al più presto vai sul sito RECLAMI E OMBUDSMAN BANCARIO Presso ogni banca è istituito un apposito Ufficio reclami al quale tutta la clientela -sia privati che imprenditori e società- può inviare reclami di qualunque natura una volta che il tentativo di risolvere il problema con gli addetti allo sportello della propria Agenzia si sia concluso con un nulla di fatto.Il cliente potrà compilare l'apposito modulo -qualora esistente- e inviare una lettera all'Ufficio reclami della banca con la descrizione dell'accaduto, i propri dati identificativi e quelli del relativo rapporto di conto nonché le richieste avanzate e l'elenco dei documenti allegati.L'Ufficio reclami ha 60 giorni per rispondere (90 giorni per i reclami relativi ai servizi di investimento).In caso di decisione favorevole per il cliente, la risposta deve indicare anche i tempi tecnici e le modalità per provvedere alla sistemazione.In caso di non accoglimento del reclamo o di mancata sistemazione dell'accaduto il cliente può ricorrere per iscritto a: Ombudsman - Giurì bancario - Via IV Novembre, 114 00186 Roma mediante raccomandata A.R., specificando il contenuto della controversia ed allegando la necessaria documentazione.L'Ombudsman bancario ha il compito di esaminare i reclami, aventi determinate caratteristiche, che non abbiano trovato accoglimento in prima istanza da parte dell'Ufficio reclami della banca interessata.La competenza dell'Ombudsman bancario riguarda:ogni ricorso, presentato dal cliente (privato - imprese - commercianti - professionisti - artigiani e società), che non sia stato già portato all'esame dell'Autorità giudiziaria o di un collegio arbitrale; questioni quantificabili in un valore non superiore a 50.000,00 €; controversie già sottoposte all'esame dell'ufficio reclami della banca o dell'intermediario finanziario senza che questo abbia fornito una risposta nei prescritti termini, oppure la risposta non sia stata favorevole in tutto o in parte, oppure la banca non abbia dato attuazione al reclamo accolto. Il ricorso all'Ombudsman ha, in pratica, caratteristiche di appello nei confronti della decisione dell'Ufficio reclami della banca.Nel caso il cliente invii il reclamo, in prima istanza, direttamente all'Ombudsman bancario questi provvederà a sanare l'irregolarità procedurale trasmettendo alla Banca il ricorso stesso.La decisione dell'Ombudsman deve essere resa entro 90 giorni dalla ricezione della richiesta di intervento, deve essere motivata e deve essere comunicata alle parti mediante lettera raccomandata.Sia la procedura del ricorso all'Ufficio reclami della banca sia quella dell'Ombudsman bancario sono gratuite per il cliente, salvo le spese di corrispondenza.--------------------------------------------------------------------------------segui quanto scritto di cui sopra e avrai soddisfazione. facci sapere
grande57
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02/11/2006, ore 23:17
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03/11/2006, ore 22:19
Inviato il 03/11/2006 alle ore 12.42.27 al più presto vai sul sito RECLAMI E OMBUDSMAN BANCARIO Presso ogni banca è istituito un apposito Ufficio reclami al quale tutta la clientela -sia privati che imprenditori e società- può inviare reclami di qualunque natura una volta che il tentativo di risolvere il problema con gli addetti allo sportello della propria Agenzia si sia concluso con un nulla di fatto.Il cliente potrà compilare l'apposito modulo -qualora esistente- e inviare una lettera all'Ufficio reclami della banca con la descrizione dell'accaduto, i propri dati identificativi e quelli del relativo rapporto di conto nonché le richieste avanzate e l'elenco dei documenti allegati.L'Ufficio reclami ha 60 giorni per rispondere (90 giorni per i reclami relativi ai servizi di investimento).In caso di decisione favorevole per il cliente, la risposta deve indicare anche i tempi tecnici e le modalità per provvedere alla sistemazione.In caso di non accoglimento del reclamo o di mancata sistemazione dell'accaduto il cliente può ricorrere per