Gogna online per gli evasori in arrivo? La proposta, che finora non ha avuto molto risalto mediatico, è di una parlamentare del PD, Simonetta Rubinato. In sostanza, il governo dovrebbe impegnarsi a pubblicare ogni anno sul sito dell'Agenzia delle Entrate l'elenco dei contribuenti per i quali sia stata accertata un'evasione di considerevole entità, come recita il testo dell'ordine del giorno. La proposta di un deterrente filo-erario non è nuova, e sicuramente ricorderete la singolare iniziativa dell'ex ministro Visco che fece mettere online tutte le dichiarazioni dei redditi del 2005, con conseguente rivolta popolare e caos mediatico (particolarmente toccato Beppe Grillo, dato che i fan vennero a scoprire l'ammontare delle ingenti somme da lui guadagnate tra spettacoli e DVD). Poi intervenne il garante della privacy che condannò l'iniziativa. La proposta odierna nasce prendendo l'abbrivio dal caso di un imprenditore veneto che aveva sottratto al fisco ben quindici milioni di euro in dieci anni, vedendosi zelantemente tutelato il suo diritto alla riservatezza dall'Agenzia delle Entrate. Francamente, mi sembra eccessivo che chi si sottrae ai suoi doveri nei confronti della comunità in modo così "enorme" possa farlo relativamente indisturbato (altra cosa è sbattere online i redditi anche dei poveri cristi). Pensate se la megaevasione di Valentino Rossi non fosse stata amplificata dai media. È evidente che per i VIP e i grandi imprenditori il timore di una "gogna" possa costituire un serio disincentivo al cercare di fare i furbi. C'è però da dire che è il fisco stesso per primo a non tenere comportamenti corretti nei confronti dei cittadini, molte volte, creando zone grigie che amplia o restringe a seconda dei favori politici a questa o quella categoria, o in base alle contingenti esigenze di cassa. Il problema dell'Italia è quello di uno Stato in cui, a 2011 inoltrato, hanno iniziato da poco a fare elementari operazioni come gli incroci bancari. Difficile dire se la proposta della Rubinato possa essere presa in considerazione. Certo è che questo è il momento ideale per farlo (nel caso si sia favorevoli al provvedimento, beninteso), dato che in questo momento Tremonti si sta dedicando anima e corpo ai lavori per la riforma fiscale in cantiere da anni.
"quando non si sa attaccare il ragionamento, si attacca il ragionatore"
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16/03/2011, ore 17:32
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16/03/2011, ore 18:26
DEBORAla proposta della Rubinato,passerà quando il Papa invece di andare a Castelgandolfo per le ferie estive se ne andrà ad Ibiza...........La solerzia del Garante a garantire questi cialtroni dovrebbe èssere applicata a garantire ben altre persone che sono calpestate e derise da un sistema che (il Garante) ha fatto oggetto di norme che nessuno si fila.Non si capisce infatti perchè la riservatezza di un delinquente ( perchè l'evasione è un reato ) deve èssere garantita al contrario di quella di un pòverocristo insolvente che si vede schedato per decenni in archivi telematici truffaldini.E' la prova che il potere finanziario travàlica quello dello Stato sovrano. |
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16/03/2011, ore 19:54
Se venisse accettata esporrebbe l'erario a richieste di danni.Facciamo l'ipotesi che uno si sbattuto li sopra e poi vinca il ricorso come sovente accade ...Una bella denuncia per diffamazione e congrua richiesta danni materiali e morali ci starebbe tutta.Una norma sacrosanta sarebbe che chi viene accertato e poi vince il ricorso riceva dall'erario esattamente quanto gli era stato richiesto. |
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16/03/2011, ore 21:36
Se la pubblicazione viene prevista in base ad una norma di legge non espone a nessuna richiesta di risarcimento.Poi basterebbe che la pubblicazione avvenisse quando la sanzione diventa definitiva e non prima.Trovo sacrosanto che venga fatta una norma del genere, non dimentichiamo che chi evade le tasse ruba a tutta la collettività, se tutti facessero il oro dovere fino in fondo, la nostra finanza pubblica invece di essere malridotta com'è, sarebbe tra le più floride d'Europa. |
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16/03/2011, ore 21:56
L'ipotesi non è relativa al professionista che evade 10.000 euro ma a quello che ne evade almeno 1 milione magari con l'aggravante di conti off shore.......Esclusi i cognati del Presidente della Camera of course.......... |
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17/03/2011, ore 09:46
ma invece di porsi questi problemi perchè non si trovano i mezzi per beccare gli evasori?mi permetto di dare due suggerimenti:1) le sponsorizzazioni a piccole realtà sportive spesso nascondono solo un giro di "nero": l'azienda fa uscire 10.000 euro (fatturati) e ne riottiene indietro 7000 in nero. il risultato è che a fronte di una spesa "vera" di 3000 euro ha risparmiato tasse per 5000 euro ed ha creato un fondo di "nero". poi la società sportiva con finti rimborsi spese ecc ecc fa tornare il tutto (ed intanto ha avuto comunque 3000 euro di contributo)2) nella ristorazione il giro di nero è assurdo: bisogna regolarmente insistere per farsi dare una ricevuta, parte del personale è "da weekend" e non in regola. dite che i controlli siano poi così difficili? |
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