Buonasera,
sono un giovane di 28 anni amministratore di una Srl,succube di questo "sistema". Negli ultimi 18 mesi ho cercato in ogni modo di tirare avanti chiedendo ripetutamente supporto alle banche che mi è stato sempre negato in ogni modo e forma, premetto che la mia azienda costituita nel 2005 non ha mai sconfinato dai vari fidi accordati ne mai ritardato pagamento di ogni genere. Come tante altre pmi la mia azienda in questi ultimi 24 mesi ha subito un calo di fatturato con conseguente peggioramento del Rating bancario, ed è proprio dietro lo scudo del Rating che le banche mi negano tutto. Questo mi sconforta e mi vede costretto a chiudere in malo modo.Io non posseggo nulla,pertanto a garanzia di un affidamento bancario ottenuto nel 2006 mio padre firmò come fidejussore avendo degli immobili di proprietà,bene adesso il mio dubbio è se io chiudessi veramente la mia attività in che modo le banche possono aggredire queste proprietà tenendo conto che attualmente una sola di queste è intestata a mio padre e che su questa è acceso un mutuo con relativa ipoteca di circa il 50% del valore dell'immobile?, e se non volessi mollare come devo comportarmi per essere preso in considerazione dagli istituti di credito che mi hanno seguito fino ad ora? Le rate dei mutui incalzano ed a breve non avrò liquidità sufficiente per andare avanti a "fare impresa", impresa che è in salita ma tutto sommato in ripresa visto che,è attingendo dai miei risparmi che ho ricapitalizzato appena 6mesi fà e che si è presentata per me una ghiotta opportunità commerciale che ho colto al volo ma che non riesco più a portare avanti per la mancanza del vil denaro.
Grazie per l'attenzione dedicata.