buongiorno a tuttivolevo informazioni sulla procedura di ammortameto, mi spiego meglio :mia madre (82 anni) ha un libretto di risparmio nominativo su cui convergono sia la pensione che il pagamento delle varie utenze; a giugno il libretto viene smarrito e dopo aver fatto regolare denuncia ai carabinieri mi reco in banca e mi dicono che anche se il libretto è nominativo (quindi nessuno può presentarsi all'incasso) devono attuare la procedura di ammortamento che prevede il blocco dei fondi per tre mesi. Non mi sembra giusto che venga attuata una simile procedura su un libretto che nessuno potrà mai utilizzare. Una pensionata come potrebbe sopravvivere in questo caso? e la pensione? e le utenze? in poche parole la banca mi ha costretto ad aprire un nuovo conto su cui ha fatto confluire sia la pensione che le utenze (si badi bene che questo è stato fatto solo dopo mie vibrate proteste, inizialmente la banca mi ha detto che lei non poteva fare nulla ed erano fatti miei). Ed intanto i soldi sono in banca (a diposizione della banca quindi) ed il legittimo proprietario non li può toccare.E' corretto tutto ciò? mi sembra che sia una norma poco chiara ed applicata dalle banche in maniera alquanto poco trasparente, in fin dei conti il legittimo proprietario si è presentato allo sportello, riconosciuto dalla banca e quindi non vedo dove sia la difficoltà da parte della banca a riconoscere istantaneamente il relativo diritto ad utilizzare i relativi fondi.
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18/10/2009, ore 21:50
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19/10/2009, ore 19:39
Le procedure di ammortamento sono dettate da norme del ns codice civile e non dai comportamenti più o meno favorevoli per il cliente e quindi sono uguali per tutti (anche per le Poste) L'assioma libretto nominativo uguale a libretto che può essere moso solo dal/dai nominativo/vi sopra scritto non è vero, infatti con atto pubblico anche i dr nominaivopossono essere ceduto (si cedono le auto, le case e non si possono cedere i d/r!!!!). Chiaro |
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20/10/2009, ore 00:20
si certamente lei ha ragione nel senso della norma, ma se è il titolare stesso a dichiarare la perdita, se è il titolare stesso a dichiarare che il libretto non è stato ceduto, se il titolare stesso che si presenta non per chiudere il rapporto ma per continuarlo, in presenza altresì di situazioni chiare e lampanti, a questo punto mi sembra che l'applicazione di questa norma sia solo ed esclusivamente a favore della banca e non a favore del cliente. La banca è tranquilla tanto ha i soldi in cassa, ha la procedura di ammortamento che gli permette di bloccare tutto per tre mesi e quindi è a rischio sottozero, lo sfortunato cliente non ha più nulla, neanche i soldi per vivere per assurdo. E tutto questo per un garantismo secondo me esagerato e tutto a favore delle banche. |
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