, in certi casi, per lavoro dipendente) e il nostro amico doveva rifiutarsi e, se ha fatto il lavoro, ha l'obbligo di emettere idoneo documento fiscale piochè in caso contrario è lui l'evasore.e, in ultima analisi, la prvoa della costrizione sarebbe impossibile in quanto il cliente dirà che sta ancora aspettando la regolare fattura o ricevuta.ErgoPrima si mette a posto con il fisco emettendo il regolare documento fiscaleSecondo si mette a posto con il cliente moroso.Terzo: lasciamo stare la GDF poichè non centra assolutamente nulla e, al limite, dovrà rivoglersi ad un legale per ottenere il pagamento coatto di quanto dovuto; |
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23/09/2011, ore 12:31
Vi ringrazio per le risposte,ho sentito nuovamente la banca e il signore che mi ha pagato - si è capito che insomma l'assegno mi è stato "girato". Qualcuno l'aveva emesso al mio "datore" senza intestarglielo nè datarlo per ripagargli un debito e lui l'ha girato a me intestandomelo e datandolo. Naturalmente il mio datore mi assicura che l'assegno è legittimo e non ne vuole sapere. Il direttore della banca dice che l'intestatario del conto oggi farà denuncia dai Carabinieri per firma apocrifa e apriranno un indagine in cui mi contatteranno sicuramente e mi chiederanno come ho ottenuto l'assegno, ecc. e di fare occhio perchè poi spetta a me dimostrare che l'ho ottenuto da un terzo (e in quel caso incapperei in una multa sull'anti riciclaggio) e che non sono stato io ad aver falsificato la firma. Insomma l'impressione è che mi abbiano fregato per bene |
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23/09/2011, ore 14:23
Sinceramente non capisco perchè non vuoi emettere il famoso documento che ti metterebbe a posto con il fisco..... chiedete e fate di testa vostra.... poi non tornate a piangere... |
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