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Discussione spostata dall'area "Telecomunicazioni".

Con un importante Istituto di credito avevo un rapporto di sbf e ant.Fatture regolato a tassi parametrati con spread rispettivamente dello 0,25% e 0,40%. Questi spread la banca me li ha applicati fino al 30/06/2008. Durante il controllo degli interessi del 3°trimestre, mi sono accorto che la banca aveva tolto la parametrazione ed aveva applicato tassi decisamentti superiori con un aumento del 2,00%. Dopo aver telefonato in banca per avere chiarimenti, il direttore ci ha comunicato che la banca aveva regolarmente informato tutta la clientela tramite la lettera di comunicazione di trasparenza/variazione condizioni.Noi non avevamo ricevuto alcuna lettera. Di fronte a nostre pressioni il direttore ci ha inviato questa lettera tramite fax.Noi abbiamo ribadito che quella lettera non l'avevamo mai ricevuta.Dopo una settimana, il direttore ci informa che la lettera non ci era stata effettivamente recapitata dalla posta ed era ritornata alla loro filiale. A questo punto chiedo se è possibile procedere contro questa banca. Mi chiedo inoltre se le banche sono obbligate ad accettarsi che le comunicazioni vengano effettivamente ricevute dalla clientele.Non sono obbligate ad inviare fax o raccomandate? Vedo che alcune banche inviano fax e rivogliono il fax firmato per accettazione.Altre banche inviano le lettere tramite posta ordinaria 40 giorni prima della variazione. Ogni banca si comporta in modo diverso. Vorrei però sapere se posso fare un'azione contro questa banca per recuperare parte della diffenza interessi che abbiamo dovuto pagare.

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Gentile Utente,sarebbe opportuno che precisasse su quale parametro veniva applicato lo spread e su quali linee di credito, in quanto, osservando il mercato delle condizioni bancarie mi sembrano valori bassi.Per quanto concerne la mancata ricezione delle comunicazioni inerenti alle condizioni contrattuali può contestare, a mezzo lettera raccomandata, all'Istituto di Credito, tale inadempimento e richiedere lo storno di quanto applicato.Se la banca è interessata a mantenere in essere il rapporto, lo farà.Sconsiglio, in questo contesto il ricorso in giudizio, ipotizzando che la somma per differenza a suo credito, potrebbe non coprire i costi di lite.Cordialmente

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Il parametro di riferimento era la media euribor a 3 mesi 365 media mese in corso. Sicuramente lo spread era buono. Ma questo non autorizza la banca ad effettuare variazioni senza alcun avviso preventivo. Se avessimo saputo anticipatamente di questo aumento avremmo portato le partite commerciali presso altri Istituti a tassi decisamente inferiori.Certamente non ci interessa più lavorare con questo istituto per cui, anche per una questione di principio, intendiamo procedere con la richiesta di rimborso della differenza interessi addebitateci.La nuova domanda é: essendo trascorsi ormai un anno dalla loro presunta comunicazione, è possibile anche ora fare la contestazione tramite raccomandata? In tal caso, avremmo valide speranze di ottenere un rimborso?

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Gentile Utente,la contestazione dell'estratto conto deve essere notificata alla banca entro 60 giorni, in caso contrario lo si considera accettato.Essendosi lei reso conto, a suo tempo, dall'analisi dell' e.c. trimestrale delle diverse condizioni applicate e, se avesse della corrispondenza in proposito, può comunque richiedere la rettifica dei conteggi.Cordialmente

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secondo me è necessario capire con quale motivazione Poste Italiane ha restituito la lettera di modifica unilaterale di condizioni alla Banca. In quanto se questi hanno spedito la lettera all'indirizzo da lei fornito in sede di apertura del rapporto o successivamente comunicatogli per iscritto non hanno alcuna responsabilità.

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Il nostro indirizzo non è mai stato modificato e così come riceviamo regolarmente gli estratti conto bancari, allo stesso modo dovevamo ricevere quella comunicazione di trasparenza condizioni. Più facile invece che quella lettera non l'abbiano mai spedita....

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