Può una banca rifiutarsi di cambiare al beneficiario un assegno circolare che ha emesso, pur esibendo la documentazione che attesti l'identificazione del beneficiario?
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28/03/2014, ore 13:18
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03/04/2014, ore 10:42
chiedo scusa per il post duplicato, il sito si era "Incantato" nel bel mezzo dell'invio... chiedo cortesemente al "Moderatore occulto" la cancellazione di questo e del "doppio". Ceterum censeo Carthaginem delendam esse. |
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03/04/2014, ore 13:14
Per quello che riguarda la soddisfazione morale recarsi presso la filiale che non aveva cambiato l'assegno con ufficiale giudiziario e codazzo di televisioni private al seguito è cosa che "non ha prezzo". Circa l'aspetto patrimoniale il ritardato incasso di quell'assegno mi procurò una rendita superiore a quella di un BOT... Come mi capitò di affermare in una trasmissione di RAI 3 si vive anche di soddisfazioni... e quella di aver fatto una passeggiatina sui calletti del mio amico Rag. Carlo Rabbia non fu cosa di poco conto. Shalom Gufo31 |
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03/04/2014, ore 13:40
conditio sine qua non è che la filiale sia quella che ha emesso l'assegno, se circolare, no, ci si può recare presso una qualsiasi filiale della banca che lo ha emesso. o quella presso cui è intrattenuto il conto, se l'assegno è bancario. ma se stiamo parlando di un circolare perchè fai la lezione sul bancario? |
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03/04/2014, ore 14:11
il ritardato incasso di quell'assegno mi procurò una rendita superiore a quella di un BOT... questo vale solo per le banche organizzate in maniera moderna e operano "in circolarità", per quelle "all'antica" (e sono ancora tante) è ancora valida la regola che ho citato io, difatti sull'assegno è riportato l'indirizzo della filiale che lo ha emesso.
perchè sono ancora molti, su questo forum, a fare ancora confusione tra i due. Ceterum censeo Carthaginem delendam esse. |
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03/04/2014, ore 14:22
Comunque, per chi non lo avesse ancora capito, concordo e ho sempre concordato sul fatto che, a parte due regole fisse ma proprio due di numero, una banca non può che addurre pretesti, di cui solo una minima parte logici e condivisibili, per rifiutare ad un cliente occasionale il cambio di un assegno. Difatti di norma nessuna banca lo fa, nella speranza di stipulare dei nuovi contratti, almeno in un secondo momento. Nel caso di Gufo31, che saluto, il Rag. Carlo Rabbia ha ottenuto tre risultati non da poco: 1) ha fatto guadagnare qualche spicciolo alla sua banca; 2) ha fatto contento Gufo31; 3) si è tolto dai piedi un cliente indesiderato, con soddisfazione reciproca. I miei più sinceri complimenti.
Ceterum censeo Carthaginem delendam esse. |
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