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Salve, sono nuovo del forum, e vedendo che siete molto competenti chiedo gentilmente una delucidazione.Sono un tecnico elettronico e possiedo un piccolo laboratorio di riparazioni elettroniche regolarmente iscritto alla camera di commercio e artigianato.A seguito di un Lavoro effetuato su un pc ho emesso una fattura di 980 euro. Il cliente ha pagato con regolare assegno, ma con mia grande sorpresa la banca mi ha negato il cambio, perlopiu' con modo ironico nei miei confronti, dicendo" ma lei ancora non sa che per cambiare un assegno deve avere il conto?". Rispondo che credevo fosse per importi inferiori a 1000 euro, ma l'operatrice mi dice che per la nuova legge sulla tracciabilita' legalmente non possono cambiarlo! Chiedo di poter parlare con il direttore che, purtroppo, ripete le stesse identiche parole.Gli dico quindi che mi faro' rifare l'assegno senza la dicitura "non trasferibile" per avere l'occasione di cambiarlo magari ovunque.Per tutta risposta il direttore esplode in una fragorosa risata e mi dice che anche questo non e' possibile perche' gli assegni trasferibili non si possono piu' fare e che l'unico modo sarebbe di chiedere al mio cliente di fare un assegno a se stesso, cambiarlo e consegnarmi il contante. Chiedo gentilmente a Voi delucidazioni in merito. grazie

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L'interpretazione che ti hanno dato è sicuramente restrittiva, ma la condivido.

Io continuo a non capire come possa un laboratorio di qualsiasi tipo di attività, forma giuridica, dimensione lavorare senza un conto corrente o una prepagata con iban, su cui far transitare nella massima trasparenza e chiarezza contabile ogni movimento.

Sarebbe poi così strano se il cliente ti pagasse, invece che con assegno, con carta di credito, bancomat o bonifico?

Tra l'altro, 980 euro non si possono nemmeno prelevare al bancomat in un unica soluzione, quindi è normale che il cliente utilizzi una forma di pagamento diversa dal contante, e tu avevi pure emesso fattura, e non avevi nulla da nascondere...

Forse non ti avrei riso in faccia, o per rincuorarti potrei dirti che lo avrei fatto solo al terzo negoziante che si presentasse per il medesimo scopo, ma nella sostanza, ti avrei dato i medesimi consigli....


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Il Direttore e la collega ti hanno raccontato un mucchio di fesserie, senza ne capo ne coda. Semplicemente non ti hanno voluto cambiare l'assegno, con le scuse più assurde. Ti dovevano censire, dovevano fare l'adeguata verifica, ti dovevano chiedere la visura camerale , insomma si dovevano prendere fastidio, forse anche controllare la lista PEP, troppo lavoro, hanno perso una occasione per fare bella figura. Stai tranquillo non sono tutti così e certamente è un comportamento personale che prescinde dalla banca che gli paga lo stipendio

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Non concordo, già Il solo numero di interventi sul mancato cambio di assegni allo sportello che si sono susseguiti nel corso del tempo su questo forum, sta solo ad indicare che si tratta ormai di uno sport nazionale, e che la banca, come tutte le società con fini di lucro, ha il diritto di scegliere quali operazioni fare e quali non fare, quali concessioni fare solo ai clienti fedeli e quali anche al "primo che capita".

Possiamo cambiare dollari in euro ad un sconosciuto, dopo aver accertato, in pochi secondi, la ragionevole autenticità delle banconote che ci vengono versate: la banca ha un margine nell'operazione per coprire i costi e i rischi.

Invece, un addetto allo sportello che faccia le operazioni che tu hai detto, e perda (almeno) mezz'ora per cambiare un assegno di 980 euro a uno sconosciuto, farà sicuramente una bella figura col cliente, ma si può aspettare una richiesta di giustificazione dalla sede, nel senso che dovrà spiegare il motivo per cui ha preferito adempiere a tutti quegli obblighi di legge per effettuare un'unica operazione gratuita, e senza nemmeno provare a finalizzare quel tempo all'apertura di un nuovo conto...

In altre parole, continuo a pensare che quel direttore doveva salvare la forma, e in questo condanno anch'io il sua atteggiamento personale, ma penso anche che la banca che gli paga lo stipendio, voglia vedere nei fatti, ovvero nel raggiungimento del budget, che il personale tutto ci ha provato a vendere qualcosa di redditizio, non solo un servizio gratuito, specialmente di questi tempi in cui si dice che sono premiate le banche, che invece, come dicevo ad hummer pochi giorni fa. si ritrovano a svolgere compiti di polizia senza neppure ricavarne un utile..... ripeto, non è necessario un conto, ma una prepagata con iban permette alla banca di effettuare l'operazione di identificazione / censimento del cliente e quant'altro, una volta per tutte, e poi, a costo praticamente zero, permetterà al cliente di effettuare l'operazione di cambio assegno altre migliaia di volte, senza limiti, perchè il problema attuale delle banche è solo quello di rastrellare liquidità.

Come diceva il Grande Gufo 31, troppo comodo fare il bulicio con in tasca lo stipendio garantito dalla banca... se un dipendente di hummer cambia le spazzole di un tergicristallo al primo che passa, e non se le fa mai pagare, fa bella figura col cliente, ma prima o poi le paga, quelle spazzole...


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Secondo me si potrebbe anche incazzare il loro cliente e chiudere i rapporti, oppure il forumista non diventerà mai cliente di quella banca (è più facile memorizzare la banca, che il comportamento di taluni pseusi colleghi), oppure, ne parlerà male in giro, facendo cattiva pubblicità. Caro mio anche la pubblicita delle persone ha un costo e sino a quando parliamo di assegni di una certa cifre, sino a quando parliamo di cambiare assegni di altra banca o altro filiale, possiamo anche discutere, ma qui si tratta di un assegno di piccolo importo (tra l'altro al di sotto della "famosa" soglia) il cui cambio è stato chiesto alla stessa banca del correntista che lo ha emesso, per cui un servizio in meno al loro cliente.

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Gustavo, perdi di vista un particolare ... forse per te insignificante ... ma da buon com ..(ops diessino) questo è normale.

Anche la mafia, anche il "cartello" hanno obbietttivi di budget da raggiungere CON LE LORO REGOLE ma nei paesi civili esistono le leggi (nota che lo ho scritto in minuscolo) e le aziende ed i cittadini dovrebbero (nota il condizionale) rispettarle.

Ora, secondo tali leggi un assegno di conto corrente dovrebbe essere pagato (dopo eventuali dovuti controlli e non necessariamente sull'unghia ...)

Più volte i giudici si sono pronunciati sul fatto che regolole interne di aziende varie non sono operanti se in violazione delle leggi.

Naturalmente se l'ente che le impone è più forte dello stato al momento queste esternazioni farneticanti di quei pirla togati lasciano il tempo che trovano .... ma in tal caso l'ente in questione è assimilabile ad una associazione di stampo mafioso.

L'atteggiamente tuo e del direttore in questione è invece quello del Marchese del Grillo ..... "Io sono io e voi non siete un cazzo" questo non bello, comprendo il direttore in questione ma tu mi hai profondamente deluso.



Pirlasco de Pirlis
Pirlasco de Pirlis

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