Quello che sto per raccontarvi ha dell'incredibile, almeno dal mio punto di vista. Mia madre è stata correntista per numerosi anni presso la BNL. Un giorno però controlla attentaemnte l'estratto conto,e si accorge ceh figurano dei prelevamenti "strani", che nno ricorda di aver fatto. A questo punto si reca del direttore di filiale e chiede le documentazioni inerenti quei prevelamenti, e sorpresa: sulla ricevuta la firma di mia madre è difforme da quella sua. In seguito mia madre ha scoperto che a rubare i soldi (probabilmente con la complicità di un impiegato di banca) era una parente molto vicina noi che, guarda caso, venuta a sapere della scoperta di mia madre è sparita di punto in bianco. CMq ciò che mi fa/ci fa arrabbiare nno è tanto questa miserabile ladra, quanto l'atteggiamento della banca: dapprima il direttore diede ragione a mia madre, dicendo che le firme erano false e che gli sarebbero stati restiuit i soldi...ma quando mia madre chiede l'estratto conto storico e nota che la cara cugina in questione andava a prelevargli i soldi da numerosi anni, allora il direttore muta atteggiamento e la disponibilità mostrata viene ritirata.Ovviamente è seguito quanto previsto: avvocati, tribunali, denunce. Sono passati 8 anni dall'accaduto, e sembra che le cose si stiano sbloccando: l perito nominato dal tribunale ha dato ragione a mia madre, riconoscendo che le firme sono apocrife. Ora a marzo la sentenza, ma già alcuni dicono che la banca farà appello e che passerà altro tempo. Quello che mi chiedo è questo: a parte che andare in appello sarebbe un'assurdità per loro, visto che la cosa è talmente lampante che non vedo a cosa possano appigliarsi per non pagare. MA poi mi chiedo: alla banca nno converebbe uan transazione, sapendo che in caso di condanna rischia di pagare molt di più?
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05/02/2011, ore 20:42
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05/02/2011, ore 21:29
Le banche vanno sempre fino in fondo ad una questione, non hanno mica timore di pagare qualcosa in più, figurati.Comunque non ho capito bene un passaggio: < la parente andava a prelevargli soldi da numerosi anni>, significa che andava anche in altre occasioni a prelevare per conto di tua madre, poi successivamente andava per rubare sul c/c? |
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05/02/2011, ore 21:43
Anche quando sanno di avere torto marcio?La parente in questione andava in banca, si recava dall'impiegato compiacente e, mettendo la firma di mia madre, prelevava i soldi dal c/c. |
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05/02/2011, ore 21:55
Date un'occhiatina su google utilizzando come parole di ricerca:"lite temeraria".Dovreste trovare un intervento, veramente incisivo, di una giovane avvocata calabrese. Buona lettura. |
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05/02/2011, ore 22:23
BRAVEHEART dice<< |
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05/02/2011, ore 22:50
Nel caso in questione esite però (e purtroppo) una COLPA GRAVE da parte del correntista, non ci piove sul controllo dell'ultimo estratto conto o al limite dell'ultimo anno ma il fatto che si sia AMPIAMENTE FREGATA di controllare i precedenti ......Ricordare sempre che gli estrtti conto sono considerati accettati nel bene e nel male trascorso un certo rempo dal ricevimento.Per cui sarà possibile pretendere la restituzione ma secondo me non dalla banca bensì dai colpevoli del fatto, cioè cassiere e "amica". per gli anni precedenti l'ultimo.Suggerisco di porre il quesito sul forum legale di Giorgio Tave per una più articolata risposta. |
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