Salve a tutti volevo porre un quesito che non so' se sia stato gia' trattato in passato.ma vengo al dunque.chi stipula con un istituto di credito un mutuo ipotecario per l'acquisto della prima casa e dopo qualche anno accorgendosi che tale rata non e' piu' sostenibile e decide di interrompere il pagamento a cosa andrebbe incontro.?? mi spiego ulteriormente siccome la banca ha l'ipoteca ed e' assodato che dal mutuatario non ricevera' piu un becco di un quattrino.che fa' mette l'immobile all'asta per riprendere il mancato introito? e se per qualche "strano" caso la banca non riesce nella vendita a ricavare quello che ha inizialmente elargito ,come si comportera' con il mutuatario?ringrazio chi vorra' rispondermi anticipatamente sperando di esser stato chiaro-
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06/05/2011, ore 00:40
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06/05/2011, ore 08:44
Ipotizzando che il debito con la banca sia 100.La banca dopo tutti i tentativi di recuperare il debito passi alla vendita all'asta della casase ricava 120 100 li tiene per coprire il debito e 20 vanno al mutuatariose ricava 80 incassa 80 tutto e al mutuatario rimane debitore degli altri 20, che la banca cercherà di recuperarecmq la banca prima di erogare il mutuo verifica se l'importo della rata è sostenibile dal mutuatario. |
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06/05/2011, ore 08:44
Se la rata non è sostenibile hai valutato l'ipotesi della surroga per abbassare la rata?Se proprio non riesci a pagare alcuna rata ti conviene cercare di vendere tu l'immobile in quanto ricaveresti molto di più che dalla vendita all'asta. Nel caso tu non lo faccia la casa andrà all'asta e se la banca non ricava abbastanza per soddisfare il credito procederà con il pignoramento del V se è fattibile per la differenza. Se non hai stipendio e non hai dei Picasso in casa, la banca metterà probabilmente a perdita il tutto. |
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06/05/2011, ore 17:51
Interbenvo per dire solo che le procedure sono esattamente uguali, per i mutui prima casa, per i mutui terza casa per i mutui di liquidità etc.etc.. Le risposte avute sono più che buone e valide |
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