Buon giorno,Una questione di principio, che mi piacerebbe non rinunciare a difendere:Mio figlio 22enne ha aperto un piccolo c/c a condizioni particolari:1.Il conto, che ha sempre avuto una piccola giacenza media di 100/150 €, prevedeva il solo uso del bancomat (senza abilitazione al fido).2.Tra le condizioni, la commissione di massimo scoperto (13,5% annuo) + penale di 25 € per uso di fido non autorizzato. 3. Sono stati inavvertitamente effettuati prelievi con bancomat senza disponibilità (che la banca ha consentito senza alcuna comunicazione nè avviso al bancomat) e sono state addebitate tutte le spese previste per il conseguente saldo negativo. 4. Ripianato il saldo negativo, è stato restituito il bancomat, senza alcun movimento per mesi. 5. In tale periodo sono state trimestralmente addebitate le spese, che hanno di nuovo portato il saldo in negativo e su tale saldo sono stati successivamente addebitati interessi passivi, competenze di massimo scoperto e penale sul saldo negativo in mancanza di autorizzazione al fido.E' una questione di principio, ma serve a confermare una volta di più gli arbitri commessi dal sistema bancario.Domande:1. Il prelievo con bancomat in mancanza di fondi e senza preventiva autorizzazione al fido non doveva essere automaticamente impedito con la dicitura "carta priva di disponobilità" sul display del bancomat (su un prelievo di 50 € nè sono stati addebitati 25 di penale!!)?2. Ha senso applicare la penale anche sul saldo negativo generato dal solo addebito delle spese?Grazie
Freelance
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30/06/2005, ore 12:45
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