Credo che la questione trovi disciplina nei singoli regolamenti comunali, cioé non esiste un comportamento univoco su tutto il territorio nazionale.In ogni caso se, come credo, ha fatto la dichiarazione di successione il comune dovrebbe essere già in possesso di tutti gli elementi necessari per l'esatta determinazione dell'imposta.(in quella sede avrebbe dovuto autocertificare la residenza nell'immobile di suo padre ottenendo una significativa riduzione delle imposte ipotecarie e catastali).Per fugare ogni dubbio, le consiglio, comunque, di telefonare all'ufficio tributi di Guidonia per verificare direttamente la situazione. cordiali saluti

[Abbiamo sempre pagato l'ICI fintanto che la stessa non è stata abolita sulla prima casa: da quel momento, essendo mio padre ancora in vita e utilizzatore insieme ad uno dei fratelli della casa, non abbiamo più pagato l'imposta]L'ICI doveva essere pagata dal coniuge superstite, il quale acquisisce il diritto di abitazione (semprechè lo eserciti, ossia dimori abitualmente nell'immobile) ex art. 540 c.c.Tuttavia, l'ICI è un'imposta sugli immobili e non sulle persone fisiche, pertanto l'importante per i Comuni è pagare l'imposta, indipendentemente dalle c.d. quote di possesso.[La prima domanda è questa: è corretto che gli eredi non paghino più l'imposta se uno degli stessi utilizza al 100% l'immobile come prima casa?]Certo, i Comuni non possono derogare con i loro regolamenti quanto stabilito dall'art. 1, comma 1, della Legge 24 Luglio 2008 n. 126 ("Conversione in legge, con modificazioni, del Decreto-Legge 27 Maggio 2008 n. 93, recante disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie").[La seconda: se quanto sopra fosse corretto, è necessario presentare qualche documentazione al comune ? ( GUIDONIA )]Al di là della dichiarazione di successione, sarebbe stato opportuno presentare la dichiarazione ICI l'anno successivo, onde evidenziare tale diritto di abitazione.