Salve! Ho fatto compromesso con impresa costruttrice per l'acquisto di un appartamento dove, quando me lo consegneranno, trasferirò la residenza coma abitazione principale, insieme a mia moglie.Premetto. Nel febbraio 1993 in comproprietà, nella quota di 2/9, ho acquistato con mia madre e i miei 2 fratelli un appartamento, dove poi siamo andati a vivere. In quell'occasione l'appartamento è stato acquistato da un impresa pagando l'iva al 4 %. Nell'atto notarile non fu menzionato che noi usufruimmo di alcuna agevolazione.Da accertamento fatto all'anagrafe tributaria dell'agenzia delle entrate risulta l'acquisto ma non risulta l'agevolazione prima casa.Alla luce di quanto sopra, posso dichiarare al notaio di non aver mai usufruito di agevolazione fiscale per l'acquisto della prima casa?aiutatemi per favore il dubbio mi inquiteta e ad aprile devo rogitare.grazie
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18/02/2009, ore 20:18
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19/02/2009, ore 10:27
Questo sotto l'ho preso dal sito delle Agenzie delle Entrate, e riguarda i diritti di usufruire delle agevolazioni, c'è tutto lì, comunque gli incollo qualcosa:Dei casi in cui non si può.....b) l’acquirente non deve essere titolare, esclusivo o in comunione col coniuge, di diritti di proprietà,usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del Comune dove si trova l’immobileda acquistare;c) non bisogna essere titolari, neppure per quote o in comunione legale, su tutto il territorio nazionale,di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o nuda proprietà, su altra casa di abitazione,acquistata, anche dal coniuge, usufruendo delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa. |
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19/02/2009, ore 12:19
Grazie per l'intervento ma come specificavo, l'aliquota iva ordinaria nel febbraio del 93 era del 4% e da come si evince nell'atto notorio, non viene mensionata nessuna nota che l'acquisto è stato effettuato godendo di agevolazione prima casa, nonchè da interrogazione fatta presso l'anagrafe tributaria, non risulta nessuna nota, come normalmente avviene, che specifica il godimento o meno dell'agevolazione. Questo mi lascia nel dubbio, non avendo avuto neanche dall'agenzia delle entrate una risposta certa.Rimango in attesa che qualcuno del forum mi sappia dare una indicazione precisa in merito. |
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19/02/2009, ore 12:30
Grazie per l'intervento ma come specificavo, l'aliquota iva ordinaria nel febbraio del 93 era del 4% e da come si evince nell'atto notorio, non viene mensionata nessuna nota che l'acquisto è stato effettuato godendo di agevolazione prima casa, nonchè da interrogazione fatta presso l'anagrafe tributaria, non risulta nessuna nota, come normalmente avviene, che specifica il godimento o meno dell'agevolazione. Questo mi lascia nel dubbio, non avendo avuto neanche dall'agenzia delle entrate una risposta certa.Rimango in attesa che qualcuno del forum mi sappia dare una indicazione precisa in merito. |
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19/02/2009, ore 16:47
Pensavo bastasse a chiarire......Allora diciamo che ne potrà usufruire, perchè ci và ad abitare......Si parla di agevolazioni per unità abitative. |
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19/02/2009, ore 17:24
Ciao rebel! La risposta te la sei data da te...NON sei proprietario di un altro immobile sul quale tu abbia già usufruito di agevolazioni prima casa: hai infatti pagato l'aliquota Iva ordinaria vigente nel febbraio 1993!Se si verificheranno TUTTE queste altre condizioni, sta' tranquillo che potrai avere le agevolazioni: 1) la casa NON deve avere le caratteristiche di lusso indicate dal decreto ministeriale 2 agosto 1969, in "Gazzetta Ufficiale" 218 del 27/08/1969, mentre non è rilevante la categoria catastale; 2) la casa DEVE essere ubicata nel Comune dove hai la residenza o in cui intendi stabilirla entro 18 mesi dall'acquisto, oppure nel Comune in cui svolgi la tua attività.Tieni a mente che tra l'altro, per fruire delle agevolazioni prima casa, NON è necessario che l'immobile acquistato sia destinato ad abitazione per te e/o per i tuoi familiari: potresti acquistare con le agevolazioni "prima casa" anche un'abitazione affittata o da affittare dopo l'acquisto (circolari n. 38 del 12 agosto 2005, n. 19/E del 1° marzo 2001 e n. 1/E del 2 marzo 1994 dell'Agenzia delle Entrate). Inoltre c'é da aggiungere che per avere riconosciuta l'agevolazione nel caso in cui ti sia trasferito all'estero per lavoro, l'immobile DEVE essere situato nel Comune ove ha sede o esercita l'attività l'azienda da cui dipendi; invece se sei cittadino italiano residente all'estero (iscritto all'Aire), l'immobile PUO' essere ubicato in qualsiasi Comune del territorio italiano.Ciao ed in bocca al lupo per l'acquisto! |
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