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Buongiorno, vi chiedo cortesemente aiuto nel cercare di dipanare la mia casistica. Ho cercato nel forum ma non sono riuscito a trovare un problema analogo al mio. Approssiamandosi la scadenza dell'assicurazione di entrambe le mie 2 auto di proprietà (stessa scadenza), ho effettuato diversi preventivi per assicurarle entrambe possibilmente con la stessa compagnia. La mia situazione Assicurativa è 1(s4 in prima da quattro anni) e passo alla 1(s5) nessun sinistro negli ultimi 20anni (mai fatto un cid, mai fatto un sinistro). Tre anni fa (nel 2009) nell'acquistare una seconda vettura (sempre per uso personale) ho usufruito del Decreto Bersani, quindi ho duplicato la prima polizza in due con stessa classe di merito (1super). Può la Compagni assicurativa variare il prezzo della seconda polizza di oltre 300euro perchè non considera la seconda "senza sinistri da almeno 5anni?". Io lo ritengo un furto, perchè a questo punto Il contraente(io), il proprietario(sempre io) sono la stessa persona che non ha avuto sinistri, ed è solo un fatto fisico che la vettura essendo stata acquista nel 2009 nell'attestato di rischio nelle voci 2007 e 2008 ci sia scritto n/a e n/a. Non c'è scritto che ha avuto sinistri. Ps faccio presente che avevo 20secondi prima concluso la transazione per la prima auto. Aggiungo che in entrambe ho inserito alla guida anche mia moglie (come second aguida) che ha anche lei 40 anni (non neopatentata.

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Sembrerà strano ma è cosi. Il contratto nato nel 2009 ,seppure in classe uno,non è stato assicurato prima del 2009 e quindi nell'attestazione del rischio figura come na ,non assicurato.E' un controsenso,

come tanti altri ,purtroppo ,nel mondo assicurativo .Basti pensare che ,se si è in classe uno da piu' anni, e si acquista un'altra auto della medesima tipologia, succede che,con la nuova polizza sfruttando il decreto bersani, non si paga lo stesso premio della prima auto. Questo per il gioco delle classi interne e di altre cazzate varie,come quelli dei cinque anni,come nel tuo caso .

Vi è ancora molto da fare nel settore delle assicurazioni,soprattutto in quei casi dove l'evidenza ed il buonsenso sono predominanti, Queste ingiuste norme,hanno il solo effetto di indispettire gli assicurati .

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Orso un conto sono gli aumenti,altro conto è la compilazione dell'attestato,dove per regolamento isvap devi esplicitare la griglia dei 5 anni a ritroso,quindi non puoi scrivere o se è na.Potremmo invece discutere su tutto quanto riguarda la tariffazione di un attestato bersani, li ogni compagnia fa storia a se,si genera dunque un'area di puro arbitrio che isvap fà finta di non vedere.Voglio dire ogni compagnia stabilito il proprio premio base dovrebbe applicare regole evolutive soggette a controllo isvap ma cosi non è.

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Insomma la frase giusta è:

fatta la legge, trovato l'inganno, siamo in Italia no?!!



Per quanto lunga possa essere la tempesta, prima o poi il sole dovrà pur splendere
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da questo punto di vista la legge bersani è stata una scemata, ed a scemata le compagnie assicurative si sono adeguate in maniera scema... ma terribilmente logica!

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La compagnia ti ha aumentato la tariffa, può farlo e tu sei ovviamente libero di non accettare il tutto e cambiare anche senza darne comunicazione vista la consistenza dell'aumento. Ma gli aumenti così sostanziosi avvengono per "polizze Bersani" e non, dipende dall'andamento tecnico di quel particolare segmento per la compagnia. Il mio consiglio è: fai altri preventivi e vedi cosa ne esce fuori, non penso tu abbia altra scelta per quel contratto (se non vuoi pagare l'aumento).

Un attestato che deriva da una Bersani (con degli n.a. nella griglia anche se CU bassa) è oramai riconosciuto da tutte le compagnie (o quasi, io ad oggi non ne conosco che si comportino altrimenti) che non valga quanto un attestato di rischio completo. Io anche da consumatore non capivo la Bersani, per me non ha molto senso se non associata alla guida esclusiva.

Mi spiego meglio: io sono sempre io, se compro una seconda macchina e sono l'unico che ha facoltà di guidarla è chiaro che io non diventi da un giorno all'altro più "rischioso". Quindi la Bersani mi sembra sacrosanta come principio e concetto, cioè avere lo stesso trattamento per entrambi i veicoli. In realtà però la bersani funziona "per famiglia", per nucleo, e non ha senso per me considerare il neopatentato 18enne alla stregua del papà guidatore virtuoso da molti anni. E anche se i figli e/o le mogli/mariti non figurano sulla nuova polizza auto aggiunta (mantenendo quindi la contraenza della classe di merito che si va a sfruttare) è chiaro che io non potrò essere alla guida di due mezzi contemporaneamente, pertanto il rischio "reale" del nuovo contratto è sconosciuto (senza guida eclusiva). Da qui le differenze tariffarie applicate dalle compagnie di assicurazione, che con l'RCA in Italia devono andarci coi piedi di piombo se non vogliono lavorare in remissione.

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