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per una piccola impresa esiste una consulenza specializzata in contrattualistica bancaria e/o come contrattare le richieste alla banca per aprire un nuovo conto corrente non obbligatoriamente con affidamento ? . Una azienda rivolta al consumatore che lavora con denaro liquido, prima di consegnarlo alla banca come può essere consigliata ? . oggi è meglio lavorare con denaro proprio e ridurre al minimo il rapporto con la banca o come vuole la banca investire il proprio a garanzia e usare quello della banca per la gestione aziendale ? ci sono consulenti specializzati per piccole attività ?

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Il rapporto con la Banca si traduce con la apertura di un conto correte. Praticamente, oggi, obbligatorio e tra l'altro mi pare strano pure farsi questa domanda, tralascinado l'ovvio fatto della obbligatorietà. Detto che il c/c bisogna aprirlo, il resto dipende solo dalle necessità aziendali che variano da una azienda all'altra. Per principio si lavora con i soldi propri e ricorrere ai debiti finanziari è solo un passo successvo e se serve. Chiedere un fido e offrire garanzie reali, dove qualunque tasso si possa spuntare non coprirà mai il costo della operazione per gli interessi da pagare e tutto il resto, è da valutare attentamente, perchè vi è anche l'altra verità, la differenza degli interessi + le varie commissioni vanno a decoconto del conto economico, quindi, utili + bassi, imposta + bassa. Qui su questo forum queste valutazioni non sono fattibili, ieri seguendo Report, ho saputo che in Italia ci sono oltre 100.000 commercialisti, uno buono per voi ci sarà? Questi hanno un difetto, però, voglio essere pagati.

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Se non ho capito male fondamentalmente cerchi qualcuno che scelga il miglior conto corrente per la tua azienda?

Se così ti confermo che esistono dei professionisti (quelli che "conosco" io di solito sono ex bancari) che aiutano aziende ad aprire conti e a ottenere finanziamenti. Fondamentalmente questi soggetti chiamano qualche ex collega e si fanno passare le condizioni applicate da loro in quel momento, o nel caso di finanziamenti gli chiedono di istruire una pratica. Secondo me spendi soldi per niente. Se vai in banca da solo ottieni le stesse info e gli stessi "preventivi".

Non so cosa intendi per piccola impresa, ma seconodo me tu o qualche tuo collaboratore dovete essere in grado di scegliere un conto corrente... un'azienda non può essere brava solo dal punto di vista della produzione...

Puoi provare a chiedere al tuo commercialista, che se avrà voglia di aiutarti sicuramente fatturerà anche questa attività. E non è garantito che ci dedichi il tempo dovuto e ti faccia fare davvero la scelta migliore...

Potrei capire, per una piccola azienda, il ricorso ad uno specialista nel caso di finanziamenti di un certo peso, che richiedono per esempio la predisposizione di piani industriali, budget, previsioni di flussi di cassa, ma non so se è il tuo caso...

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concordo con tutti ed aggiungo:

se sei tra i fortunati che puoi, lavora coi tuoi soldi, non vedo perchè, magari per risparmiare un paio di euro di tasse, devi ingrassare la banca dandole i soldi alla metà di quello che poi costerebbero a te! .... e senza tener conto dello stress che ti addossi nella veste di debitore!

