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Salve a tutti.Settembre 2010: una mia parente di 88 anni ottiene l'invalidità civile e l'assegno di accompagnamento in seguito ad un carcinoma ed altre disabilità (invalidità 100%).Giugno 2011: l'interessata viene chiamata dall'INPS a visita straordinaria di verifica, in base all'art.20 comma 2 L.102/2009. Il disagio per recarsi alla visita è ovvio ed il trattamento ricevuto dai due medici è a dir poco di arrogante sufficienza. Non viene rilasciato alcun verbale di visita.Appena tornati a casa scopro sul sito INPS che esite una circolare di riferimento per tali visite di verifica: n.76 del 22/06/2010.La rabbia raddoppia nel leggere che i soggetti interessati alle verifiche straordinarie sono:1. titolari di indennità di accompagnamento e di comunicazione, di età compresa tra i 18 ed i 67 anni compiuti, la cui prestazione è stata riconosciuta in data antecedente al 1° aprile 2007 (criterio non rispettato nel nostro caso, inv.civ. del 2010!);2. titolari di assegno mensile, di età compresa tra il quarantacinquesimo anno e il sessantesimo anno compiuto, la cui prestazione è stata riconosciuta in data anteriore al 1° aprile 2007 (due criteri non rispettati nel nostro caso, 88 anni ed inv.civ del 2010!).Penso di scrivere una lettera di protesta alla Direzione Centrale dell''INPS, per rendere noto l'evento e chiedere spiegazioni sul comportamento della sua Direzione Regionale.Per me si configura un abuso d'ufficio. Cosa mi consigliate di fare?Grazie.RFarinaNota. La circolare INPS in oggetto si trova qui:http://www.inps.it/bussola/VisualizzaDoc.aspx?sVirtualURL=%2fCIRCOLARI%2fCircolare%20numero%2076%20del%2022-06-2010.htm

RFarina
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Dopo la visita di controllo, hanno deciso di togliere il contributo di accompagnamento, addirittura a partire dalla prima emissione; perciò mia suocera avrà delle trattenute sulle prossime mensilità della pensione! Sto sentendo di molti casi del genere e ne deduco che ci siano delle precise indicazioni dall'INPS, credo su pressione del Governo, affinché si faccia cassa sulla pelle degli ultimi. E' vergognoso.Ovviamente non conviene fare ricorso, perché è giudiziale, ossia un procedimento civile che può durare un decennio!L'unica cosa da fare è certificare tutto quel che è vero, non solo le cose più gravi, e ripetere l'istanza per l'indennità di accompagnamento.Ma ci rendiamo conto dell'idea che certi corrotti hanno della società civile? Per loro siamo solo una mandria di vacche da mungere, perciò bisogna erodere servizi e diritti, per poter continuare a mungere ed intascare, senza trasformare la ricchezza pubblica in struttura civile. Di questo passo ci porteranno alla distruzione della società! Povera Italia.

RFarina
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ho avuto anche io notizia che spesso è necessario chiedere più volte l'accompagnamento per vederselo riconosciuto, così facendo ovviamente si "perdono" mesi.tra l'altro fanno difficoltà con persone quasi novantenni (che è praticamente impossibile possano essere autosufficienti in tutto) e poi ci sono ancora i ciechi che vanno in motorino.un bel controllo incrociato tra le regioni cambiando le commissioni non cambierebbe la situazione? ma non andate a controllare i 90 enni che chiedono l'accompagnamento, controllate chi da anni percepisce pensioni di invalidità soprattutto in certe zone del sud!

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Io per prima cosa vorrei sapere tramite a/r, la motivazione della perdita dell'accompagnamento e le risultanze della visita medica, che ne hanno modificato il diritto.Quindi valutare se fare ricorso che mi sembra obbligatorio come procedura interna all'INPS, e solo dopo comunque si potrebbe prendere in considerazione l'ipotesi giudiziale, dove ce ne fosse l'opportunita'.Nel frattempo richiederei anche il nuovo accompagnamento..visto che si è perso il diritto momentaneo.Vista che la visita c'è stata, non credo che un ricorso procedurale, anche se non hanno rispettato la circolare, potrebbe avere esito positivo, se la visita è stata negativa. (mi sembra..a norma di diritto)

Leo



"Castigat ridendo mores"...

Leo

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