Cari amici del forum, la settimana scorsa ho chiesto al direttore informazioni riguardo la procedura per il protesto di un assegno, il quale mi ha risposto che qualora l'assegno viene protestato, è previsto la chiusura del conto corrente.E' vero tutto ciò? Potrò aprire in futuro un altro conto corrente?Grazie, in attesa di risposta.
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12/02/2011, ore 17:18
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12/02/2011, ore 18:52
La chiusura del c/c può essere lecita da parte della banca nel caso un assegno venga protestato, ma potrebbe anche solo revocarti l'emissione degli assegni tenendo aperto il conto per accrediti, versamenti e prelievi.Altrimenti apri un c/c in un'altra banca, ma comunque non ti daranno per cinque anni mai più un libretto degli assegni, è la legge |
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12/02/2011, ore 19:53
Ma l'assegno viene protestato anche se viene pagato dopo?Qual'è la procedura del protesto e relativa iscrizione al CAI? |
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13/02/2011, ore 12:24
L'assegno ha dei termini per il protesto, nel senso che arriva in banca, i fondi non ci sono la banca lo invia dal notaio e in pochi giorni viene protestao a meno che tu non vada dal notaio a pagarlo con una piccola spesa aggiunta.Dopo il protesto anche se viene pagato la segnalazione rimane per 5 anni, dopodichè viene cancellata automaticamente, ma MAI PIU' dalla banca dove hai protestato l'assegno.Quindi in ogni caso conviene cambiare banca |
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13/02/2011, ore 12:28
Se c'è la segnalazione al CAI vengono bloccati tutti i cc, anche cointestati, la segnalazione alla banca d'italia, e la sanzione della prefettura.Ps- Ma perchè non postate nell'apposita sezione? |
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13/02/2011, ore 16:40
La chiusura del c/c può essere lecita da parte della banca nel caso un assegno venga protestato, ma potrebbe anche solo revocarti l'emissione degli assegni tenendo aperto il conto per accrediti, versamenti e prelievi.Altrimenti apri un c/c in un'altra banca, ma comunque non ti daranno per cinque anni mai più un libretto degli assegni, è la leggeAltra lezione gratis, però noto che si fanno sempre le stesse domande e nessuno imparare niente (mi riferisco ai soliti frequentatori, chiaramente),mah!Il problema carnet si presenterà ESCLUSIVAMENTE se si viene isritti in CAI e dura solo sei mesi. I 5 anno cui si riferisce il formista-rispondente è ESCLUSIVAMENTE il termini che si rimane iscritti (e quindi leggibili da tutta Italia) nei registri dei protesti della camera di commercio. La revoca parte ESCLUSIVAMENTE se entro i FAMOSI 60 gg non si fa il pagamento tardivo dell'assegno protestato (o anche impagato). La chiusura del conto in caso di assegno protestato NON E' AUTOMATICA dipende da cosa ne pensa il responsabile della filiale, ma SICURAMENTE è un motivo per chiuderlo di ufficio. Il conto corrente è un contratto bilaterale e se il cliente lo può chiudere in qualunque momento senza dare nessuna spiegazione anche la banca può farlo (giusto per imparare e non lo dico per il caso in questione). Personalmente quando dirigevo, anche a protestati ho tenuto il conto aperto ed ho continuato a dare carnet, ad altri invece ho chiuso il conto d'ufficio, i clienti non sono tutti uguali e le motivazioni per l'accaduto non sono tutte uguali, abbiamo la testa sulle spalle (come diceva il buon Totò) per prendere le decisioni giuste. Se siamo costretti a chiudere il conto, il cliente protestato so sa meglio di noi perchè gli viene chiuso, a meno che non fa lo GNORRI, e vorrei essere capito e non frainteso. Infine tutte sta cose le ho dette e ridette in quasi due anni di frequentazioni del forum, ma ho avete la memoria corta o leggete le cose solo nel senso che vi conviene, ripeto non mi riferisco al forumista domandante. |
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