Può una banca rifiutarsi di cambiare al beneficiario un assegno circolare che ha emesso, pur esibendo la documentazione che attesti l'identificazione del beneficiario?
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28/03/2014, ore 13:18
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28/03/2014, ore 13:48
e' un classico - direi di no ma difficilmente riuscirà ad averla vinta. ricordo un vecchio intervento del conte Cagliostro ma non la soluzione Hannibal www.palombarimotociclisti.it Hannibal www.palombarimotociclisti.it |
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28/03/2014, ore 14:01
conditio sine qua non è che la filiale sia quella che ha emesso l'assegno, se circolare, o quella presso cui è intrattenuto il conto, se l'assegno è bancario. e comunque possono cambiarlo solo al beneficiario. poi, ti possono sparare che non hanno il contante, di ripassare più tardi o tante cose che al 99% sono pretesti. e aggiungi il fatto, tutto loro, che spesso non accettano "operazioni ripetute", ma solo "operazioni occasionali": ovvero, è meglio non andare tutti i mesi a farti cambiare l'assegno dello stipendio, ma aprire un conto su cui canalizzarlo. la spesa vale bene il risparmio di tempo e il disagio di andare in banca 12 volte solo per quello. insomma, la regola non è proprio assoluta, ma quasi. e se ci impuntiamo sul principio, non lamentiamoci che anche loro fanno lo stesso.
Ceterum censeo Carthaginem delendam esse. |
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02/04/2014, ore 23:49
Caro Hannibal, ci fu una diatriba lunghissima con il Sig. Gustavo che allora utilizzava altro pseudonimo.La Cassa di Risparmio di Tortona mi rifiutò il pagamento di un circolare. Non feci versi eccessivi, poiché furono talmente imprudenti da affermare, per iscritto, che le loro disposizioni impedivano il pagamento a personaggi che non avesserro il conto presso di loro. Feci una sola cosetta: apettai tre anni meno una settimana (ed ingannai il tempo dibattendo con lo Zio Gustavo) poi inviai l'Ufficiale Giudiziario. Pagarono l'assegno, gli interessi legali, la rivalutazione capitale e, naturalmente, le spese legali. Un assegno di circa quattromila euro gli venne a costare poco meno del doppio. Approfitto dell'ospitalità del forum per salutare il Rag. Carlo Rabbia, all'epoca amministratore della CRT, con cui esistevano vecchie ruggini a già dai tempi del Banco di San Giorgio.... Shalom Gufo |
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03/04/2014, ore 07:21
,,,,e loro quei 4000 euro li investirono e li fecero fruttare, per cui pagarono il Grande Gufo 31 con i soldi degli altri clienti, e tennero ancora qualcosa per loro. morale della favola; chi ci ha guadagnato (dal mio punto di vista) è la banca, da parte sua, messer Gufo non ci ha perso, diciamo che si è tolto una soddisfazione (e ha tenuto immobilizzati 4000 euro per tre anni), ottenendo alla fine il giusto compenso per i danni subiti, il che non vuol dire esattamente "guadagnarci". In tutto ciò chi ha vinto e chi ha perso? Ai posteri l'ardua sentenza. Ceterum censeo Carthaginem delendam esse. |
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03/04/2014, ore 07:27
Ceterum censeo Carthaginem delendam esse. |
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