Vi racconto la mia storia, spero col cuore che mi possiate aiutare!
Ho abitato con G., il mio ex, per un anno. Eravamo sempre a corto di soldi e cominciavo a insospettirmi, ma ero ingenua e innamorata, non immaginavo cosa c'era dietro: l'affitto non veniva pagato da mesi e G. non lavorava da agosto 2011. I suoi genitori gli davano dei soldi, quindi a volte sembrava che lui avesse uno stipendio. Trovava sempre delle scuse per non farmi vedere il saldo del suo conto in banca. Quando gli chiedevo di pagare qualcosa lui mi diceva di si, ma in realtà non lo faceva. Per esempio gli avevo dato da pagare il bollo della mia auto e non l'ha pagato, poi mi diceva che aveva messo la ricevuta nel cassetto, per esempio, e io ci credevo. Se invece non ci credevo e volevo controllare, trovava una scusa per attirare la mia attenzione su qualcos'altro per farmi dimenticare di controllare nel cassetto.
Aveva anche detto di aver pagato per me una multa che avevo preso con l'auto, in realtà non aveva pagato nulla... E via dicendo, avrei mille esempi, ho anche delle mail in cui queste cose si capiscono.
Vivevamo in un bilocale in affitto, il contratto era a suo nome. Con il proprietario di casa (E.) io non potevo mai parlare perché il mio ex non voleva, dicendo che io non sono diplomatica e quindi era meglio che andava solo lui a parlarci o che ci andava solo lui perché così non mi stressavo, mi faceva un favore insomma.
Nel frattempo, a settembre 2011, mi arriva una commissione di 15 euro per assegno impagato sull'estratto conto, poi una raccomandata che dice che io non ho pagato questo assegno di 2000 euro. Ovviamente mi agito molto e il mio ex si propone subito di pensarci lui, quindi si prende tutta la documentazione e la fa sparire. Dice che si fa aiutare da un suo amico avvocato e poi mi comunica che è tutto a posto. Secondo me l'avvocato in realtà era G. che scriveva.
Comunque a dicembre 2011 il proprietario di casa E. stacca la corrente e l'acqua calda ed entra in casa (con delle chiavi che, a quanto ne so, non doveva neanche avere) togliendo il termostato. A quel punto G. è stato costretto, non so se dal proprietario di casa o dai suoi genitori, a dirmi la verità. Quindi mi ha detto che lui non lavorava da agosto, che i soldi di una casa al mare che avrebbe venduto in realtà non esistevano e che lui soffre di questo problema fin da piccolo, cioè racconta un sacco di bugie e ha problemi psicologici.
L'ho lasciato e me ne sono andata con i due gatti. Non mi ha detto di avermi rubato un assegno.
Dopo un mese mi rendo conto che devo controllare se era stato pagato il bollo dell'auto, una multa che avevo preso, altre cosette di questo tipo, ma soprattutto mi sono chiesta "chissà se è vero che la storia dell'assegno era a posto e io non sono tra i protestati!"
Vado alle poste e mi dicono che secondo loro sono tra i protestati, quindi mi faccio mandare la copia dell'assegno per vedere a chi è intestato, poi vado dai Carabinieri che mi fanno fare una denuncia per smarrimento. Dopo 15 giorni mi arriva la copia dell'assegno e vedo che fortunatamente non è riuscito bene a copiare la mia firma e che l'assegno, di 2000 euro, è intestato al proprietario di casa E. .
Allora capisco immediatamente che è stato il mio ex e quindi torno dai Carabinieri per fare denuncia nuovamente, ma per furto, non smarrimento.
Vado in camera di commercio e mi dicono che sono tra i protestati e che per uscirne devo pagare. Dicono che serve una lettera (quietanza) dall'intestatario dell'assegno che dica che l'assegno è stato interamente coperto e poi mi spiegano tutti i passi da fare per uscire dai protestati: come prima cosa andare alla cancelleria fallimentare del tribunale con assegno e quietanza.
Poi parlo con E. , il proprietario di casa, e lui dice che gli mancano ancora dei soldi da G. , che non sono i soldi dell'assegno, però comunque li vuole. Dice che sa che non sono io a doverglieli dare, perché sono stata anche io truffata, però non gli interessa molto. Dice che vorrebbe che sento G. e
lo convinco a dargli i soldi, poi mi darebbe assegno e quietanza, che dicevo prima, in cui dice che l'assegno è stato interamente pagato.
Settimana scorsa mi è arrivata una lettera dalla prefettura in cui mi dicono che entro 30 giorni io devo mandargli una raccomandata in cui dimostro pagamento.
A questo punto, visto che sono stata truffata, non so se dimostrare che sono stata truffata, oppure se tirare fuori io quei soldi, oppure se convincere G. a pagare.
Per me l'importante è uscire il prima possibile dai protestati perché, dopo la batosta psicologica che ho ricevuto, vorrei ricominciare a vivere, per esempio ristrutturare la casa dove vivo ora, che era dei miei nonni, ma per farlo mi serve un finanziamento che non posso avere se sono tra i protestati.
Grazie mille
Sabrina