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Ciao amici, vorrei sapere se in caso di decreto ingiuntivo da parte del giudice, l'opposizione deve avvenire nella città dove il giudice stesso ha emesso il decreto. Cioè, per sempio, se la finanziaria, in qualità di creditore è di Milano e il debitore è di Palermo, il debitore, per esporre le proprie motvazioni al ricorso, dovrà recarsi fisicamente presso il Tribunale di Milano ??? Chi è abilitato ad eseguire il ricorso, l'avvocato od il ricorrente? Certamente un avvocato di Palermo non si farebbe coinvolgere in un viaggio fino a Palermo. In tal caso il tutto costerebbe una minifinanziaria (soprattutto per noi del forum). Perciò, chi potrebbe illuminarmi sull'effettiva procedura che va dalla notifica domiciliare del decreto ingiuntivo fino al compimento dell'ultimo atto, dopo di che si può trarre un sospiro di sollievo e con rassegnazione porre la parola fine. Grazie a tutti

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Il Foro competente è sempre ben specificato nel contratto,quindi l'Ingiunzione può èssere pure notificata dal Tribunale di Milano al debitore che risiede a Lecce,sempre che tale competenza sia prevista.Sennò l'atto si impugna. Ma per farlo,occorre comunque a Milano presso un avvocato di quel Foro. E le spese sàlgono.....sàlgono.....perchè bisogna prima contattare un avvocato nostrano,il quale a sua volta incàrica il collega milanese inviandogli la parcella < anticipata>.Sennò quello, in Cancelleria,non ci va per niente.In quanto al ricorso (o opposizione) è ovvio che lo fa sempre il debitore,ma tramite il legale che lo rappresenta e redige gli atti necessari.

LA NOBILTA' DELLO SCHIAVO, E' LA RIBELLIONE !
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Ma non c'è la distinzione persona fisica o giuridica,puoi chiarire.

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ASSICURATOREche biàscichi ?

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