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Salve a tutti, volevo raccontarvi una storia che mi e successa per chiedervi un parere.

Mio padre e mia madre nel 2007 acquistarono dalla banca delle obbligazioni al prezzo di 100

Nel 2008 mio padre morì, nella successione che era stata fatta, queste obbligazioni vennero inserite al prezzo di acquisto di 100 per una quota del 50 % “COME CI ERA STATO SUGGERITO DALLA BANCA ,E DALL’AGENZIA DELLE ENTRATE”. Il 50% di queste obbligazioni andavano a mia madre , e il restante 50% diviso agli eredi, due figli e la madre, dunque un terzo a testa. In banca dopo aver presentato la successione era stato aperto un nuovo dossier titoli “a regime amministrato “a nome dei tre eredi, per poter passare questa obbligazione a nostro nome. Poco tempo fa alla scadenza dell’obbligazione mi e arrivata una lettera della banca dove mi hanno addebitato delle imposte per CAPITAL GAIN per le plusvalenze generate di queste obbligazioni. La banca alla data della successione dice che e come se mi abbia venduto i titoli, che pero in quel periodo alla data della morte di mio padre valevano 60, siccome avevano il capitale garantito, venendo rimborsato a 100 ho avuto un aumento di capitale di 40.

Vi sembra giusto tutto questo? Esistono degli articoli di legge che regolano queste cose?

Spero mi abbiate capito Salute a tutti

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Si mi sembra corretto,diverso sarebbe stato se la cointestazione avveniva come per tua madre al momento dell'acquisto.

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Sarà pure corretto dal punto di vista legale. Agli effetti ETICI quelle obbligazioni non valevano mai meno di 100 (il capitale era garantito). Quindi, sostenere che il valore era basso al momento della vendita FORZOSA (non ci è stata manifestazione di volontà di acquisto (l'intento speculativo non c'è) ma è successo un evento forzoso) è stata una furbata della banca che ha saputo aspettare solo il momento in cui mungere al "cliente" il capital gain che la banca sapeva esistere già dal momento in cui ha dato il consiglio su che valore mettere e che si è ben guardata dall'avvertire della trappola a scadenza. Tanto per fare un altro esempio della correttezza e trasparenza delle banche e del fatto che il fisco italiano è solo un percorso irto di fregature messe li apposta.

Il problema è che hai accettato la minor valutazione, peraltro, come suggerito dall'avida agenzia delle entrate che sapeva benissimo di andare a percepire introito su di capital gain che non c'è mai stato - il capitale pagato all'inizio è stato lo stesso dell'uscita e, come detto, l'intento speculativo al momento dell'acquisto esiste solo nella mente deviata degli appartenenti alla congrega).

...poi c'è chi ti dice che a tua madre non hanno applicato il capital gain e dovresti ringraziare......figuriamoci dove sta questa gente con il cervello......

Il minor valore lo hai accettato per - magari - abbassare il valore della successione. Anche se, mi pare che tra parenti di primo grado non ci siano tasse di successione. O sbaglio?



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Una bussola non dispensa dal remare.
E come disse il tassinaro, non e' la ruota della fortuna che gira, bensi il tassametro.

------------------------------------------------------- Olim, Hortacius, dedisti filii nam ignotam. Per quanto riguarda me: So cosi de legno che si me rifa' Geppetto, ce tira fora Pinocchio.

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Grazie per la risposta, volevo chiarire che noi eredi non abbiamo mai acetato un valore più basso in successione, infatti in successione era stato messo il 50% del valore di acquisto "50% perché la metà era già di mia madre" non era stato messo il valore alla data di successione come ci era stato suggerito dall'ufficio dell'agenzia delle entrate e della banca stessa. Alla banca prima di fare la successione era stato chiesto di farci un estratto conto di quello che doveva andare in successione e ci aveva dato i valori dei titoli come quando erano stati acquistati. Oltretutto per noi e stata una sorpresa perché mai nessuno ci aveva mai parlato di questo particolare. Poi un’altra cosa che non ho spiegato, l’imposta CAPITAL GAIN e stata messa e me e a mia sorella i due dei tre eredi di 1/3 a ciascuno dell’ imposta totale calcolata su 100% del capitale investito, non sul 50% come era in successione, il 50% apparteneva già a mia madre e non doveva e non e andato in successione.

Questo ti sembra correto?

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Abbi pazienza, ma cosi hai confuso le cose. Le ritenute e le imposte sostitutive sulle rendita di capitale si applicano sui guadagni. Vale a dire se il tuo terzo della metà (smile) valeva 10 quando lo hai acquistato mentre a scadenza valeva 15, la banca ti trattiene il 20% del guadagno, cioè uno (il 20% di cinque).

Non capisco, quindi, se il valore di riferimento era 10 ed a scadenza è ancora 10, qual'è la base imponibile? Non possono mica applicarla sulla tua quota di capitale....



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acquistato a 100, alla successione gli anno dato il valore di 60, alla scadenza siccome il capitale era garantito gli hanno dato valore 100, guadagno fittizio 40, imposte del 20% applicate a 40. questo e stato fatto all'intero titolo non alla metà

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