Salve a tutti, innanzitutto mi presento, ringraziando l'associazione per la possibilità concessa di poter scrivere sul forum. Sono un piccolo imprenditore di Capri, ove gestisco un'azienda operante da 4 generazioni. Il 2 maggio 2008 chiedevo alla Banca di Roma (oggi Unicredit) la possibilità di presentare all'incasso un pagherò cambiario con scadenza 31 maggio 2008 pagabile su IW Bank; Aavendo avuto la disponibilità il giorno 6 dello stesso mese lo presentavo al "dopo Incasso"; Il 17 luglio sempre 2008 la banca mi accreditava l'importo dell'effetto (€ 956,00) sul conto corrente e, tutto mi sembrava andar bene. Lo scorso 22 luglio 2009 (dopo ben oltre un anno) vedo addebitare lo stesso importo sul c/c con descrizione "Effetti Insoluti", in pratica il debitore non ha pagato. Mi chiedo se è lecito che torni un effetto inpagato dopo tanto tempo e, sopratutto se i termini per le azioni legali della cambiale sono ancora tutti validi. Ho scritto alla filiale che non accetto l'addebito e che, pretendo tutte le informazioni del caso, ivi compresi i motivi di tale ritardo. Ero già deciso a chiudere il conto corrente, adesso non so se, strategicamente mi conviene o se sarebbe opportuno tenerlo aperto. Qualcuno potrebbe consigliari a tal riguardo? Nell'attesa saluto.MarioV.
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31/07/2009, ore 10:18
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31/07/2009, ore 12:20
assolutamente puoi denunciare il fatto esiste sul sito patti chiari un tempo massimo per la stornabilità degli titoli impagati non posso dopo un anno addebitarti la cifra, è assolutamente irregolare. fidati chiama un avvocato o minaccia la banca di farlo, poi però stai attento se hai fidi o altro le banche so bastarde si vendicano |
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31/07/2009, ore 12:45
MARIOforse per colpa del'energia elettrica i collegamenti sono andati in tilt e sono stati rimpiazzati via mare,ma anche il mare era mosso e allora.............A parte la facèzia : ma per curiosità,perchè non provi a parlare di persona con il Direttore Unicredit della tua filiale ? Così,giusto per fart ( e farci fare ) un'idea : plausìbile. |
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31/07/2009, ore 14:46
Certo che ho tentato di parlare con il (la) direttore; Naturalmente come avviene in tutte le grandi società, scarica il barile sulla banca che ha riscontrato l'impagato e, sui colleghi (di Unicredit) ai quali ha scritto della questione e non gli hanno ancora risposto.In verità questo conto era poco utilizzato ed avevo già pensato di chiuderlo, non ho fidi e sperò di non incorrere in altre "magagne". trascorsi altri dieci giorni, senza i quali il direttore darà notizie, farò scrivere dal legale alla banca, all'udesbef ed alla banca d'Italia. Cosa ne pensate? |
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01/08/2009, ore 19:08
Che perdi solo tempo ! Loro troveranno sempre << à pezza à culore >>.......... |
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03/08/2009, ore 20:33
VEDIAMO DI RISPONDERE PUNTO SU PUNTO:Per mettere titoli all'incasso di deve formalizzare un ctr, ti tocca avere anche un documento di sintesi per le condizioni della operazione (si pare un vero e prorpio nuovo rapporto, tra il cliente e la banca e cosa dice il ctr a fronte di questo nuovo rapporto non possiamo saperlo). Il sitema bancario, per ridurre le spese relative alla operazione di incasso, cambiali, ricevute, riba etc etc, da diversi anni non controlla più il pagato, paga il titolo trascorso un tot dalla scadenza (senza fare nessun accertamente), riservandosi il diritto di addebitare il titolo nel caso tornasse impagato, i termini esatti non li conosco, ma deve essere tutto scritto nel ctr di cui sopra. Per le azioni legali, mi sembra di aver capito che si tratta di una ricevuta bancara e non di una cambiale vera e propria, quindi se si tratta di una ricevuta bancaria, l'azione legale da fare è una normale azione di recupero di un credito chirografario (non esecutivo) e la tempistica per tale recupero fattela dire dal tuo avvocato, che nel caso deve seguire la pratica, mentre l'azione esecutiva devi farla entro tre anni, al massimo la banca potrebbe essere chiamata in causa per eventuali interessi moratori che il debitore non vorrà riconoscere. Una ultima cosa la tua banca ha messo all'incasso il titolo, una altra banca è stata incaricata di farla al paese del debitore, quindi le banche sono due ed a priori non dare colpa solo alla tua banca . Questa metdologia di lavoro è fatta per fa risparmiare soldi ai cliente e per limitare costi da parte della banca e comunque i dipendenti dovevano per lo meno avvisare. |
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