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Crisi/ Adusbef: Prefetti servono perché Bankitalia non vigila14/03/2009 15:48I prefetti servono perché "Bankitalia non vigila". A sostenerlo Elio Lannutti, presidente Adusbef in una nota. "Se funzionasse la vigilanza che non c'è - dice Lannutti - non ci sarebbe bisogno dei prefetti, chiamati a surrogare usi, abusi, ordinari soprusi ed atti di libero arbitrio consumati negli sportelli bancari con il concorso del controllore. Stiano attenti i signori banchieri a tirare la corda nelle gestioni arbitrarie del credito e del risparmio e nelle revoche, spesso ingiustificate, dei fidi". Adusbef, precisa la nota, "non ha mai preteso che le banche regalassero il denaro o non seguissero criteri rigorosi nella gestione del risparmio e nella meritorietà del credito, ma si è battuta per quelle norme di trasparenza e di chiarezza che continuano a difettare in un sistema bancario autoreferenziale che gode di troppe protezioni e complicità a cominciare dalla Banca d'Italia; in una fase di grave crisi, restrizione del credito e di costante aumento di pignoramenti ed esecuzioni immobiliari per le difficoltà economiche, invita i signori banchieri (che non hanno mai pagato per le loro responsabilità in merito al risparmio tradito), a non sottovalutare i venti di rivolta che covano sotto la cenere di una clientela vessata, maltrattata e mortificata da angherie e da continui, reiterati abusi e quotidiani soprusi". copyright @ 2009 APCOM

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Ci affidiamo a Lei per poter attuare una qualche strategia che ci faccia uscire da questa profonda crisi e che ci fa stare sempre in uno stato di ansia ed agitazione, io credo che se Lei promuova una qualunque cosa contro i signori della casta,siamo pronti a seguirla e a prenderci la responsabilita' delle ns.azioni, purche', questo stato di prostrazione e di malessere che ci sta distruggendo finisca,grazie per quello che andra' a fare per noi io la seguo in ogni sua decisione

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Ci affidiamo a Lei per poter attuare una qualche strategia che ci faccia uscire da questa profonda crisi e che ci fa stare sempre in uno stato di ansia ed agitazione, io credo che se Lei promuova una qualunque cosa contro i signori della casta,siamo pronti a seguirla e a prenderci la responsabilita' delle ns.azioni, purche', questo stato di prostrazione e di malessere che ci sta distruggendo finisca,grazie per quello che andra' a fare per noi io la seguo in ogni sua decisione

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Gentili forumisti,lavoravo in banca quando ho fondato l'Adusbef per combattere abusi ed ordinari soprusi. Non ho cambiato di una virgola le mie posizioni anche dai banchi del Senato, dove siedo da aprile scorso come senatore indipendente eletto nelle liste Di Pietro-Italia dei Valori. Per verificarlo,basta aprire il sito www.senato.it.,elenco alfabetico senatori, cliccare su Lannutti e prendere nota del lavoro quotidiano svolto negli interventi in Aula,nelle commissioni,nelle proposte di legge e nelle interrogaizoni parlamentari (quasi 100 in meno di 10 mesi). Ho già pubblicato il resoconto dei primi 6 mesi di attività in un volume e continuerò su questa strada,perchè ritengo che gli eletti (anche se con la legge elettorale "nominati" dai segretari dei partiti) debbano rendere conto in merito alle loro attività,soprattutto oggi che con internet e la rete,non si può nascondere nulla. Esiste la questione bancaria legata ad autorità vigilanti che vanno a braccetto con i banchieri come emergenza nazionale. Io continuerò a prescindere,a fare la mia parte lottando contro sui,abusi ed ordinari soprusi,ma anche i vessati e maltrattati consumatori,devono cominciare a ribellarsi allo strapotere dei signori del credito,ai manutengoli del potere ed ai loro prezzolati complici. Per dare un esmpio basta scorrere l'organigramma del sito Patti Chiari dell'Abi,che consigliava titoli tossici come sicuri,al contrario dei BTP considerati a rischio e che invecedi essere chiuso d'ufficio da una distratta e collusa Bankitalia, è stato restaurato ingaggiando strapagati consulenti con costosissime prebende addossate,certamente a consumatori,risparmiatori e correntisti.Elio Lannutti

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Caro Senatore Elio,Bankitalia senza neanche più le lirette svalutabili a "cui prodest?"Forse l'unica cosa veritiera del pantomima Tremonti e Governatori Bankitalia ,Fazio docet,e decretini virtuali, soldi veri o virtuali, e caste benestanti, può proseguire Lei, visto che ora le cose Le vede dalla stanza accanto, a quella vera dei bottoni...e dei berlusconiani. Bankitalia non servirebbe più, se non ai banchieri per proteggersi da eventuali attacchi...e eventuali class-action depurgate...se proprio ha da essere...che non riescono a bloccarla ancora.Mi fiderei più dei banchieri tedeschi o olandesi, rappresentati da Trichet...che son più seri dei nostri...senonaltro perchè devono rispondere ad elettori e cittadini di maggiore spessore e conoscenze...di noi italiani che siam sempre pronti per salire sui carri...di chi vince...o approfittare dell'ennesima furbata, di un indulto od un condono...dell'ampliamento abitativo e deturpativo di chi guarda il panorama.Con speranza e andrò a leggere...ci può contare.

Leonardo

"Homo faber fortunae suae "

Leo

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Prefetti sì, prefetti no. Per il ministro Tremonti non si può sorvegliare una Ferrari con la bicicletta, per Bankitalia massima disponibilità a collaborare con le prefetture, ma nel rispetto delle leggi vigenti. La decisione del Governo di affidare ai prefetti compiti di vigilanza in materia di erogazione del credito alle aziende fa discutere. E il mondo politico si divide sulla vigilanza del sistema bancario, con qualche sorpresa. Come quella del leader dell'Idv Antonio Di Pietro schierato accanto al ministro dell'Economia. «Sto con Tremonti». Il ragionamento del leader dell'Italia dei valori parte dal fatto che la Banca D'Italia è controllata dalle stesse banche sulle quali è chiamata a vigilare. «Questa operazione non si può lasciare alla Banca D'Italia - sottolinea il presidente dell'Idv - perchè non si è mai visto che un controllato nomini il controllore e che, in queste condizioni, il controllore possa fare fino in fondo il proprio lavoro». Per il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini «le banche italiane stanno strozzando le piccole e medie imprese, stanno levando il credito ai piccoli imprenditori. La vigilanza ai prefetti è una cosa ridicola». Nella «polemica tra Tremonti e Draghi - ha aggiunto - stiamo dalla parte del Governatore senza "se" e senza "ma". Non possiamo accettare l'idea che dei prefetti, che sono bravissimi, ma hanno altre competenze e altre tecnicitá, si inseriscano nei meccanismi di controllo delle banche per capire se erogano in misura sufficiente alle piccole imprese. In Francia questi punti Sarkozy li ha delegati alla Banca centrale. Noi crediamo che questi compiti vadano delegati ai funzionari della Banca d'Italia distaccati nelle singole prefetture».Archivia come una proposta non saggia quella dei prefetti Corrado Passera, amministratore delegato di Intesa SanPaolo. «Naturalmente daremo la nostra massima collaborazione, se così sará, ma non mi sembra una decisione in nessun modo saggia». da " Il sole 24 ore - 14/03/09

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