buona sera , mi chiamo russo armando e sono della provincia di torino.volevo chiedervi una cortesia se e' possibile:nel 1995 feci un mutuo a tasso variabile per l'acquisto di una attivita' di circa 120.000.000 di lire , per un totale di 30 rate semestrali pagabile a ottobre e aprile.a trascindere gli interesi appliclati , ieri venerdi 10 aprile 2 giorni prima della scadenza della rata di € 4600,00 mi presento alla banca dicendo che avevo solo una meta' della cifra e l'altra meta' rimanente verra' saldata entro fine maggio (visto la crisi mi trovo in difficolta') l'impiegato chiama il vicedirettore e lui con arroganza totale mi dice che io sono sempre il solito che la mia attivita' era meglio chiuderla che tenerla aperta visto che non ci sono guadagni e offendendomi. gli faccio notare che pagata questa rata ne rimangono ancora 3(tre) e poi ho finito ma lui con sempre la sua arroganza mi dice che sicuramente io non riusciro' a pagare.dopo queste umiliazioni , e intanto accettava la mia proposta gli chiesi una copia del contratto visto che poco tempo fa feci un trasloco e dei documenti sono scomparsi , mi disse che prima cosa io dovevo per forza averlo e alla mia seconda volta della richiesta del contratto mi dice testuali parole : che non aveva voglia e se aveva voglia solo a fine maggio dopo aver pagato la rata mi avrebbe dato la copia del contratto ma poi vediamo..... si gira di spalle e se ne va via . chiedo di parlare con il direttore ma era impossibile perche' a dire degli impiegati era via e non potevo prendere appuntamenti. premetto si che ultimamente ho pagato in ritardo delle rate , ma fino a oggi e' tutto nella norma ora sono in rosso di circa 2300 ma posso essere calunniato in questo modo da un vicedirettore di filiale , e se potete consigliarmi come posso difendermi??in attesa di una vostra risposta cordiali saluti Russo Armando