Buongiorno a tutti.Non so se questo è il sito giusto per esporre il mio problema.Sono un ex promotore finanziario di una delle più grandi reti finanziarie italiane.Ho inviato le mie dimissioni in data 30.11.09 con R/R ricevuta da loro in data 01.10.09 come da timbro sulla ricevuta.Il giorno 7.10.09 ricevo una loro R/R dove vengo revocato. La loro R/R è datata come da timbro postale 01.10.09.Tutto questo perchè ci sono dimissioni spetta il valore portafoglio, se c'è una revoca il valore non spetta. Poichè si tratta di circa 30.000 € ho fatto scrivere da un avvocato e loro mi hanno risposto che il timbro di spedizione della revoca non conta perchè loro mi avevano revocato da 2 giorni prima. Ora cosa devo fare? Visto che non si può fare una causa normale ma un collegio arbitrale con i vari costi, conviene procedere o lasciar stare. Ma i timbri postali fanno fede o no? Grazie per l'aiuto a tutti.
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14/02/2011, ore 10:01
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14/02/2011, ore 14:13
come possono dimostrarti di averti revocato prima della tua raccomandata a/r? da quanto si evidenzia è esattamente il contrario, quindi insisti che i soldi te li devono.anche perchè a che titolo possono revocarti l'incarico? di solito ci vuole una giusta causa, se no un congruo preavviso previsto dai contratti nazionali, senza il quale ti spetta comunque un risarcimento. |
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14/02/2011, ore 15:57
Grazie per la risposta. Aggiungo ulteriori precisazioni.Le motivazioni nella lettera di revoca sono giuste ma risalgono a fatti avvenuti circa 2 anni, quindi ciò mi fa pensare che le hanno tirate fuori per sviare le dimissioni altrimenti se fossero state gravi la procedura dovevano avviarla al momento in cui si sono verificati i fatti.Riguardo la loro revoca asseriscono di aver bloccato il mio codice 2 giorni prima dell'invio della mia R/R. Ma io non potevo saperlo visto che ho continuato ad accedere al mio portafoglio clienti senza restrizioni fino al giorno in cui ho inviato le dimissioni.Chiedo inoltre un'ulteriore chiarimento: per contratto di mandato le controversie vengono gestite con arbitrato e non con normale ricorso all'autorità giudiziaria. Vale la pena ricorrere o questa procedura è praticamente difficile da perseguire?Grazie ancora |
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14/02/2011, ore 15:58
Grazie per la risposta. Aggiungo ulteriori precisazioni.Le motivazioni nella lettera di revoca sono giuste ma risalgono a fatti avvenuti circa 2 anni prima, quindi ciò mi fa pensare che le hanno tirate fuori per sviare le dimissioni altrimenti se fossero state gravi la procedura dovevano avviarla al momento in cui si sono verificati i fatti.Riguardo la loro revoca asseriscono di aver bloccato il mio codice 2 giorni prima dell'invio della mia R/R. Ma io non potevo saperlo visto che ho continuato ad accedere al mio portafoglio clienti senza restrizioni fino al giorno in cui ho inviato le dimissioni.Chiedo inoltre un'ulteriore chiarimento: per contratto di mandato le controversie vengono gestite con arbitrato e non con normale ricorso all'autorità giudiziaria. Vale la pena ricorrere o questa procedura è praticamente difficile da perseguire?Grazie ancora |
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14/02/2011, ore 20:41
sul fatto della strada da prendere proprio non so aiutarti.so solo che loro dovrebbero dimostrare di averti "messo fuori" prima che lo facessi tu, al momento non mi pare possano dimostrare nulla (come possono dimostrare di averti "bloccato l'account" ed avertelo comunicato, visto che la loro comunicazione ufficiale è del 1 ottobre?).anzi, bloccare l'account senza preavviso e senza una contestazione esplicita a tuo carico potrebbe metterli ancora di più dalla parte del torto. |
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