Buongiorno a tutti,vorrei un parere da parte degli utenti del forum. Sono correntista presso una banca con cui ho anche mutuo e prestito; stamani ricevo una telefonata da parte del direttore della filiale che in maniera molto maleducata ed arrogante mi dice che mi da un mese di tempo per canalizzare lo stipendio pena richiesta restituzione finanziamento in unica soluzione per via giudiziaria (i loro uffici legali hanno poco lavoro evidentemente). Sia nel prestito che nel mutuo non trovo nessun vincolo in tal senso (o meglio non esplicito), giusto nel mutuo c'è un riferimento "il cliente manifesta la propria intenzione di canalizzare lo stipendio"; non credo inoltre che una tale clausola sia valida ai fini legali e/o sia motivo di recesso da parte della banca.Ovviamente non vorrei canalizzare lo stipendio poichè utilizzare il conto in questione sarebbe troppo oneroso (2,10 euro per ogni prelevamento bancomat, 50 centesimi ad operazione online ....etc) Mi devo preoccupare della telefonata oppure posso lasciar perdere e considerarla un "intimidazione" fino a quando non riesco a rinegoziare il mutuo?Grazie a tutti.Saluti
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30/07/2009, ore 10:49
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30/07/2009, ore 11:06
Può stare tranquillo. La clausola non è vincolante in assoluto. Quello che è accaduto è che probabilmente qualcuno che fa i controlli in banca ha contestato al direttore che non ha provveduto a farle canalizzare lo stipendio, per cui l'ha minacciata per "regolarizzare la situazione" con i suoi superiori. Se non ha intenzione di canalizzare lì lo stipendio, non lo faccia, anche se sarebbe stato corretto farlo, se era consapevole di aver firmato tale clausola.Cordiali saluti |
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30/07/2009, ore 11:20
Se Lei rimborsa regolarmente le rate del mutuo e del prestito null'altro può esserle richiesto. |
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30/07/2009, ore 11:35
se clausola vessatoria - e date le condizioni del conto lo è - deve essere accettata specificatamente, quindi oltre alle normali firme va approvata singolarmente. |
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30/07/2009, ore 12:24
L'impiegato che ha seguito la pratica all'atto della richiesta del finanziamento ha verbalmente detto che la canalizzazione dello stipendio (al momento della richiesta) era condizione per poter erogare il finanziamento; la banca nel rapporto con il cliente fa sempre riferimento al contratto, perchè non dovrei farlo io se questo gioca a mio favore ?Inoltre, la cosa che mi fa più imbestialire è che il direttore ha usato termini "clienti come lei è meglio perderli" quando ho informato che avrei surrogato il surrogabile e cambiato banca.... |
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30/07/2009, ore 14:17
Controlli molto attentamente il contratto per vedere se quello che le ha verbalmente detto l'impiegato corrisponde al vero. Se ciò non fosse non è obbligato a fare nulla, anche se il suo comportamento scorretto potrebbe creare qualche problema al dipendente che si è fidato della sua parola e non ha aspettato l'effettivo arrivo dello stipendio.Credo comunque che la maleducazione non vada tollerata, quindi se non la vogliono come cliente le consiglio vivamenbte di trovare una banca più educata. |
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