Mia nonna è morta e ha lasciato la casa, verbalmente, a mia madre (comunicandolo comunque a tutte e tre le sorelle). Ora c'è la grana legale.Si son messe d'accordo che le due sorelle di mia madre vendano la propria quota a mia madre; la singola quota è di circa € 40.000.le domande sono 2:- fiscalmente, ricevendo (le zie) 40.000 euro e dichiarandoli sulla dichiarazione dei redditi 2011, quanto devono pagarci di tasse? (le due , "care", zie vorrebbero che mia madre pagasse loro questa quota, in quanto la cifra della quota è sottostimata...)- quali sono le modalità di pagamento dei € 40.000?spero ci sia qualcuno che sappia rispondere... il dubbio è se acquistare o meno le quote :-( .grazie
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27/12/2010, ore 09:08
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27/12/2010, ore 13:04
Fratelli e sorelle..fino a 100000 euro a persona..non pagano niente(Franchigia)dopo..la franchigia il 6%.sulla quota .ereditata...(ma non è il caso in questione)..prima và calcolato tutto l'asse..compreso i beni mobili..e il denaro..(10%)...e poi si fanno le quote...dal notaio..comunque! |
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27/12/2010, ore 14:39
Nella questione posta vi sono numerosissimi errori, dettati (tutti) dalla assoluta NON conoscenza del nostro codice civile e delle normative fiscali, comunque, risposte che un qualsiasi Notaio poteva dare tranquillamente, visto la necessità di effettuare atti di compravendita. Veniamo al nodo. NON E' permesso dalle ns legge fare quello che ha fatto mamma, è assolutamente vietato (norme sulla legittima e disponibilità della quota non spettante di legittima con un testamento obbligatorio da lasciare). Le altre due figlie con diritto hanno richiesto quello che gli spetta (il 33,33% dell'immobile, nel caso papà fosse già deceduto e nel caso l'immobile fosse di solo proprietà della de-cuius, perchè se fosse stato al 50% tra papà e mamma, alle tre figlie già spettava una quota alla morte di papà (tuo nonno). A nessuna tassazione diretta (irpef) è assoggettata la compravendita di immobile, per cui non vanno dichiarati in sede di dichiarazione annua dei propri redditi. La compravendita è già tassata di suo al momento della firma ed incassa il Notaio che poi farà il versamento per conto degli interessati (dopo la sistemazione della successione-chiaramente). I 40.000,00 euro devono essere necessariamente pagati con un titolo di credito (assegno circolare o altro) che deve essere indicato nell'atto di compravendita. Per il resto (chi deve mettere fuori i soldi delle tasse) sono accordi privati tra le parti che non interessano il pubblico (parte fiscale) ed ognuno si regola come crede. |
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27/12/2010, ore 15:58
Gia'.La successione in linea retta e' esentasse di successione.I costi sono degli atti notarili per la cessione delle quote e la relativa imposta di registro e IVA. Vale a dire che chi prende l'intera casa, dovra' sborsare 40 + 40 per la rinuncia da parte degli altri eredi, piu' tutte le spese per:- la successione (non ci sono imposte di successione, ma la pratica costa comunque ed il bene immobile passa OBBLIGATORIAMENTE cointestato alle tre eredi - come detto da Bancario Nonno, questo lo stabilisce la legge = non si puo' fare diversamente)- una volta passata la casa in successione va fatto l'atto notarile di cessione delle quote. Cioe', le due eredi che rinunciano (dietro pagamento di 40+40) alla loro quota. Questo atto ha costi di registro e IVA, piu' il costo vivo dell'atto notarile.- la trascrizione a catasto della nuova proprieta' (geometra...).Ad occhio e croce con un trentamila di spese (+ gli ottanta alle care zie) ti aggiudichi il diritto di pagare l'ICI a vita. Via, una bella cosa no? |
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27/12/2010, ore 17:26
grazie per le risposte.Dato che la rinuncia all'appartamento non era perseguibile, per la presenza di un minore, mi chiedo:possibile che non c'è nessuna strada da perseguire affinchè le volontà di una persona si realizzino senza grosse spese?possibile che per (diciamo ) "riscattare", un appartamento, ci vogliono minimo circa € 110.000, solo perchè in vita non si è fatto un atto scritto, ma che tutti ne sono al corrente ? |
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27/12/2010, ore 18:05
Forse non mi sono spiegato bene, gli atti tra vivi e tra ascendenti e discendenti sono sempre attaccabili, perchè non scrivi su Goole "legittima" leggi e te ne fai una ragione!!!! I genitori (ti parlo della cosa più probabile) non possono disporre dei prorpi averi a piacimento, ma devono sempre mettere conto a tutti i figli, chiaramente se fanno atti o regalie a favore di uno di loro, invece con i propri soldi, case e quant'altro possono fare quello che voglio verso tutti coloro che NON sono "figli, genitori, nipoti diretti e così via", va bene così!!!!!!!!!!. |
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