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dopo la morte di mio marito ho fatto richiesta dipoter usufruire dell'assicurazione pagata a suo temp che cancella la parte di muto a lui intestata.costata 6700 euro.risposta negativa da parte dell'ass.perche è morto di infarto.ne aveva avuto uno gia nel 99.il mutuo è stato acceso nel 2006 .mio marito non ha mai piu avuto ricoveri,ne invalidita,ne limitazioni lavorativescalava le montagne e quindi si poteva ritenere una persona sana.la stessa cosa è avvenuta per il finanziamento per l'aquisto della macchina.sono veramente sconcertata da tutto quwsto.si potra riuscire a far valere le mie ragioni?grazie

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Mi dispiace per l'accaduto, in tutti i sensi, per la parte economica il disguido (se così vogliamo chiamarlo) è figlio delle ignoranza di noi bancari in fatto di polizze assicurative. Sicuramente se fosse stata stipulata da una agenzia assicurativa, non si sarebbe caduto in questi errori banali. Per cui è chiaro che l'assicurazione come società non c'entra niente, infatti il collega doveva crocettare esattamente (e per farlo doveva sapere che domande fare all'assicurato che aveva di fronte) la voce salute e riferire dell'infarto. Alla ricezione del questionario la società assicuratrice avrebbe, semplicemente, inviato l'assicurato ad una visita specialistica nei termimi a lei comodi e solo dopo le risultanze della visuta sarebbe stata resa valida la copertura assicurativa o il rigetto della polizza stessa. In altre discussioni, abbiamo convenuto con Patos che ognuno deve fare il proprio mestiere, purtroppo i soldi so' soldi e si devono fare a qualunque costo, come in questo caso.E' chiaro che in alternativa a quello da me scritto, vi sia la possibilità che l'assicurato non abbia detto niente della patologia vecchia e di suo pugno ha crocettato la casella errata, questo noi non possiamo saperlo.

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Se non l'hai fatto fai una richiesta scritta mediante raccomandata alla compagnia,prima che il diritto si prescriva,12 mesi.

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Purtroppo si, quando le assicurazioni non le fanno gli assicuratori accade anche questo, comunque informati presso il servizio clienti della compagnia assicuratrice o presso l' Isvap , a mio parere puoi chiedere almeno l'importo della polizza pagato all'epoca (6700 euro), piuttosto di nulla...

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Non c'entra,se c'è buonafede e le condizioni di salute non sono state contestate nei primi sei mesi,la polizza diventa incontestabile.Tocca alla compagnia provare il contrario,altra cosa importante,il capitale assicurato è quelloprevisto in polizza,nulla c'entra la cointestazione.

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Patos, come vedi da bancario ono "ignorante" in queste cose. Sei mesi di tempo dalla stipula per contestare le condizioni di salute, proprio lo ignoravo. Però voglio fare "l'avvocato del diavolo" non è che i 6 mesi decorono da quando si è a conoscenza della reale situazione di salute dell'assicurato? Attendo fiducioso.

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