Salve, nell'ultima bolletta dell' ENEL (non Enel Energia) mi e' stato addebitato un umporto pari a Euro 23 Iva esclusa riguardante "Recupero contributo in quota fissa" su una cessazione eseguita in giugno 2008 del contratto della mia precedente residenza. Al momento del trasferimento dalla mia precedente abitazione a quella ove adesso risiedo, avevo contattato il call cente di ENEL per chiedere se si potesse trasferire il contratto o modificarlo con i nuovi dati (n. contatore e indirizzo) relativi alla nuova abitazione; ma l'operatore mi ha risposto che non si poteva fare e che avrei dovuto chiudere il precedente contratto ed aprirne uno nuovo con i dati relativi alla nuova fornitura. Quindi ho seguito quanto suggerito dall'operatore e ho eseguito la chiusura del vecchio contatore. Passano i mesi e ricevo anche un assegno per un piccolo rimborso dovuto ad errati conteggi nelle precedenti fatture. Pensavo quindi che la posizione fosse totalmente chiusa, invece mi trovo questo addebito di 23 Euro Iva esclusa, relativo alla cessazione eseguita in giugno 2008 sulla bolletta del 27/11/2008 (ultima ricevuta) e chiedo spiegazioni all'Enel. Nuova telefonata al call center, l'operatore mi dice che in bolletta vi e' spiegato tutto, ma faccio presente che in bolletta non vi e' spiegato nulla in merito, solo l'indicazione "per cessazione richiesta dal cliente della fornitura n. ......." L'operatore quindi mi suggeriva di chiamare l'Autorità per l'energia per avere informazioni in merito all'addebito e che ha disposto una delibera nel gennaio 2008. Quindi mi accingo a chiamare il call center dell'Autorità per l'energia e l'operatore che mi risponde conferma che i 23 Euro sono dovuti alla cessazione della precedente fornitura e che nella delibera vi sono elencate le varie situazioni per cui si e' soggetti a tale addebito. Quindi ho visionato la Delibera ARG/elt 10/08 che e' una delibera che dovrebbe chiarire alcuni punti del decreto legge 18 giugno 2007, n. 73, approvato con deliberazione dell'Autorità 27 giugno 2007 n. 156/07 (denominato TIV) Siceramente, leggendo i testi non si capisce molto, mi sembra di aver capito che l'Enel ha trovato il modo di recuperare altri soldi con questi contributi. Vorrei capire se quanto indicato nel decreto prima e nella delibera poi, venga applicato a tutela dei clienti delle aziende fornitrici di servizi o se invece e' solo un modo per spillare soldi. Secondo Voi l'addebito di questa cifra e' corretto da parte di Enel ?? Io cosa avrei potuto fare, visto che Enel non mi lasciava alternativa che la chiusura del contratto ?? Perche' Enel non mi ha informato di tale addebito con comunicazione scritta o verbale al momento della mia prima telefonata al lorocall center ??? Ci sono altre segnalazioni oppure sono solo io a trovare questo addebito un po' forzato ?? Rimango in attesa di una Vostra cortese risposta o di altri nel forum.Ringrazio anticipatamente.
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07/01/2009, ore 14:27
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03/02/2009, ore 18:02
Anche io ho ricevuto il medesimo addebito, ma nel mio caso si tratta di una disattivazione mortis causa. Ho letto la delibera 10/08 e risulta che tale contributo possa essere applicato per 'richiesta di disattivazione da parte del cliente' ( a copertura dei costi amministrativi). Ma i costi amministrativi non sono già coperti dal prezzo dell'energia ecc. ??? Inoltre, mi sembra alquanto spiacevole che i costi vengano applicati anche ai clienti defunti ! Qualcuno può indicarmi se il contributo in questo caso è davvero dovuto ? |
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09/05/2009, ore 17:48
Anch'io ho chiesto il "trasloco" del contratto perché ho effettivamente traslocato di caso, e mi è stato detto che non era possibile ma che dovevo aprirne un nuovo contratto e chiudere quello "vecchio".Però dei 23 euro + IVA non mi ha parlato nessuno ma me li sono trovati puntualmente sulla bolletta. Oltre ovviamente agli ben 80 euro + IVA addebitati nella prossima bolletta della nuova residenza (in pratica altri 23 euro + altri oneri e porcherie varie....).Ma devono affaticarsi molto per cambiare due dati !?!!Comunque qui mi pare che non risponde nessuno. |
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09/11/2009, ore 20:16
Se a oggi non ci sono risposte significa che non c'è molto da dire...anche io mi sono chiesto come si possa pagare un "contributo in quota fissa per cessazione...richiesta dal cliente" ... ma se è deceduto!però devo riconoscere a ENEL come Hera come Snam che hanno accettato la disdetta in via telefonica senza dover allegare certificati di morte!Per TISCALI invece ho dovuto passare ore al telefono...alla fine sul loro sito ho trovato un n° verde per comunicare le disdette via fax.dopo 15 giorni di attesa senza riscontro alcuno, e dopo circa 3/4 d'ora di attesa ...con radio TISCALI in Onda... mi è stato riferito di fare una raccomandata AR perchè il fax in tal caso non era STATO ACCETTATO PERCHE' NON LAVORABILE! (ma i fax non hanno valore come le raccomandate?PS nella racomandata chiedono il certificato di morte! che sia da spedire in bollo? ormai neppure la pubblica amministrazione succede tanto!scusate tutti lo sfogo ma mai passero a TISCALI! |
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