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grazie per gli interventi , ma se il rapporto con la banca è obbligatorio e non è libera trattativa di mercato , loStato non dovrebbe tutelare il più debole ? il consumatore/piccola attività commerciale come può difendersi se tutte le Banche per effetto dell'obbligo al c/c se ne approfittano? .La banca ti fa sottoscrivere un contratto complicato + tante carte ,poi ogni tanto ti invia una comunicazione che il contratto è da loro unilateralmente modificato e ti danno una scadenza entro la quale se non ti opponi al cambiamento unilaterale è da te accettato . Quì ti accorgi che potevi non sottoscrivere nel contratto iniziale questa clausola che manco sai dov'è stata scritta . tutti abbiamo il commercialista e lo paghiamo , inoltre se sei piccolo gli fai tenere la contabilità oltre la redazione /certificazione del bilancio e relativi adempimenti , e quindi ti controlla il movimento bancario e relativi estratti conto periodici , ma di solito non si interessa dell'accordo che hai con la banca , a volte si limita a dire che la banca costa cara . credo che non abbia stimoli a trattare al posto tuo per un piccolo c/c oppure se lo chiedi ti accompagna e ti aiuta a formulare le tue richieste , ma sulla sottoscrizione del contratto e relative clausole di solito non è sua materia di intervento . Se ti occorre denaro ti può aiutare a formulare correttamente la richiesta magari compilando il business plan che motiva la tua richiesta . Ma la tua tutela del rapporto che vai ad instaurare non è di sua competenza , il suo obbiettivo forse è di ottenere le usuali condizioni e eventuali prestiti/scoperti di conto per farti lavorare . Anch'io ho seguito report domenica sera ma il quadro dei commercialisti che ne esce non è entusiasmante ma si parla di grandi businessman con interessi in grosse aziende .

forse occorre un organismo che abbia dallo stato l'autorità di intervenire subito a tutela del consumatore/piccola attività per impedire le piccole marachelle delle banche che ogni giorno fanno a carico di milioni di clienti . ma il governo , con la legge sull'obbligo di avere un c/c per incassare le pensioni e comunque fare transazioni sopra i €.1.000 non ha fatto un regalo milionario alle banche ? anche se dicono che il c/c è a costo 0 .penso che non sia lì dove si scopre l'evasione e seguire gli anglosassoni nelle loro logiche abbiamo visto che non sempre porta a buoni risultati . bancomat e carte di credito non sempre sono la soluzione migliore per tutti .

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La mia banca ha mantenuto gli stessi prezzi del costo di un c/c non consumatore, da quando praticamente la soglia dell'uso del contante è diventata bassa, in 5 anni vi è stato un solo piccolo aumento, al contrario del costo di un qualsiasi tipologia di affidamento che da gennaio di quest'anno ha subito aumenti fortissimi, quindi il servizio del conto corrente, di per se, ha mantenuto un prezzo stabile ed in relazione a tutti gli altri aumenti e non solo dei prodoti bancari, sostanzialmente è dimunuito. Certo i bolli da versare allo stato sono aumentati assai, i bolli sui dossier titoli ancoa di +, ma sono soldi che vanno allo stato. In giro non si troverà mai un professionista che offra il servizio di scegliere la banca - costosa, non si troverà mai per un motivo semplicissimo, costerebbe, la sua consulenza, di + del risparmio effettivo relativo al risultato finale del suo lavoro, che unito al fatto, che la "terra gira", domani la banca che si lascia può diventare, di colpo, la banca meno costosa ed è improbonibile cambiare banca ogni sei mesi. Infine è difficilissimo e quindi faticosissimo, fare un effettivo confronto dei costi da banca a banca, + quà, - là, alla fine il tutto si "appara". Bisogna partire dal presupposto che i costi fissi sono uguali per tutte le banche, non esiste una banca che paga la metà i suoi dipendenti o una banca che non paga i fitti dei locali. La tendenza è diminuire il costo del personale, diminuendo lo stesso, non pagandolo di meno, ma questo scontenta la clientela. Tutto ciò che diminuisce i costi si riflette sull'assistenza alla clientela, che peggiorerà sempre di +, però visto che la clientela vuole pagare sempre di meno................... Il conto per i pensionati è a costo zero e quando dico a costo zero è proprio ZERO. Non vi sono spese di chiusura trimestrale, il bancomat è gratis, può essere usato preso tutti gli ATM del sistema bancario senza commissioni aggiuntive, non vi sono spese per operazioni, non si paga il bollo (nella previsione della normativa) ed i pensionati sono una "rogna" per noi lavoratori, non potete manco immagginare quanto tempo ci fanno perdere con le loro "fisime" La circolalazione delle monetica di plastica, tra i grandi paesi europeri, ci vede all'ultimo posto, qualche anno addietro ci stava la Spagna, che ci ha sorpassato bellamente, negli Usa anche il caffè si paga con la carta di credito, ebbene ci sarà un motivo per tutto questo o tutti gli altri so' fessi e noi italiani i "dritti"?

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