Sto cercando informazioni su cosa succede se una banca X fallisce e il consumatore Y vuole ritirare dalla cassetta di sicurezza in quella banca i suoi averi. Il direttore della filiale dice "si rivolga al commissario liquidatore della banca". D'accordo, ma come si fa a sapere chi è costui e come presentare istanza? E quanto tempo mediamente ci vuole per accedere alle cassette? Bisogna aspettare che si completi la liquidazione o c'è un diritto all'accesso "immediato"? In questi tempi di incertezze su tutti i fronti, disporre almeno di contanti messi "al sicuro" per far fronte alle emergenze non è cosa di poco conto. Grazie.
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21/09/2011, ore 01:14
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21/09/2011, ore 07:57
le conviene sotterrare monetine in giardino o nei vasi...sa' se dovesse esplodere la banca dei soldi di carta non ne rimarrebbe traccia... |
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21/09/2011, ore 10:40
Le banche sono come le chiese..etern.amente aperte..c'è sempre un nuovo pastore..che rileva il gregge..smarrito..di quello defunto. :-)))Il fallimento..e chiusura non è contemplato..neanche il Nuovo Ambrosiano..fallito, chiuse per un giorno...! |
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21/09/2011, ore 14:17
A prescindere da tutto, con il relativo contratto di servizio, la banca ti mette a disposizione (a pagamento) uno spazio sicuro, apribile (salvo scassinatura, ovvero intervento con scasso) tremite due serrature, di cui la chiave dell'una è a disposizione della banca, l'altra del cliente, quindi solo dal cliente, e solo se accompagnato da un addetto preposto dalla banca.Sullo spazio interno, e sul relativo contenuto, la banca non ha giurisdizione, almeno fin quando il cliente sia regolare nei pagamenti, che costituiscono ricavi che confluirebbero nell'eventuale attivo fallimentare, quindi in caso di fallimento, l'unica cosa di cui si accorgerebbe il cliente è che l'addetto alle cassette di sicurezza è cambiato, ma probabilmente nemmeno quello: il curatore fallimentare, eventualmente, si preoccupa del fatto che l'incaricato sia persona di fiducia e che non apra la cassetta a clienti in arretrato con gli specifici pagamenti. Il contratto di cassetta di sicurezza, infatti, si distingue in questo senso da tutti gli altri servizi prestati dall'azienda di credito. |
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21/09/2011, ore 23:43
Grazie.Capisco che le banche "non falliscono". Speriamo (ma un conto sono eventi "spot" dovuti a malversazioni o cattiva gestione, diversa una crisi che coinvolge l'intero sistema contemporaneamente, no?). E anche che il Commissario sarà coscienzioso. Speriamo (non esiste proprio nessuna norma sul tema? peché si parla solo del fallimento del titolare della cassetta? e la controparte?). Mi resta il dubbio se, come e quando riuscirei a rientrare in possesso dei miei averi. |
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22/09/2011, ore 11:11
non ho alcun dubbio su nessuno dei tre punti.basta che lo scrupoloso curatore fallimentare invii ai titolari delle cassette una lettera in cui dice che in linea di massima le cassette di sicurezza non vengono toccate, ma che per scrupolo i titolari dovranno aprire almeno una volta la cassetta entro....per inventariarne in proprio l contenuto: in mancanza, i valori e gli oggetti contenuti nelle cassette verranno acquisiti al fallimento... |
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