iscritto a: Ombudsman - Giurì bancario - Via IV Novembre, 114 00186 Roma mediante raccomandata A.R., specificando il contenuto della controversia ed allegando la necessaria documentazione.L'Ombudsman bancario ha il compito di esaminare i reclami, aventi determinate caratteristiche, che non abbiano trovato accoglimento in prima istanza da parte dell'Ufficio reclami della banca interessata.La competenza dell'Ombudsman bancario riguarda:ogni ricorso, presentato dal cliente (privato - imprese - commercianti - professionisti - artigiani e società), che non sia stato già portato all'esame dell'Autorità giudiziaria o di un collegio arbitrale; questioni quantificabili in un valore non superiore a 50.000,00 €; controversie già sottoposte all'esame dell'ufficio reclami della banca o dell'intermediario finanziario senza che questo abbia fornito una risposta nei prescritti termini, oppure la risposta non sia stata favorevole in tutto o in parte, oppure la banca non abbia dato attuazione al reclamo accolto. Il ricorso all'Ombudsman ha, in pratica, caratteristiche di appello nei confronti della decisione dell'Ufficio reclami della banca.Nel caso il cliente invii il reclamo, in prima istanza, direttamente all'Ombudsman bancario questi provvederà a sanare l'irregolarità procedurale trasmettendo alla Banca il ricorso stesso.La decisione dell'Ombudsman deve essere resa entro 90 giorni dalla ricezione della richiesta di intervento, deve essere motivata e deve essere comunicata alle parti mediante lettera raccomandata.Sia la procedura del ricorso all'Ufficio reclami della banca sia quella dell'Ombudsman bancario sono gratuite per il cliente, salvo le spese di corrispondenza.--------------------------------------------------------------------------------segui quanto scritto di cui sopra e avrai soddisfazione. facci saperegrande57grande57Utente semplice414 messaggi inviatiInviato il 03/11/2006 alle ore 12.38.29 Ricerca semplice:grande57 |
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09/11/2006, ore 19:12
Aggiornamento per gli interessati: il punto 3 di Cagliostro non posso confermarlo: infatti la mia prima banca è lontana dalla mia città, e non sono andata direttamente a prelevare, quindi non so se fossi andata di persona se avrei potuto esigere il mio denaro. Peraltro però le carte son passate subito sul secondo conto, quindi inutilizzabili per il primo.Inoltre, la cosa che fa acqua è che mi è stato trattenuto il bancomat nonostante sul primo conto fossi altro che in attivo. Mentre per prendersi le competenze e il passivo a cui ero arrivata (intanto era arrivato il saldo della carta di credito relativa ad ottobre) il direttorino non ha esitato un istante. E ha preso quanto gli spettava, dimostrando quindi che se vuole può! Oggi mi è stato recapitato un avviso di raccomandata: sarà quella che comunica la chiusura del conto e sempre oggi mi è stata recapitata la lettera datata 03/11/2006 dove si comunica:blocco carta di credito per motivo: blocco banca (ma io non l'ho mai bloccata!!!) e recesso del contratto (ai sensi della normativa in vigore, del regolamento generale delle carte di credito e delle norme che regolano l'uso della carta di credito) con effetto immediato per "giustificato motivo". Ovvio che ricorrevano al giustificato motivo: vorrei tanto sapere i punti di un giustificato motivo! Ma forse basta il fatto che il conto era andato in passivo... tsk tsk. Naturalmente copia dell'estratto conto non c'era nella busta. Ma i 330 € se li son presi in data contabile 08/11/2006: ovvio che esiste anche la clausola che permette alla banca di prendersi quanto è dovuto. E il tutto conferma che si poteva prendere i soldi prima di farmi trattenere il bancomat! Beh procediamo. Vediamo come va a finire la diatriba. Son preparata a vedere vani i miei sforzi di provare la inadeguatezza (incompetenza? O problemi psichiatrici?) del direttore. E' certo che un legale si prenderà cura di questa storia.Di nuovo grazie per l'attenzione e per le risposte. |
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